AREA ESPOSITIVA PER L'ABRUZZO DI 1.200 METRI QUADRATI; 350 ETICHETTE DEL TERRITORIO REGIONALE A DISPOSIZIONE

VINITALY FESTEGGIA 50 ANNI MONTEPULCIANO, ABRUZZO PROTAGONISTA CON 100 CANTINE

14 Aprile 2018 17:49

Regione -

L’AQUILA – “Al Vinitaly festeggiamo i cinquant'anni del Montepulciano d'Abruzzo Doc, occasione straordinaria per continuare a comunicare l’Abruzzo attraverso il vino”.

Lo ha detto l'assessore regionale alle politiche agricole Dino Pepe, alla vigilia della cerimonia di inaugurazione della 52esima edizione del Vinitaly, la fiera internazionale dedicata al vino, che si tiene a Verona fino al 18 aprile, che quest’anno ha dedicato la manifestazione al Montepulciano abruzzese.

Non sarà solo “il rosso per eccellenza” ad essere protagonista dell’evento, ma anche il Cesasuolo, la Passerina abruzzese, prodotti tipici e cucina locale, grazie alla partecipazione dello chef stellato di Castel di Sangro (L’Aquila) Niko Romito che curerà lo stand delle degustazioni con l'obiettivo di promuovere il territorio e le sue specialità.

L'Abruzzo sarà presente con un'area espositiva di 1.200 metri quadrati, promossa con la collaborazione dei consorzi di tutela, e ospiterà complessivamente 101 cantine regionali, circa 350 etichette saranno a disposizione di buyer e visitatori.





“Devo ringraziare gli imprenditori lungimiranti che cinquant'anni fa già pensavano alla certificazione di origine, idea sicuramente brillante e intelligente, e chi nel tempo è riuscito a portare avanti il progetto”, ha aggiunto Pepe.

“In cinquant'anni abbiamo strutturato una comunità enoica regionale di qualità, abbiamo una realtà aziendale vivace composta da oltre duecento cantine che imbottigliano sul nostro territorio e poi una serie di Doc e numerose e importanti ricerche, come quella sulla Passerina e quella sulle produzioni autoctone”, ha spiegato.

La cerimonia di apertura è prevista per domani alle ore 10.30 e sarà il presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, ad inaugurare l’edizione 2018, in occasione della quale l'azienda Monti di Controguerra (Teramo) riceverà il premio “Betti-Medaglia del Cangrande”, riconoscimento che viene assegnato ogni anno alle aziende vitivinicole che si sono distinte in ambito regionale.

Sono previste, poi, alle 12, le visite istituzionali del vice presidente del Consiglio superiore della magistratura, Giovanni Legnini, e del ministro dell'Ambiente Gianluca Galletti, che saranno accompagnati da Pepe nell'area espositiva della Regione Abruzzo.

Per l'occasione, inoltre, lunedì 16 aprile, nel Palazzo della Gran Guardia, si terrà la cena “Cangrande”, curata da “Abruzzo Qualità”, dove si festeggeranno i cinquant’anni del Montepulciano abruzzese.





Lo stand dell'Abruzzo, completamente rinnovato, ospiterà un programma di eventi ricco, mirato a valorizzare i vini abruzzesi e le eccellenze regionali, un “restyling darà ulteriore lustro alla nostra regione e alla comunità enologica abruzzese – ha concluso l’assessore regionale – come al solito è stata fondamentale la collaborazione con i Consorzi di tutela, perché la cooperazione ha portato negli anni a risultati eccezionali”. 

Inoltre, con l’occasione è stato siglato un patto per la valorizzazione vino rosato autoctono. Arriva così a un atto formale un rapporto di amicizia e collaborazione avviato negli ultimi mesi tra i Consorzi di tutela del Chiaretto di Bardolino, Valtènesi, Cerasuolo d'Abruzzo, Castel del Monte e Salice Salentino.

Il patto, firmato questa mattina, è stato sottoscritto da Franco Cristoforetti, presidente del Consorzio del Bardolino che assumerà il ruolo di capofila del progetto, Alessandro Luzzago, presidente del Consorzio Valtènesi, Eugenio Manieri direttore del Consorzio del Salice Salentino e Valentino Di Campli presidente Consorzio vini d'Abruzzo, riuniti con il sindaco di Bardolino, Ivan De Beni.

La firma di Francesco Liantonio, presidente del consorzio di Castel del Monte, temporaneamente impossibilitato, sarà aggiunta domani.

Con il patto, gli organismi consortili si impegnano ad una promozione unitaria delle loro produzioni, sia in Italia che all'estero, con lo scopo di arrivare presto alla costituzione di un Centro del rosato autoctono italiano. 

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