VIADOTTO A24: LA LETTERA DI BIONDI E LE RASSICURAZIONI DI STRADA DEI PARCHI

12 Settembre 2018 07:00

L'Aquila -

L'AQUILA – “Vogliamo rassicurarla affermando che le autostrade A24 e A25 da noi gestite in convenzione e sotto il controllo del ministero non presentano criticità per quanto riguarda la statica delle opere d’arte in condizioni normali di utilizzo quindi in assenza di scosse sismiche”. 

Queste le parole messe nero su bianco da Strada dei Parchi, concessionaria delle autostrade laziali e abruzzesi A24 e A25, in risposta alla lettera inviata dal sindaco dell'Aquila Pierluigi Biondi che, a seguito della tragedia del crollo del ponte Morandi di Genova, ad agosto, aveva chiesto una relazione sullo stato di manutenzione preventiva e programmata delle infrastrutture autostradali nel tratto di A24 ricadente nel territorio comunale.

Ma le rassicurazioni di Strada dei Parchi non sono servite a placare le polemiche, soprattutto a seguito dell'ultimo episodio che ha generato un nuovo allarme. E' di lunedì scorso, infatti, la segnalazione del crollo di pezzi di calcestruzzo che coprono il ferro nella parte sottostante del viadotto San Giacomo sulla A24 Roma-Teramo, nel tratto che attraversa L'Aquila. I calcinacci si sono staccati finendo in via Gabriele Rossetti, arteria che si trova nel quartiere omonimo al viadotto, che è stata chiusa in via precauzionale.

Proprio ieri, in sede di Consiglio comunale all'Aquila, i consiglieri del Passo Possibile, Elia Serpetti e Paolo Romano, avevano presentato un ordine del giorno sulla “Sicurezza statica del viadotto di Gignano e monitoraggi sui viadotti comunali”, chiedendo in particolare una relazione tecnica dettagliata, da discutere sul tavolo della seconda Commissione, sul restringimento della carreggiata sulla “superstrada”.





Romano ha precisato come Biondi, oltre alla lettera inviata a Strada dei Parchi, dovrebbe “sollecitare monitoraggi programmati sui viadotti comunali”. L’ingegner Antonio Marasco, capo dipartimento dell'Anas Abruzzo, in ogni caso, ha rassicurato sulla stabilità del viadotto che passa sull'abitato di Gignano, come riferito dal vice sindaco del capoluogo, Guido Liris, che detiene la delega alle Opere Pubbliche e che ha sottolineato poi l'impegno dell'amministrazione comunale sul tema della sicurezza delle infrastrutture.

Nella lettera inviata da Biondi, si legge come “I tragici e luttuosi eventi di Genova, legati al crollo del ponte Morandi, hanno suscitato nell’intero Paese un’ondata di sdegno e inquietudine, generando nei cittadini una sensazione di insicurezza e diffidenza rispetto al sistema di infrastrutture pubbliche di cui quotidianamente usufruiscono”.

E, ancora, viene sottolineato come i cittadini avvertano “sensazioni amplificate in una città come L’Aquila, dove l’elevata sismicità del territorio e i drammatici fatti del 2009, hanno segnato profondamente una comunità che ancora oggi sconta un sentimento di profondo turbamento rispetto a calamità e disastri come quelli che hanno flagellato il capoluogo ligure”. 

“Il compito di un amministratore – aveva scritto Biondi – è quello di garantire la tranquillità e l’incolumità dei suoi concittadini. Comprendo perfettamente quali siano le apprensioni degli aquilani che quotidianamente attraversano l’autostrada oppure vivono a ridosso dei viadotti. Ho chiesto che la documentazione sia fornita in tempi brevi perché, nonostante il periodo di ferie, la sicurezza non va in vacanza”.





A segnalare il crollo di calcestruzzo del viadotto San Giacomo, lunedì scorso, sono stati proprio alcuni residenti, comprensibilmente spaventati alla luce dei recenti avvenimenti. Strada dei parchi parla di micro distacchi e di nessun problema statico del viadotto: ieri mattina sul posto, per gli interventi di sicurezza, l'architetto Vittorio Perrotta, gli ingegneri Fabio Padovano e Gabriele Nati, l'ispettore di cantiere, il geometra Pasquale Vitale

“Non si tratta di un vero e proprio intervento, ma di una messa in sicurezza dell'area. Sono distacchi di cemento, dunque il problema non è strutturale, non ci vorrà più di un'ora di lavoro secondo un primo sopralluogo – ha spiegato Vitale ad AbruzzoWeb -. Non abbiamo utilizzato mezzi meccanici, ma degli scalpelli per far cadere le parti che rischiano di staccarsi a breve. Per il momento il fatto che i ferri siano visibili e arrugginiti non comporta nulla, i problemi, però, potrebbero sorgere solo quando i ferri all'interno della struttura si saranno deteriotati e ossidati, rigonfiando il cemento. Solo in questo caso la parte strutturale verrà ad indebolirsi”.

Di fatto, già qualche giorno dopo la tragedia del crollo del ponte Morandi, a seguito delle numerose segnalazini di cittadini ed associazioni che hanno lamentato lo stato di precarietà delle infrastrutture autostradali, Strada dei Parchi aveva puntualizzato: “Viaggiare su A24 e A25 è sicuro, dedichiamo tempo e risorse alla manutenzione delle infrastrutture e i piloni sono monitorati costantemente dai nostri tecnici. Ne garantiamo, quindi, sia la tenuta sismica che l’assoluta sicurezza”.

“Il fenomeno dello 'scorticamento' dei piloni, apparso in alcune foto in rete – aveva assicurato Strada dei Parchi dopo una seria di reportage giornalistici -, è invece frutto dell’uso massiccio di sale che nei mesi più freddi viene usato per impedire il formarsi del ghiaccio sulla superficie stradale. Con lo scioglimento, l’acqua mista al sale bagna le pile e provoca questi distacchi. Il fenomeno è solo superficiale e non altera la stabilità delle strutture”. (azz.cal.)

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