ABRUZZO ECONOMY SUMMIT: DEBITI FUORI BILANCIO, 128MILA EURO. DUBBI PD. EVENTO MIRUS, PAGA REGIONE

POLEMICHE SU EVENTO DI RILEVANZA NAZIONALE DOPO CHE IL CONSIGLIO REGIONALE HA DATO OK A DEBITI FUORI BILANCIO PER 128.000 EURO A FAVORE DE IL SOLE 24 ORE E SPRAY RECORDS PER L’ORGANIZZAZIONE DELLA SCORSA EDIZIONE. CONSIGLIERE PIETRUCCI HA CHIESTO ALLA  COMMISSIONE DI VIGILANZA DI APPROFONDIRE LE MODALITA' DI SCELTA DEI FORNITORI SENZA BANDO UN GIORNO PRIMA DELL’INIZIO DELLA KERMESSE 

2 Settembre 2024 09:07

Pescara - Cronaca, Politica

PESCARA –  Mentre è scattato il conto alla rovescia per una quarta edizione che si annuncia da record di Abruzzo economy summit, evento di rilevanza nazionale in programma all’Aurum di Pescara il 19 e 20 settembre prossimi, si apre lo scontro politico, su iniziativa in particolare del consigliere regionale del Partito democratico Pierpaolo Pietrucci, sul riconoscimento di un debito fuori bilancio di 128 mila relativo all’edizione dell’anno scorso approvato dal Consiglio regionale nella seduta dell’8 agosto scorso.

Soldi reperiti nelle casse pubbliche della Regione Abruzzo, però per un evento organizzato e promosso da due anni da un privato: si tratta della Mirus, prestigiosa società di comunicazione di livello nazionale dell’imprenditore pescarese Michele Russo, e i fondi pubblici sono stati necessari a saldare il conto di due affidamenti diretti e senza gara, approvati tra l’altro in extremis, il giorno prima dell’evento del 2023, per lavori per la cui realizzazione non bastava un giorno quindi è presumibile fossero iniziati senza l’incarico ufficiale: uno per l’allestimento degli spazi della location dell’evento a favore della società Spray records di Maurizio Lattanzio & co, di Moscufo, in provincia di Pescara, destinataria di 85.400 euro, e per l’acquisto di redazionali su Il Sole 24 Ore e sull’agenzia di stampa quotidiana Radiocor, dello stesso gruppo, per 42.700 euro, a favore della società Il Sole 24 ore Spa. Pagamenti comunicati dallo stesso ufficio stampa del consiglio regionale dopo la seduta dell’8 agosto.

A prendere una iniziativa concreta tesa a fare luce su un evento promosso da una società privata e pagato per alcuni servizi dalla Regione Abruzzo, non si sa bene in base a quale procedura o percorso amministrativo, è stato il consigliere dem aquilano Pietrucci, uno dei più attivi della opposizione, che con una lettera del 22 luglio, appena letto il progetto di legge, ha chiesto la convocazione della Commissione Vigilanza, presieduta dal consigliere, anche lui del Pd, Sandro Mariani, con audizione, “per i necessari approfondimenti del caso”, del direttore generale della Regione, Antonio Sorgi, del presidente Marsilio e del responsabile Ufficio stampa e programmazione amministrativa, Gilberto Petrucci, che è anche sindaco di Penne. La data sarà calendarizzata dopo il 10 settembre.

Il provvedimento è stato approvato dalla Giunta regionale e dal Consiglio nella ultima seduta prima delle ferie, l’8 agosto scorso dopo che per mesi e mesi i dirigenti dei settori interessati non hanno inteso pagare le obbligazioni tanto da richiedere l’intervento del Consiglio regionale: il debito fiorì bilancio non è stato votato dalla opposizione del campo largo guidata dal professore Luciano D’Amico, che però non ha reso pubbliche il voto contrario che sarebbe conseguenza delle forti perplessità su “passaggi poco chiari”, relativi ad un evento che l’opposizione del resto guarda in cagnesco, perché spiegano fonti interne alla coalizione, si traduce in una “passerella propagandistica” per gli esponenti politici del centrodestra, e con protagonisti esperti e relatori tutti o quasi di area politica affine.





Evento, come detto ideato e organizzato dall’agenzia Mirus di Michele Russo che ha curato ufficialmente la campagna elettorale delle regionali del 10 marzo scorso di Marco Marsilio, di Fratelli d’Italia, riconfermato poi per un secondo storico mandato alla presidenza della Regione Abruzzo. E dunque per le opposizioni “poco chiaro” è anche il motivo per il quale ad aver pagato i 128mila euro sia stata ora la Regione, e non chi ha organizzato l’evento, si suppone con budget a disposizione, pubblico o privato che sia.

Tutto ciò per un evento a pagamento, si può leggere nel sito di Abruzzo economy summit: con pacchetti, per chi vuole partecipare alla due giorni di convegni che vanno dai 340 euro, comprensivi anche di gift bag, light lunch, cena conviviale e possibilità di aggiungere un ospite a cena, ai 100 euro per la partecipazione ad una sola giornata di convegni, senza la cena conviviale. Ci sono poi pacchetti con lo sconto di 50 euro, per gli iscritti alla Confindustria Abruzzo, all’ordine dei Commercialisti  di Chieti e Pescara, alla Compagnia delle Opere Abruzzo e Molise, e agli iscritti Confimi Industria Abruzzo, probabilmente sponsor dell’evento.

