ACCORPAMENTO AGENZIE CULTURALI, A SULMONA E’ RIVOLTA CONTRO LA REGIONE

3 Dicembre 2019 12:32

L'Aquila - Politica

SULMONA – Accorpamento delle sedi di Agenzia di promozione culturale (Apc) e il  Centro regionale dei beni culturali (Crbc) di Sulmona e Castel di Sangro, con le sedi di Avezzano.





Un secco no arriva dal sindaco di Sulmona Annamaria Casini e l’assessore comunale Manuela Cozzi, che hanno inviato una nota al presidente della Regione, Marco Marsilio, agli assessori regionali Mauro Febbo e Guido Liris, rispettivamente con delega alla Cultura e Personale aree interne, in vista dell’incontro che si svolgerà il prossimo giovedi mattina a Pescara.

“E’ inammissibile che Sulmona debba subire un ennesimo taglio – protesta Casini -. Abbiamo appreso dell’intenzione della Regione di accorpare le sedi dell’Agenzia di promozione culturale e il Centro regionale dei beni culturali di Sulmona e Castel di Sangro a quella di Avezzano: una notizia che lascia sgomenti e decisamente contrari. Riteniamo che Sulmona non possa subire questo declassamento, data la sua prestigiosa e secolare tradizione culturale, sulla quale sta facendo  leva per il rilancio economico del territorio e su cui tutti i livelli decisionali dovrebbero investire. L’ accorpamento rappresenterebbe un’ ulteriore grave spoliazione per la città, andandosi a sommare a scelte scellerate già operate in passato con la soppressione di numerosi servizi e presidi nei vari ambiti  (difesa, giustizia, sanità). Faccio appello alla consigliera regionale Antonietta La Porta, affinchè intervenga contro questo taglio, dato che nei mesi scorsi si era attivata in merito alla questione della biblioteca di palazzo Portoghesi, chiuso dal 2017 e su cui ancora non ci sono novità rispetto ai tempi di ristrutturazione”. 





Rincara la dose Cozzi : “La politica regionale non può disattendere le aspettative di una città come Sulmona, che sta convogliando enormi sforzi per incidere su cultura e turismo, attraverso ad esempio la valorizzazione di importanti luoghi della cultura come l'Abbazia Celestiniana e l' Eremo di Sant’Onofrio , quale  punto di riferimento di un distretto rurale turistico, agroalimentare e culturale di raccordo con altre municipalità ed enti territoriali o la realizzazione dell' Hub intermodale strategico per tutta la regione presso la stazione di Sulmona per i collegamenti rotaia-gomma. Oggi tagli anche alla cultura diventerebbero insopportabili e meritano una levata di scudi corale”.

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