I DATI DEL SETTIMO REPORT DELL'AGENZIA SANITARIA REGIONALE, IMPORTANTI PROGRESSI DELLA RICERCA

TUMORI: DOPO 5 ANNI IL 56 PER CENTO DEI PAZIENTI ABRUZZESI STA BENE

10 Settembre 2019 20:33

Regione -

L'AQUILA – È del 55,5%, in Abruzzo, la sopravvivenza media a cinque anni dalla diagnosi di un tumore. 

Un dato di poco inferiore, come spiega Il Centro, rispetto alla media italiana del 56.7%, e appena superiore a quella del Sud (55,4%). 

I dati sono contenuti nel settimo report del Registro tumori dell'Abruzzo istituito dall'Agenzia sanitaria regionale diretta da Alfonso Mascitelli, organismo dell'assessorato regionale alla sanità guidato da Nicoletta Verì. 





Grazie ai progressi della ricerca sono sempre di più le persone che hanno sconfitto la malattia. 

Quello dell'Agenzia sanitaria regionale “Sopravvivenza dei pazienti oncologici in Abruzzo, anni 2013-2019”, è un lavoro aggiornatissimo, coordinato dal professor Lamberto Manzoli, che prende in esame 23 tipi di neoplasia (escluse quelle della cute). Lo studio evidenzia differenze di genere piuttosto significative: se a livello complessivo la percentuale media di sopravvivenza è di 55,5 persone su cento, il dato sale al 61.5% per il sesso femminile, e cala al 42% per il sesso maschile. 

Oltre al professor Manzoli, allo studio hanno lavorato anche Giorgia Fragassi, Vito Di Candia, Giorgio Salvatore e Maria Elena Flacco. 

La sopravvivenza netta standardizzata a 5 anni passa da valori vicini o superiori all'85% (tumori della tiroide, prostata, testicolo, mammella, melanoma cutaneo), a valori inferiori al 10-20% (tumori del pancreas, polmone, fegato, colecisti e vie biliari). 





L'analisi stratificata per genere, invece, “mostra una prognosi nettamente migliore per le donne rispetto agli uomini, con una sopravvivenza per questi ultimi inferiore di quasi il 10%. Questa differenza – secondo gli autori dello studio – si deve in parte alla diversa distribuzione delle sedi tumorali: nel sesso maschile, per esempio, il cancro del polmone è più frequente e, dato che la sopravvivenza è inferiore, nel calcolo complessivo tra i maschi vi sarà una quota maggiore di casi con cattiva prognosi. Inoltre, per alcune sedi tumorali (stomaco, polmone, melanoma, sistema nervoso centrale) la prognosi è significativamente migliore nelle donne”. 

Se a livello complessivo la sopravvivenza dei pazienti abruzzesi può essere grosso modo sovrapposta al dato nazionale, ci sono delle sedi che, al contrario, hanno mostrato differenze piuttosto marcate. È il caso dei tumori della laringe, si legge ancora nello studio, “con valori più bassi del 5.3% in Abruzzo, rispetto alle altre Regioni del Sud ( 63.5% contro il 68.8%)”, oppure delle leucemie (con una percentuale di sopravvivenza inferiore del 4.1%). 

La cervice uterina, invece, presenta valori più elevati del 6.2% (in Abruzzo è il 69.7% contro il 63.5%), così come avviene per i tumori dell'ovaio (+3.6% in Abruzzo), il testicolo (+3.5%), i linfomi Non-Hodgkin (+4.1%). Per i soli maschi, inoltre, si è riscontrata una sopravvivenza inferiore in Abruzzo per i tumori della tiroide (-4.7%), e superiore per i mielomi (+10.4%). Per le sole donne, si è invece osservata una sopravvivenza maggiore per i tumori dello stomaco (+7.%), e inferiore per il fegato (-5.1%) e i mielomi (-4.3%).

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