L’AQUILA: DAL 5 AL 7 OTTOBRE CONGRESSO NAZIONALE SOCIETA’ ITALIANA STUDIO CEFALEE

4 Ottobre 2023 13:59

L'Aquila - Sanità

L’AQUILA – L’Aquila ospiterà il 37° Congresso Nazionale della Società Italiana per lo Studio delle Cefalee (SISC), che si svolgerà dal 5 al 7 ottobre presso il Centro congressi “Luigi Zordan”,  all’interno del Monastero di San Basilio, nel cuore del centro storico della Città.

Il Congresso è stato organizzato dalla professoressa Simona Sacco, ordinaria di Neurologia presso l’Università degli Studi dell’Aquila, che da sempre dedica il suo impegno alla clinica e alla ricerca delle cefalee.

Hanno contribuito alla organizzazione dell’evento con particolare impegno la dottoressa Agnese Onofri, psicologa clinica ed Assegnista di Ricerca presso il Dipartimento di Scienze Cliniche Applicate e Biotecnologiche (DISCAB) e la dottoressa Valeria Caponnetto, infermiera e ricercatrice presso il Dipartimento di Medicina clinica, Sanità pubblica, Scienze della Vita e dell’Ambiente (MESVA).





Il Congresso vede ad oggi circa 400 iscritti, ben oltre le attese. Saranno a L’Aquila i più importanti esperti in campo nazionale nell’ambito dello studio sulle cefalee oltre che esperti locali in qualità di relatori e moderatori anche in sessioni multidisciplinari e multiprofessionali: Valerio Bonavolontà, Valeria Caponnetto, Eleonora De Matteis, Giovanni Di Vito, Andrea Fini, Vittorio Fonzo, Maria Luisa Ianni, Loreto Lancia, Mauro Maccarrone, Alfonso Marrelli, Agnese Onofri, Raffaele Ornello, Alessandro Ricci, Simona Sacco, Emanuele Sgrò, Alessandra Splendiani, Cindy Tiseo, Elisabetta Tozzi, Fania Tronca.

Il Congresso Nazionale SISC è da sempre noto per l’elevato livello scientifico e per la sua multidisciplinarietà e confronto tra professionisti di diverse specializzazioni nel campo delle cefalee con l’obiettivo principale di migliorare la qualità di vita dei pazienti che sono affetti da queste patologie.

Durante l’evento, sono previsti vari momenti di confronto, tra cui i teaching courses dedicati alle cefalee autonomico-trigeminali, la cefalea a grappolo, il rapporto tra cefalea e liquor, il trattamento fisiokinesiterapico e motorio nelle cefalee primarie (gestito da professionisti appartenenti all’Associazione Italiana di Fisioterapia) e la gestione e le peculiarità delle cefalee in età evolutiva. Nell’ambito del Congresso si terranno diverse tavole rotonde e una giornata sarà dedicata per la prima volta in assoluto agli Infermieri in Neuroscienze grazie a una collaborazione tra l’Associazione Nazionale Infermieri Neuroscienze (ANIN) e la SISC.

L’importanza del Congresso nazionale sulle cefalee deriva anche dal fatto che i dati epidemiologici riportano una prevalenza del 14,4% nella popolazione mondiale, con una prevalenza 3 volte maggiore nelle donne (18,9%) rispetto agli uomini (6,8%) e una prevalenza in Italia in circa il 25% dei soggetti di cui il 33% di sesso femminile e il 13% di sesso maschile con un impatto disabilitante, soprattutto nelle forme croniche o refrattarie, nella qualità di vita dei soggetti che ne sono affetti.

È importante continuare la ricerca in questa disciplina che sta portando a nuove conoscenze non solo nella diagnosi e nella patogenesi ma anche nel trattamento farmacologico e non farmacologico ed il Centro Cefalee diretto dalla prof.ssa Simona Sacco ricopre un ruolo importante in questo essendo all’avanguardia nei trattamenti e noto a livello internazionale.





Solamente nell’anno 2022 al Centro Cefalee diretto dalla prof.ssa Sacco sono state effettuate oltre 1.400 visite di controllo e oltre 800 prime visite rappresentando pertanto un punto di riferimento per i pazienti della provincia dell’Aquila e del Centro Italia caratterizzandosi per una attività in diverse sperimentazioni cliniche con eccellenti risultati nella ricerca per lo studio delle cefalee.

Nel 2023 il gruppo di ricerca diretto dalla prof.ssa Sacco ha ottenuto il finanziamento di tre grandi ed importanti progetti su base competitiva nazionale: il primo mirato all’utilizzo di tecniche di intelligenza artificiale per poter prevedere gli attacchi di emicrania e l’evoluzione della malattia, il secondo legato alla comprensione dei meccanismi della patologia mediante lo studio dell’accoppiamento neurovascolare, ed un terzo, che vede come responsabile il dott. Raffaele Ornello ricercatore universitario DISCAB (Dipartimento di Scienze cliniche applicate e biotecnologiche), rivolto al miglioramento della comprensione dei meccanismi delle forme di emicrania refrattarie alla terapia.

 

 

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