L.’AQUILA – Lavoro dignitoso, e lotta ad ogni forma di sfruttamento, difesa della sanità pubblica, e del diritto universale alle cure “messo sempre più in discussione”, uguaglianza in termini di accesso ai servizi, per le aree interne e montane. Lotta efficace allo spopolamento delle aree interne, trasporto pubblico gratuito. Ricerca e innovazione, e un Abruzzo che agganci la ripresa, come hanno fatto altre regioni.
Tante le parole d’ordine, che sostanziano un programma elettorale di governo, illustrate lunedì dai candidati del Partito democratico Rita Innocenzi, sindacalista della Cgil e Pierpaolo Pietrucci, consigliere regionale uscente, nei gremiti saloni del Grand Hotel alla Villa Comunale, comitato elettorale dei due candidati dem alle elezioni regionali del 10 marzo.
All’evento ha partecipato anche il professor Luciano D’Amico, candidato presidente della coalizione di centrosinistra.
“La nostra candidatura – ha esordito Pietrucci – proviene da un percorso partecipato non è stata una calata dall’alto, c’è stato un percorso di ragionamento ed analisi come il Partito democratico è abituato a fare. Il centrodestra parla tanto di questa filiera tra il governo nazionale e quello regionale, ma a bocciare i risultati di questa famosa filiera sono, prima che noi, gli abruzzesi. Una riconferma del centrodestra sarebbe una sciagura, Marsilio e la sua filiera hanno sfasciato la sanità, il commercio, il turismo, per non parlare delle infrastrutture con i finanziamenti persi per la ferrovia Pescara-Roma, Noi abbiamo perso una grande occasione. tutte le altre regioni si sono agganciate alla ripresa post pandemica invece l’Abruzzo è tornato indietro e a dirlo sono i dati del Cresa. Dati che certificano una regione che è andata indietro dal punto di vista dell’assistenza sanitaria, dal punto di vista dei servizi scolastici, dei trasporti, dello spopolamento, le persone hanno visto alzarsi i prezzi al supermercato, il costo dei mutui, dei carburanti, delle bollette. Ecco, io penso che noi possiamo davvero regalare un nuovo sogno, una speranza all’Abruzzo, perché come dice il nostro candidato presidente della Regione l’Abruzzo merita di più”.
Incalzante e appassionato anche l’intervento di Rita Innocenzi: “Noi siamo qui per metterci a servizio della comunità. Nostra priorità sarà quella della sanità, uno delle temi più sentiti dai cittadini. La verità è che in questi anni è stato sempre di più messo in discussione il diritto universale alla salute. Questo si vive in maniera ancora più grave nelle aree interne e montane, dove mancano i servizi sanitari di prossimità. Come pure viene messo in discussione il diritto alla mobilità, e molto bene ha fatto Luciano D’Amico a lanciare la proposta dei mezzi pubblici gratuiti. Noi aggiungiamo che ragazze e ragazzi hanno bisogno anche un servizio di trasporto non solo gratuito, ma anche efficiente, con un numero di corse adeguato anche nelle aree interne, perché anche il diritto una vita sociale di chi vive in paese di montagna va garantito. Infine, ovviamente, il tema del lavoro: la Regione può creare le condizioni per un lavoro qualificato e ben retribuito, perché gli investimenti di tutte le filiere in cui di cui fa parte la Regione, possono e debbono avere come condizione il rispetto dei diritti”.
Infine il presidente D’Amico: “Ci appelliamo agli abruzzesi: se non decidete voi il vostro futuro, il 10 marzo alle urne, lo deciderà qualcun altro per voi, in questo caso i tavoli romani del centrodestra. E in quei tavoli le scelte che finora sono state fatte non sono quelle della valorizzazione dell’Abruzzo, ma dello sfruttamento delle risorse regionali per finalità che nulla hanno a che vedere con il benessere degli abruzzesi. Il 10 marzo non si deciderà solo un’amministrazione più efficiente e capace di quella uscente, ma il riportare la nostra regione sui giusti livelli di civiltà giuridica e dei diritti sociali e civili”.
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