A24-A25: GIORNO DECISIVO PER EVITARE CARO-PEDAGGI. SINDACI A ROMA, GIOVANNINI AUDITO ALLA CAMERA

4 Maggio 2022 07:17

L'Aquila - Politica

L’AQUILA – Giorno decisivo, per l’Abruzzo e il Lazio, nella lotta volta ad evitare l’aumento dei pedaggi sull’autostrada A24 e A25, gestita da Strada dei Parchi, società della holding dell’abruzzese Carlo Toto.  Una ventina di sindaci ed amministratori saranno a Roma per essere ricevuti alla Camera dei deputati, alle 10, da Fratelli d’Italia e, nel pomeriggio, dai gruppi Pd,  Itala Viva, M5S,  Art. 1 – Leu,  Lega  e Forza Italia.

Gli incontri si svolgono nel giorno in cui, alle 16, è prevista l’audizione alla Camera del ministro per le Infrastrutture e la Mobilità sostenibili (Mims), Enrico Giovannini, in seguito all’ istanza del capogruppo di Fdi, Francesco Lollobrigida.

Sarebbe imminente un provvedimento del governo, l’ennesimo, per bloccare il maxi aumento dei pedaggi. La scorsa settimana oltre 100 sindaci hanno presidiato i caselli per impedire i salasso che significherebbe in soldoni  7 euro in più per andare da Pescara a Teramo, +6,20 tra Teramo e Roma, +2,10 tra Carsoli e Roma, 2 euro tra Teramo e L’Aquila Ovest, +1,90 tra Sulmona e Pescara, +1,70 tra L’Aquila Ovest e Avezzano.

In media, a famiglia, i rincari avrebbero toccato gli 800 euro in più all’anno. L’Aumento doveva scattare a gennaio, ma è stato congelato unilateralmente dalla società.





Sullo sfondo la situazione sempre più drammatica della concessione, con la società che lamenta di non poter più andare avanti senza l’approvazione del Pef con i 6,3 miliardi di lavori di messa in sicurezza sismica di una infrastruttura dichiarata strategica, oltre che a rischio, mentre il governo  lavora alla rescissione della concessione, operazione che però avrà costi molto elevati in termini di risarcimenti per le casse dello Stato.

Mauro Fabris, vice presidente di Strada dei Parchi, alla viglia della audizione alla Camera dei Deputati del ministro Giovannini, torna a ribadire: “Ci preoccupa molto il fatto che il tema della sicurezza continui ad essere affrontato con un grave ritardo, speriamo che domani il Governo nella audizione del ministro Giovannini, possa indicarci una via certa e spedita per il futuro dell’autostrada”.

“Abbiamo dimostrato nel tempo di essere disponibili a risolvere le situazioni in maniera condivisa – spiega ancora Fabris – Ci preoccupa il fatto che il Governo, come succede da anni, bloccherà con un decreto l’aumento dei pedaggi, senza porsi il problema che alla fine questo congelamento qualcuno lo dovrà pagare. Sarebbe invece auspicabile che le questioni sul tappeto, a partire dalle tariffe e dalla messa in sicurezza, si chiarissero una volta per tutte. Siamo contrari a soluzioni temporanee, come spiegato più volte”.

Il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, con una lettera al presidente del Consiglio, Mario Draghi, e al ministro per le Infrastrutture e per la mobilità sostenibili  Giovannini. ha chiesto intanto la convocazione di un tavolo istituzionale sulle problematiche legate alle autostrade A24 e A25 “con la partecipazione di tutti gli attori coinvolti, al fine di individuare una soluzione definitiva alle numerose criticità che interessano un’opera strategica di rilevanza nazionale, a cominciare dal paventato aumento delle tariffe”.

Il 5 maggio alle 15,30, presso la sede del Mims, il ministro Giovannini riceverà il senatore abruzzese del Pd Luciano D’Alfonso, già presidente della Regione Abruzzo, e una delegazione di due Comuni di Abruzzo e Lazio, Velia Nazzarro, sindaco Carsoli, e Gianni Innocenti, assessore di Tivoli.

Dopo i recenti presidi lungo molti caselli delle autostrade laziali ed abruzzesi A24 e A25, tornano a far sentire la loro voce sindaci ed amministratori di Lazio e Abruzzo impegnati nella battaglia contro il “caro pedaggi” che scatterebbe dal primo luglio prossimo con un aumento del 34% e per la sicurezza delle due arterie considerate strategiche in base alla legge di stabilità 2012, dopo il terremoto dell’Aquila, e per questo bisognose di un mega piano di messa in sicurezza bloccato da anni.





In una nota i sindaci, da anni scesi in piazza, sottolineano di essere “intenzionati più che mai a far sentire la loro voce e a tutelare i propri territori, intensificando la loro attività” per arrivare ad una soluzione definitiva della questione visto che dal 2015 si assiste al congelamento temporaneo delle tariffe.

Le delegazioni degli Amministratori di Lazio e Abruzzo saranno così composte.

Abruzzo: Velia Nazzarro (Carsoli), Settimio Santilli (Celano), Alfonsino Scamolla (Pescina), Marianna Scoccia (Prezza), Ersilia Lancia (L’Aquila), Michela Tatarelli (Ovindoli), Bellisario Carosi (Cagnano Amiterno), Antonio Vermut (Cocullo).

Lazio: Massimiliano Valente (Agosta), Gina Panci (Cerreto Laziale), Alessandro Palombi (Palombara), Riccardo Nini (Ascrea), Domenico Petrini (Subiaco), Angelo Moreschini (Castel Madama), Mattia Folgori (Roviano), Massimiliano Liani (Cineto Romano).

In rappresentanza degli autotrasportatori sarà presente: CNA FITA Abruzzo Pierluigi Facchinetti.

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