ERAMO – “Questo master nasce da un'esperienza personale, perché essendo stato spesso chiamato ad occuparmi di questioni legate al diritto in materia di energia e ambiente, mi sono reso conto che, specie negli enti locali, c'è una competenza molto scarsa al riguardo e per questo poi gli enti sono costretti ad internalizzare, ricorrendo a costose consulenze esterne. Inoltre è ormai chiaro che ambiente ed energia sono materie che incrociano ogni aspetto della vita pubblica”.
Così il docente Enzo Di Salvatore presenta il nuovo master di secondo livello dell'Università di Teramo, in “Diritto dell'energia e dell'ambiente”, il cui bando è stato pubblicato proprio nella giornata di oggi.
Sono previsti 13 insegnamenti, suddivisi in moduli teorici e pratici, per un totale di 360 ore di didattica frontale e nello studio in forma seminariale di 8 casi pratici per un totale di 40 ore. Inoltre saranno affrontati una serie di casi pratici, alcuni dei quali direttamente legati al territorio abruzzese, come i casi Bussi, Ombrina Mare, Sisma dell'Aquila e Acquedotto del Gran Sasso. Spazio anche ai casi Deep Water Horizon, Ilva, Tap e processo Eternit.
“Partiremo proprio da questi casi, cercando di portare direttamente i protagonisti di quelle vicende – prosegue Di Salvatore – Si tratta di un caso unico a livello nazionale, perché esperienze simili non sono mai stati compiute, pur essendo ormai necessaria una formazione marcatamente specialistica su questi temi”.
Il docente tiene poi a sottolineare che “si tratta di un master interdisciplinare, aperto a laureati provenienti da ogni facoltà, ma anche ad altri soggetti interessati a partecipare, all'intero master o a singoli seminari, nelle vesti di auditori”.
Al termine del master i corsisti terranno uno stage di 250 ore presso una serie di enti locali che hanno fornito la propria disponibilità, ma anche presso Procure, Tar e associazioni come Wwf e Legambiente.
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