A24 A25: MANCATA MANUTENZIONE, CORTE APPELLO CONFERMA ASSOLUZIONE VERTICI SDP CON FORMULA PIENA

30 Settembre 2024 18:46

L'Aquila - Cronaca

L’AQUILA  – La Corte d’Appello dell’Aquila ha confermato oggi la sentenza di assoluzione con formula piena emessa il 29 giugno del 2023 dal GUP del Tribunale di Teramo nell’ambito del processo sulla presunta mancata manutenzione dei viadotti nel tratto teramano della autostrada A24 che ha visto imputati il patron, Carlo Toto, e alcuni dirigenti di Strada dei Parchi, concessionaria delle A24 e A25.





Gli imputati dovevano rispondere a vario titolo delle ipotesi di reato di attentato alla sicurezza dei trasporti, inadempimento e frode nelle pubbliche forniture: sotto accusa nel processo con rito abbreviato erano finiti l’industriale abruzzese Toto, azionista di maggioranza e presidente onorario della Holding omonima che controlla Strada dei Parchi, l’ex ad Cesare Ramadori, Igino Lai, direttore generale d’esercizio, il direttore tecnico ed operativo, Gabriele Nati e l’ex responsabile direzione tecnica Marco Bellesia.

“Strada dei Parchi apprende con viva soddisfazione la decisione della Corte di Appello” che è la dimostrazione di come “la società, da sempre certa del corretto e scrupoloso operato dei propri dirigenti nel rigoroso rispetto delle norme e delle convenzioni vigenti, è dunque nuovamente e finalmente sollevata dalle accuse che hanno a lungo gettato ombre infamanti ed ingiuste sulla propria gestione e contribuito a generare un allarme immotivato nella pubblica opinione – si legge in una nota Spa.

Strada dei Parchi, dal primo gennaio scorso, è rientrata nella gestione dell’A24 e A25, le due autostrade che collegano Roma ai capoluoghi abruzzesi, dopo 18 mesi e al termine di un complesso contenzioso avviato a seguito della decisione del Governo Draghi di revocare in danno la concessione il 7 luglio del 2022 per presunti e gravi inadempimenti. Un provvedimento impugnato da SDP e revocato all’unanimità dal Parlamento nel dicembre del 2023 il provvedimento dell’allora governo che aveva affidato il compito ad Anas facendo tornare le due arterie sotto il controllo pubblico.





“La sentenza di secondo grado giunge dopo l’impugnazione della precedente da parte della Procura di Teramo e corrobora in modo definitivo le motivazioni alla base delle quattro assoluzioni da parte di altrettanti Tribunali abruzzesi (L’Aquila, Teramo, Pescara e Sulmona) – continua la nota della Spa.

Secondo Strada dei Parchi, “e perizie eseguite dal CTU nominato dal Tribunale a seguito di scrupolose prove di carico, che hanno valutato la resistenza dei viadotti sotto il massimo sforzo teorico, hanno escluso il pur minimo rischio statico, smentendo le ipotesi che avevano portato ad introdurre restrizioni al transito dei mezzi su alcuni viadotti a partire dall’ottobre del 2018”.

 

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