ROMA – Bufera sulla trasmissione Porta a Porta di Rai1, condotta dal giornalista aquilano Bruno Vespa, dopo la puntata dedicata all’aborto con ospiti solo maschili in studio.
La presidente della Rai, Marinella Soldi, ha scritto a Vespa, richiamando – riporta l’Ansa – al ruolo fondamentale del servizio pubblico in particolare su un tema così sensibile e che chiama in causa direttamente il corpo delle donne.
“Cinque uomini in studio a discutere di aborto: la Rai ai tempi di Giorgia Meloni lascia che sia un parterre tutto maschile a discutere dei diritti delle donne. Quanto avvenuto nella trasmissioni di ieri sera di Porta a Porta è gravissimo. Porteremo in Commissione di vigilanza questa vicenda, bisogna fermare questo declino e contrastare la palese violazione dei principi della parità di genere”, tuonano i componenti del Pd della commissione bicamerale di vigilanza Rai.
“Sono venuti meno tutti i principi di parità di genere contenuti nel Contratto di Servizio Rai – sottolineano quindi – Un fatto che mina alle basi la credibilità dell’azienda pubblica radiotelevisiva italiana. Meno di un anno fa la Presidente Rai Soldi si era impegnata con il progetto della Commissione europea ‘No women no panel” a garantire una rappresentazione paritaria nei talk e nei dibattiti pubblici. In meno di un anno dobbiamo registrare che alle promesse non sono seguiti i fatti, con l’aggravante – concludono – che l’argomento in discussione riguardava un diritto femminile, quello all’aborto”.
“La tv dei maschi. Sette maschi discutono di aborto, legge194 e consultori a Porta a Porta. Bruno Vespa dovrebbe come minimo chiedere scusa per questa vergogna”, ha scritto polemicamente sul suo profilo Facebook Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista, coordinamento di Unione Popolare, ex consigliere regionale abruzzese.
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