ANPI L’AQUILA, “CON MORTE CARLO SMURAGLIA, PERDIAMO UN GRANDE ITALIANO”

31 Maggio 2022 13:47

L'Aquila - Politica

L’AQUILA – “Un grande italiano, un partigiano coraggioso, un uomo che ha difeso la giustizia e la libertà: oggi ci ha lasciato Carlo Smuraglia, presidente onorario dell’Anpi: avrebbe compiuto 99 anni ad agosto. Quando una persona vive una vita così fiera, coerente e densa di umanità, tutti gli debbono essere riconoscenti cercando, con umiltà, di seguire il suo esempio scegliendo ogni giorno di stare dalla parte giusta della storia, al fianco delle persone più deboli, con coloro che si battono per la dignità, la libertà e il progresso.

Così in una nota l’Associazione nazionale partigiani italiani (Anpi) dell’Aquila.

LA NOTA COMPLETA





Scelse subito la Resistenza dopo l’8 settembre rifiutando l’arruolamento dei fascisti nella Repubblica di Salò, divenne partigiano e dopo la guerra la sua sete di giustizia lo portò a laurearsi a Pisa, a insegnare all’Università, a diventare avvocato difendendo, in alcuni momenti storici della Repubblica, i familiari dei morti di Reggio Emilia (5 operai inermi uccisi nel 1960 durante una manifestazione sindacale) e di Giuseppe Pinelli, precipitato nel ‘69 da una finestra della questura di Milano durante un interrogatorio sulla strage di piazza Fontana.

La passione civile lo spinse in politica: fu consigliere regionale del Pci in Lombardia, senatore del PDS e DS dal 1992 al 2001 e componente del Consiglio superiore della magistratura, finché nel 2011 è stato eletto Presidente dell’Associazione nazionale partigiani d’Italia fino al 2017, restandone fino ad oggi Presidente Emerito.

Con l’ANPI ha rilanciato la Memoria della Resistenza, i valori della Repubblica e i principi della nostra Carta Costituzionale soprattutto durante la campagna referendaria del 2016, quando fu portavoce della posizione dell’Anpi contraria alle riforme istituzionali del governo Renzi.





Ancora nelle ultime settimane – appassionato e coraggioso – ha preso posizione sulla guerra in Ucraina, contro l’invasione russa e a sostegno della resistenza ucraina.

Quando una persona vive una vita così fiera, coerente e densa di umanità, tutti gli debbono essere riconoscenti cercando, con umiltà, di seguire il suo esempio scegliendo ogni giorno di stare dalla parte giusta della storia, al fianco delle persone più deboli, con coloro che si battono per la dignità, la libertà e il progresso.

 

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