L’AQUILA – Possibili azioni legali e contenziosi in vista per l’Università degli Studi dell’Aquila: a presentare ricorso contro la decisione del Senato accademico di non concedere trasferimenti potrebbe essere, infatti, una quindicina di studenti che frequentano la scuola di specializzazione di Cardiologia, una delle tre soppresse recentemente perché non rispondenti ai criteri imposti dal ministero per l’Istruzione.
Oltre a Cardiologia, l’annuncio di soppressione e conseguente accorpamento e trasferimento all’Università degli Studi di Chieti riguarda le specializzazioni in Pediatria e Neurologia del dipartimento di Medicina dell’ateneo aquilano.
I 15 studenti, tutti fuori sede, hanno inoltrato una richiesta di trasferimento presso altro Ateneo, proprio in virtù della chiusura delle scuole specialistiche: in particolare, il declassamento di alcuni per mancanza di requisiti precluderebbe agli specializzandi il proseguo della carriera in particolare per chi punta a posti di livello europeo.
Rimpiazzi che, in molti casi, sono già stati trovati dai ricorrenti.
La richiesta, da quanto confermato ad AbruzzoWeb da Pietro Di Benedetto, direttore amministrativo dell'Ateneo, è stata rifiutata perché, nonostante la chiusura dei corsi, agli studenti già frequentanti sarà consentito comunque di portare a termine il percorso di studi, mentre non saranno accettate nuove iscrizioni per nuovi corsi.
Un comportamento, peraltro, seguito di prassi dall'università aquilana, com'è stato sottolineato.
Dall'altra parte, il problema delle richieste di trasferimento sta assumendo contorni nazionali in tutti gli atenei dove ci sono state chiusure e, secondo quanto appreso, in altre città l'ok è stato concesso.
Il destino delle tre scuole specialistiche vedrà Pediatria accorpata a Chieti, con sede trasferita proprio nel capoluogo teatino, mentre Cardiologia e Neurologia non sono state accreditate per il fatto che sia la sede dell'Aquila che quella di Chieti, con le nuove norme, non rispondevano più ai criteri imposti dal ministero dell'Università, quindi si è stati costretti a stringere un accordo inter-Ateneo di reciproca collaborazione.
Download in PDF©