A24-A25, ATTRAVERSAMENTO CAPRIOLI: TRE INCIDENTI IN POCO PIU’ DI 24 ORE

9 Maggio 2022 16:17

Italia - Cronaca

L’AQUILA – Tre incidenti in poco più di 24 ore, per fortuna senza conseguenze per gli automobilisti, sulle autostrade laziali e abruzzesi A24 e A25 a causa della fauna selvatica, in particolare caprioli, che “buca” le recinzioni, uno dei temi caldi, insieme alla messa in sicurezza sismica e al caro pedaggi, e alla base delle polemiche dei sindaci e del contenzioso tra la concessionaria Strada dei Parchi e il Ministero per le infrastrutture e per la Mobilità sostenibili.

I tre casi seguono gli oltre 33 che già si sono verificati nel 2022 e gli oltre 70 dello sorso anno.





Sabato pomeriggio, è stato trovato nella carreggiata nei pressi dello svincolo di Torano in direzione L’Aquila un capriolo ferito del peso di circa 25 chilogrammi che è stato poi recuperato dai veterinari della Asl provinciale dell’Aquila. Secondo il Centro operativo autostradale della polizia non ci sono state segnalazioni di incidente per investimento dei animali, inoltre da un controllo effettuata nella rete di re
cinzione emerge che la stessa risultata integra.

Il secondo, ieri sera intorno alle 19,30 al km 86,00 nei pressi del casello di Tornimparte (L’Aquila), ancora il Coa, ha notiziato di un incidente causato dall’investimento di un capriolo di circa 25 chilogrammi in corsia di sorpasso con il conducente del mezzo illeso, la sua auto danneggiata e recuperata dai mezzi di soccorso e con l’animale rimasto ferito e soccorso dai veterinari della Asl. Da un controllo è merso che il tratto della recinzione risulta “leggermente piegato nella parte superiore”.

Il terzo, intorno alle due della notte scorsa al km 72,500, ancora in località Torano, in provincia dell’Aquila, nel tratto tra la galleria Sant’Angelo e la intersezione tra A24 e A25, con la polizia stradale che veniva avvisata circa un investimento da parte di un automobilista che non si è poi fermato con la conseguenza che l’animale, un capriolo di circa 15 chilogrammi, è rimasto ucciso, la cui carcassa è stata recu
perata alle prime ore dell’alba.





Il tratto della recinzione fa parte del primo stralcio del progetto di rifacimento autorizzato per soli quattro chilometri. Sdp ha denunciato più volte, anche recentemente, lo stallo in relazione al Piano economico finanziario (Pef), scaduto nel 2014, alla sicurezza sismica con il mega piano di 6,5 miliardi di euro (di cui 2 a carico del privato), prevista dalla legge di stabilità del 2012, dopo il terremoto dell’Aquila del 2009, che considera le arterie strategiche in caso di calamità naturale, e al costo dei pedaggi; in sostanza sul futuro della concessione in scadenza nel 2030.

A proposito, è ferma la trattativa avviata dal governo in merito alla revoca anticipata “senza motivazioni a carico del privato” secondo Sdp, che stando ad una stima, costerebbe circa 2,5 miliari di euro alle casse publiche.

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