PARCO SIRENTE: PRESIDENZA A D’AMORE, ANCORA POLEMICHE, PD ‘SINDACO RIPERIMETRATORE, SCELTA MIOPE’

18 Luglio 2021 11:03

L'Aquila - Politica

L’AQUILA  –  Si accende lo scontro intorno alla nomina del nuovo presidente del Parco Regionale Sirente-velino, Francesco D’Amore, sindaco di Fagnano, che sarà affiancato dai consiglieri Francesco Franceschi, consigliere di Rocca di Cambio, Sabatino Musti, consigliere di Castelvecchio Subequo e Gianfranco Tedeschi, sindaco di Cerchio a cui si aggiungeranno a breve i tre che verranno nominati dalla Regione Abruzzo. Fagnano, comune del neo presidente è uno di quelli che ha deciso di ridurre il suo territorio nell’area protetta.





Da qui l’attacco, dopo quello del Movimento  5 stelle e delle associazioni ambientaliste, del Partito democratico, per voce del segretario regionale, Michele Fina.

“Abbiamo ripetutamente nelle settimane scorse denunciato l’assoluta insensatezza della scelta della Giunta regionale di tagliare una parte cospicua del Parco regionale Sirente Velino.  La nomina oggi al vertice del Parco di un sindaco che è stato tra quelli che più si sono battuti per il suo ridimensionamento è la triste conferma dell’approccio di questa destra di governo: lungi dal considerare l’ambiente una nuova opportunità per lo sviluppo dei territori, continua a ritenerlo un peso, un vincolo. Una miopia che di cui purtroppo faranno le spese le popolazioni locali, e che per questo va combattuta”





“La regressione e l’insensatezza della gestione della destra del Parco Sirente Velino conferma l’urgenza della proposta, rivolta al governo nazionale, e in particolare al ministro Roberto Cingolani: occorre impugnare il provvedimento regionale di riperimetrazione e rendere nazionale il Parco. Solo così si potrà sottrarlo a una visione e a un approccio, da parte della Regione Abruzzo, che sono semplicemente scriteriati”, aggiunge Fina.

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