L’AQUILA – “Il ‘com’era e dov’era’ per quanto riguarda la ricostruzione di un tessuto economico e produttivo nel post-sisma, non è certo la strada migliore da percorre. I processi di ricostruzione, appresentano anche per l’Abruzzo uno dei driver di crescita più importanti, soprattutto perché consentono di innovare ricostruendo, in direzione della grande sfida della transizione ambientale e digitale”.
A latere della terza edizione dell’Abruzzo Economy Summit, in programma all’Aurum di Pescara, oggi giovedì 21 e venerdì 22 settembre, questo il pensiero di Guido Castelli, da gennaio commissario straordinario di Governo ai fini della ricostruzione nei territori dei comuni delle Regioni di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria interessati dall’evento sismico del 24 agosto 2016. Castelli, classe 1965, avvocato cassazionista, è stato dal 2009 al 2019 sindaco della città di Ascoli Piceno e consigliere e assessore regionale delle Marche. Alle elezioni politiche anticipate del 25 settembre è stato candidato come capolista di Fratelli d’Italia al Senato risultando eletto. Poi la nomina a Commissario.
Per Castelli, ha un valore, anche dal punto di vista squisitamente economico e di prospettiva di sviluppo, “la sicurezza sismica da garantire a territori fragili. Non ha futuro il nostro centro Italia se non si mette al centro la sicurezza degli edifici, se non ci si prepara, ora, alla sfida della prossima scossa. Perché è inutile toccare ferro, inutile abbandonarsi a superstizioni, noi sappiamo che ci saranno altre scosse”.
Per quanto riguarda la sfida green il commissario Castelli torna ad auspicare, almeno per il cratere 2016, e anche quello del 2009, lo sblocco dell’ecosisma bonus al 110% fortemente depotenziato per gli eccessivi costi a carico dello Stato, dal governo di centrodestra di Giorgia Meloni.
“Nelle aree sisma non è oggi possibile ricostruire senza dare un occhio alla necessità di assicurare il massimo rendimento energetico alle nostre case, non è possibile ignorare il fatto che comunque il rating e il valore delle nostre abitazioni dipenderà sempre di più dalla adeguatezza dal punto di vista energetico – spiega il commissario -. E il superbonus consente di abbinare al contributo ordinario per la ricostruzione edilizia, anche le somme necessarie per poter conseguire una maggiore sicurezza sismica del territorio, e un maggiore efficientamento energetico”.
C’è poi il tema di Next Appennino, il programma per il rilancio economico e sociale delle regioni del Centro Italia colpite dai terremoti del 2009 e del 2016, finanziato dal Fondo Complementare al Pnrr per le Aree Sisma, con una dotazione complessiva di 1 miliardo e 780 milioni di euro, 700 dei quali, per la maggior parte, a disposizione delle imprese per sostenere i loro investimenti sul territorio.
“Abbiamo attivato già progetti per 400 milioni di euro, e la risposta è stata molto forte e soddisfacente da parte dal tessuto produttivo locale. Ci sono criticità normative che noi governiamo quotidianamente per far sì che la burocrazia non disperda il potenziale di uno strumento come Next Appennino. Il futuro dell’entroterra ma non e solo dell’entroterra abruzzese passa anche dalla capacità di alimentare in maniera dedicata la grande creatività degli imprenditori, e la grande forza delle aziende che scommettono sul territorio”, conclude Castelli.
LA DIRETTA
Download in PDF©