UNIVERSITA’ CHIETI: DI ILIO ABBANDONATO DAL SUO CDA, 6 SU 10 DISERTANO E LA COSTANTINI SI DIMETTE

di Arianna Iannotti

28 Settembre 2016 12:11

Chieti - Cronaca

CHIETI – La rivolta dei professori si consuma in Consiglio d’amministrazione con l’assenza di sei membri su dieci nella seduta di martedì 27 settembre. 

Nulla di nuovo sui nomi della fronda: sono gli stessi che avevano chiesto l’avvio di un provvedimento disciplinare nei confronti del direttore generale Filippo Del Vecchio, provvedimento che il rettore Carmine Di Ilio aveva dapprima fatto sembrare di voler concedere ma che poi, a distanza di mesi, non aveva mai avviato.

Sino a quando, di fronte all’aut aut dei prof, Di Ilio ha nuovamente blindato il suo direttore generale. Stesso discorso per il contratto di Del Vecchio, che dopo un anno non ha ancora avuto la ratifica del Cda, ma che secondo il rettore non deve averla.





La differenza rispetto ai mesi scorsi è che con il rientro del professor Luigi Capasso in Cda (a seguito del ricorso contro il decreto del rettore che lo aveva improvvisamente estromesso per motivi di incompatibilità, essendo direttore del Museo universitario, carica che ha dovuto lasciare) la fronda si è di nuovo trovata in netta maggioranza.

Oltre a Capasso, infatti, non si sono presentati in Cda Antonio Bianchini, Ezio Ercole, Luigi D’Addona, Ivo Vanzi e Cristina Caroli Costantini. Quest’ultima ha fatto precedere l’assenza con una bella lettera di dimissioni in cui sostanzialmente spiegava che la sua presenza in Cda era inutile se non poteva svolgere il proprio ruolo di consigliere d’amministrazione.

Il rettore Di Ilio è rimasto affiancato solo dai due membri che gli sono rimasti sempre fedeli, Tonio Di Battista e Riccardo Palumbo, e dal rappresentante degli studenti Nicola D’Ambrosio (Azione universitaria). L’altro rappresentante degli studenti Alessio Di Lanzo (360 gradi) era anche lui assente ma, ha fatto sapere, per motivi di salute.

Sul problema se ci fosse o meno il quorum per votare lo stesso le delibere (tra cui l’assunzione di 25 docenti e ricercatori) si è in seguito aperta una discussione che sfocia nel tecnicismo. A scanso di equivoci il rettore Di Ilio ha deciso di mandare avanti con decreti d’urgenza le questioni più importanti e di rinviare al prossimo Consiglio d’amministrazione le altre delibere. 





“Non posso mica bloccare l’università per delle persone che decidono di non presentarsi”, si è sfogato il rettore a fine seduta. Tutto rinviato, dunque, alla prossima seduta, che sarà anche l’ultima dell’attuale Consiglio d’amministrazione.

I membri del Cda sono infatti tutti in scadenza e il 13 ottobre è già stato inserito all’ordine del giorno del prossimo Senato accademico il punto sulle nuove nomine dei consiglieri d’amministrazione.

Il Senato sottoporrà al rettore 16 nomi tra cui scegliere. Calerà così il sipario sulle voci di dissenso contro il vertice universitario.

Commenti da Facebook

RIPRODUZIONE RISERVATA
Download in PDF©


    Ti potrebbe interessare:

    ARTICOLI PIÙ VISTI: