L’AQUILA – “Indignazione e disappunto nell’apprendere che il Tavolo istituzionale presso il Mit, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, è stato eliminato!”.
Levata di scudi di sindaci ed amministratori di Lazio e Abruzzo, impegnati nella lotta contro il caro pedaggi e per la sicurezza delle autostrade A24-A25, il giorno dopo l’approvazione alla Camera del DL “Anticipi”, che segue quello dei giorni scorsi in Senato, con cui è stato ufficializzato il reintegro di Strada dei Parchi, del gruppo industriale Toto, nella gestione delle importanti arterie dall’1 gennaio 2024.
Nel provvedimento è stato inserito l’emendamento presentato dalla maggioranza di centrodestra con cui è sancita l’intesa tra Sdp e ministero per Infrastrutture e Trasporti e cancellata la revoca in danno della concessione, in scadenza nel 2030 e assegnata nel 2001 con gara comunitaria, decisa dal Consiglio dei ministri a guida Draghi il 7 luglio 2022, che aveva affidato il controllo nelle mani pubbliche di Anas.
Il reintegro di Sdp, che aveva impugnato in tutte le sedi la revoca respingendo le accuse di non aver fatto manutenzione, di aver messo a rischio crollo l’infrastruttura e in pericolo gli utenti, pone fine a un maxi contenzioso di oltre cento cause, dopo che i tribunali dell’Aquila e di Teramo avevano assolto i dirigenti della Spa dalle accuse alla base della revoca.
Gli amministratori, da sempre impegnati nella lotta contro il caro pedaggi e per la messa sicurezza, spiegano quindi: “L’emendamento approvato di fatto cancella il Tavolo chiesto a gran voce sin dal 3 gennaio 2018”, ovvero dall’inizio della loro battaglia, “e ottenuto con la legge 108 del 05/08/2022”.
La proposta di modifica n. 14.0.500 (testo 2) al DDL 912, art. 14 bis, al punto 9, recita: “Dalla data di reintegro del concessionario nella concessione autostradale di cui al comma 5 cessano di avere efficacia, subordinatamente al deposito degli atti di rinuncia a tutti i giudizi pendenti e alle relative domande ai sensi del comma 1, le disposizioni di cui all’articolo 7-ter, commi 3, 4, 5, 6, 7, 8, 10, terzo periodo, 11 e 12, del citato decreto-legge n. 68 del 2022”. Il comma 8 (abolito) dell’art. 7-ter dava vita al Tavolo Istituzionale.
“Chi a gran voce ne aveva chiesto con i sindaci e amministratori di Lazio e Abruzzo la sua istituzione ora ne sancisce la fine, creando un grave danno ai territori e di fatto impedendo agli amministratori locali di partecipare alle scelte future che verranno effettuate. Le A24-A25 sono tratte autostradali che vanno adeguate dal punto di vista sismico, circostanza quest’ultima ribadita dagli stessi funzionari del Mit, e il Tavolo doveva essere lo strumento che permetteva agli amministratori di partecipare e di incidere nelle scelte necessarie per la sicurezza”.
I sindaci e gli amministratori si rivolgono a gran voce ai rappresentanti di tutti gli schieramenti politici e chiedono di “porre rimedio a questa beffa riservata ai territori di Lazio e Abruzzo e di adoperarsi per il suo immediato ripristino”. In mancanza di tale riscontro, fanno sapere, torneranno “a manifestare e a far sentire la loro voce perché sulla sicurezza ‘non si scherza’: la partecipazione è sinonimo di trasparenza”.
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