GSA, CENTROSINISTRA SU INCONFERIBILITA’ PICCININI: “DIFFICILE RAPPORTO AMMINISTRAZIONE CON ANAC”

14 Aprile 2022 18:57

L'Aquila - Politica

L’AQUILA – “Si confermano nuovamente, grazie ad Anac, e non più per sola bocca dell’opposizione, gli evidenti limiti di questa amministrazione di centrodestra. Un aspetto grave quello discusso nella V Commissione di Vigilanza e Controllo di ieri che non può e non deve cadere nel dimenticatoio”.

Così, in una nota, i capigruppo di centrosinistra al Consiglio comunale dell’Aquila Stefano Palumbo, Paolo Romano, Giustino Masciocco, Elia Serpetti in merito all’inconferibilità certificata dall’Anac del presidente della Gran Sasso Acqua Alessandro Piccinini, che si era dimesso da assessore a Sport, Commercio e Attività Produttive il 26 marzo 2019 e aveva assunto la guida dalla società pubblica il 16 luglio 2020.

Secondo Anac, la carica non poteva essere assunta da un soggetto in quel periodo anche commissario liquidatore di Euroservizi Spa, società a totale capitale pubblico detenuto dalla Provincia dell’Aquila, incarico portato avanti dal 31 luglio 2019 al 19 aprile 2021: secondo quanto appreso da fonti dell’ente provinciale aquilano, senza percepire compensi e senza adottare alcun provvedimento, essendo in atto la fase della trattativa per il passaggio dei 9 dipendenti alla Regione Abruzzo.





Per gli esponenti di centrosinistra, questa situazione “può mettere a repentaglio le decisioni da prendere in seno alla Gran Sasso Acqua in primis sul secondo stralcio dei sottoservizi”.

“Parliamo di investimenti per un importo pari a 42.460.000 euro su cui gravano criticità non più rinviabili – evidenziano – Pur avendo il massimo rispetto per il responsabile della prevenzione della corruzione e trasparenza e il Collegio sindacale della Società partecipata, serve urgentemente dare contezza a quanto emerso nella Delibera Anac con la consequenzialità degli atti da adottare. Serve tutelare i cittadini che da questa delibera rischiano di essere i più colpiti: più il tempo passa e più si espongono le azioni amministrative della partecipata Gran Sasso Acqua, che svolge un servizio essenziale per la comunità, a potenziali ricorsi di chi si sente non tutelato dalle scelte prese dalla società”.

“Se da un lato vi è la preoccupazione sul prosieguo delle attività della Gran Sasso acqua dall’altro si conferma nuovamente il difficile rapporto dell’amministrazione Biondi con l’Autorità Nazionale Anticorruzione e con le normali procedure amministrative. A rendere ancora più preoccupante la recente vicenda che ha visto coinvolto l’avvocato Piccinini, sono infatti i precedenti casi emersi nel corso di questa consiliatura”.





“Del tutto analogo – ricordano – fu il caso di Paolo Federico, costretto alle dimissioni dall’incarico di amministratore unico di ASM. Diversi ma non meno significati quelli invece relativi al conferimento di dirigente e capo dipartimento a Tiziano Amorosi. Senza dimenticare i fatti affrontati in questi 5 anni dalla commissione di Vigilanza e Controllo, come per esempio l’affidamento della direzione di esercizio da parte dell’amministratore del Centro Turistico del Gran Sasso”.

“Ad unire tutte queste vicende un unico comune denominatore, una matrice politica ben precisa all’interno della maggioranza di centrodestra, quella del partito guidato proprio dal Sindaco, che ha esposto e continua sistematicamente a esporre l’ente comunale e le sue società partecipate a rischiose conseguenze pur di rafforzare il proprio cerchio magico”, chiosano i capigruppo di centrosinistra.

 

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