VERTENZA ”IL CENTRO”: DI NICOLA, ”ABBIAMO A CUORE IL CASO DEI COMPENSI”

15 Gennaio 2017 11:40

Regione -

PESCARA – “I compensi dei giornalisti, che sono l'elemento fondante della loro autonomia, stanno a cuore innanzitutto a noi del Centro”.

È un passaggio delle dichiarazioni del direttore del quotidiano Il Centro, Primo Di Nicola, nella puntata di venerdì 13 gennaio di Buongiorno Regione, trasmissione di Tgr Abruzzo della Rai, in merito a una domanda relativa alla situazione dei collaboratori.

Affermazioni che hanno suscitato una nota del Sindacato giornalisti abruzzesi (Sga) che al direttore ha risposto che “la normativa cui fare riferimento non è certo quella sull'equo compenso, inapplicabile per mancanza dei regolamenti attuativi e tra l'altro non votata dal sindacato” e ha chiesto “un sereno e proficuo confronto” sul tema dei collaboratori a rischio “anche con il contributo dell'Ordine dei giornalisti”.





Stando a quanto denunciato dagli stessi protagonisti della vicenda, non sono stati rinnovati i contratti con compensi fissi mensili, conquistati magari dopo anni e anni di “gavetta”, mentre è stato annunciato il ripristino dell’”equo” compenso di appena 5 euro lordi ad articolo, bocciato dal Tar e ritenuto parzialmente non adatto per il lavoro giornalistico dal Consiglio di Stato.

Oltre 100 giornalisti, tra loro anche collaboratori storici con trenta anni di militanza, sono pronti a scendere in piazza, anche “con proteste eclatanti”, tra cui lo sciopero.

“Come è noto, da circa due mesi Il Centro ha una nuova società editoriale che sta facendo un'operazione di due diligence sui conti – ha spiegato Di Nicola – Continua, come dire, a scandagliare le voci di bilancio, e come tutte le aziende, a cominciare per esempio dalla Rai, che come è noto, da sempre soffre questo problema dell'economia, ma anche del precariato”.

“Voi sapete quanto questo problema sia importante per la nostra categoria e non è quindi un problema esclusivamente del Centro: qui si tratta di mettere a sistema delle risorse che consentano non solo al Centro, ma a tutte le aziende editoriali di superare la crisi tenendo conto delle esigenze della buona informazione – ha aggiunto – perché i compensi dei giornalisti, che sono l'elemento fondante della loro autonomia, stanno a cuore innanzitutto a noi e sarà nostra cura cercare di portare, come dire, a sistema questa vicenda come forse non è stato fatto finora né dal legislatore né dagli organi sindacali di rappresentanza della categoria dei giornalisti”.





Organi che, secondo Di Nicola, “bene avrebbero fatto, due-tre anni fa, a mettere le mani avanti a evitare che una legge, come quella dell'equo compenso venisse messa in campo dal legislatore con il consenso delle organizzazioni nostre di categoria, aprendo così il campo ad abusi che sono sotto gli occhi di tutti e che toccano praticamente tutte le aziende editoriali”.

“Anche su questo la redazione del Centro vuole stare all'avanguardia perché vuole portare a soluzione questo problema nell'interesse dei giornalisti e della libertà d'informazione”, ha concluso.

A ottobre il quotidiano è stata ceduto dal Gruppo l'Espresso a una cordata di imprenditori abruzzesi composta dal re delle cliniche private, Luigi Pierangeli, che è proprietario dell'emittente televisiva Rete8, dal costruttore aquilano Luigi Palmerini, dall'imprenditore nel settore della distribuzione Cristiano Artoni e dal manager aquilano Alberto Leonardis, quest'ultimo presidente operativo della nuova società costituita ad hoc Il Centro Spa.

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