L’AQUILA – “No immigrati a Ripa di Fagnano”.
È questo il testo degli striscioni e dei manifesti affissi dal movimento CasaPound Italia nei pressi della sede della Regione Abruzzo all'Aquila e presso la struttura deputata all'accoglienza degli immigrati a Ripa di Fagnano, frazione del comune di Fagnano Alto, nell'entroterra aquilano.
“È inconcepibile – scrive Simone Laurenzi, responsabile regionale abruzzese CasaPound, in una nota – come non ci si renda conto dell'inadeguatezza di Ripa di Fagnano a essere luogo di accoglienza. Il numero di immigrati previsto, che sarebbero ospitati presso una struttura gestita da privati che godrebbero dei lauti finanziamenti previsti, risulterebbe praticamente pari a quello degli abitanti del piccolo centro montano, che per sua natura non possiede le condizioni per sostenere l'accoglienza”.
“Sicuri di interpretare la voce della popolazione di Fagnano Alto, contraria al centro, chiediamo quindi alla Prefettura – prosegue la nota – di ritornare sui suoi passi, e alle istituzioni, che finora hanno brillato per la loro assenza, di esprimersi in maniera chiara contro l'istituzione di centri di accoglienza sul nostro territorio. La provincia dell'Aquila, zona scarsamente popolata, economicamente depressa e sui cui grava ancora il peso del terremoto del 2009, non può divenire terra di immigrazione, ma necessita piuttosto di politiche di investimento mirate a impedire il lento spopolamento dei borghi di montagna”.
“Come CasaPound – conclude Laurenzi – interverremo in merito alla questione del business dell'accoglienza nel nostro territorio ovunque si presenteranno situazioni analoghe, per contrastare un meccanismo che vede pochi privati assicurarsi lauti guadagni a discapito della popolazione, costretta a confrontarsi con i problemi da esso derivanti”.
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