Tornando alla richiesta di Pietrucci, nella seduta, si legge nella richiesta di convocazione, si chiede di fare chiarezza in particolare sulla congruità del ricorso allo strumento del debito fuori bilancio, per le due forniture di servizi, assegnate in via diretta pochi giorni prima dell’evento dell’anno scorso, e con il dubbio, si legge che “si sia voluta perseguire, per insipienza o per scelta, una strada finalizzata all’assegnazione diretta della fornitura di beni e servizi per evitare una procedura pubblica, trasparente e competitiva che avrebbe consentito il coinvolgimento di più operatori economici interessati”.

Scrive Pietrucci: “l’evento era ampiamente prevedibile, programmato da tempo, inserito in una strategia di comunicazione e di promozione istituzionale della Regione Abruzzo. Eppure solo il 15 settembre del 2023, cioè 6 giorni prima dell’evento, la Segreteria del Presidente trasmette  la nota al Servizio Relazioni esterne e Comunicazione con cui chiede di sostenere l’organizzazione della Conferenza con l’acquisizione dei servizi necessari”.

E accaduto poi, prosegue Pietrucci, che solo il 20 settembre 2023, il giorno prima del convegno, “il Servizio Relazioni esterne e Comunicazione ha predisposto l’acquisizione di detti servizi organizzativi e pubblicitari con affidamento diretto sul Me.Pa, con la Spray Record per 85.400 euro, e con Il Sole 24 Ore e Radiocor per 42.700 euro”.

Nel testo della legge approvata nell’ultimo consiglio, in premessa si legge: “dato atto che, a causa di un ritardo legato al perfezionamento degli atti amministrativi, si è proceduto in un momento successivo alla trasmissione e registrazione del provvedimento di affidamento dei servizi e alla conversione della prenotazione di spesa in impegno definitivo rispetto all’esecuzione giuridica dell’obbligazione”.





Pe questa ragione, sottolinea ancora il dem, “il Servizio Bilancio della Giunta ha giustamente comunicato l’impossibilità di dare esecuzione alla determinazione di impegno in quanto contraria alle vigenti disposizioni contabili”. E il conto è rimasto in sospeso, non liquidato, in attesa di coperture, arrivate appunto solo l’8 agosto scorso.

Commenta dunque Pietrucci: “Non era difficile prevedere che, da un giorno all’altro, non si sarebbe potuto dare seguito al perfezionamento e alla legittima conclusione della procedura. A quel punto la Giunta, anche per evitare il pagamento di interessi di mora, si è vista costretta a ricorrere al riconoscimento di debiti fuori Bilancio, assegnati all’esame della prima Commissione consiliare in data 10 maggio”

Pietrucci osserva però che la stessa scheda per l’istruttoria legislativa predisposta dalla direzione Affari della Presidenza e Legislativi, “richiama il pronunciamento della Corte dei Conti dell’Abruzzo secondo cui il riconoscimento del debito fuori Bilancio ‘assume carattere eccezionale nell’ordinamento contabile vigente’. Viene citata dunque una sentenza della Corte dei Conti Calabria del 2022, secondo cui  “il carattere eccezionale dell’istituto è volto a ricondurre nel sistema bilancio e nei casi straordinari tipologie di spesa impreviste e non evitabili […] in quanto l’espletamento di spese in assenza del propedeutico e legittimo impegno di spesa è considerato una grave irregolarità”.

Conclude il consigliere regionale di opposizione: “nel caso in questione, trattandosi dell’organizzazione di un evento ampiamente calendarizzato, che ha richiesto sicuramente tempi complessi e lunghi per la predisposizione del Convegno, gli inviti, l’organizzazione e la programmazione legata all’ordinaria e normale attività istituzionale dell’Ente Regione, non è possibile ravvisare una situazione imprevedibile o urgente o emergenziale tale da motivare il ricorso al riconoscimento di un debito fuori Bilancio. Emerge il dubbio che si sia voluta perseguire – per insipienza o per scelta – una strada finalizzata all’assegnazione diretta della fornitura di beni e servizi per evitare una procedura pubblica, trasparente e competitiva che avrebbe consentito il coinvolgimento di più operatori economici interessati”.

La nuova edizione dell’Abruzzo economy summit del 19 e 20 settembre prevede tra gli altri la partecipazione di Adolfo Urso, ministro delle Imprese, di Alessandra Ricci, amministratore delegato di Sace, di Paolo Mieli, giornalista, saggista e conduttore televisivo, dell’ex ministro dell’Economia Giulio Tremonti, ora presidente della commissione Affari esteri della Camera, di Giovanni Malagò, presidente del Coni, di Gabriele Fava, presidente dell’Inps. Il tema portante sarà “transizioni globali senza precedenti – digitale, verde e, soprattutto, geopolitica, con cui il nostro Paese è chiamato a “ri-definirsi”.

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