ACCORPAMENTO CLASSI COMUNI MONTANI: BLASIOLI, “APPLICARE DEROGHE PREVISTE DALLA LEGGE”

16 Aprile 2024 15:11

Pescara - Cronaca, Politica

CARAMANICO TERME – “Questa mattina non abbiamo fatto mancare il nostro appoggio alla comunità di Caramanico Terme (che serve anche i Comuni di Salle e Sant’Eufemia), che si è radunata dinanzi alla scuola in segno di protesta contro l’accorpamento delle classi prima e terza media prospettato dalle istituzioni”.





Così, in una nota, il vicepresidente del Consiglio regionale, Antonio Blasioli, che aggiunge: “A causa del progressivo calo demografico che colpisce in particolar modo le aree interne, e della conseguente difficoltà di rispettare il numero minimo di alunni previsto per la formazione di nuove classi, gli Uffici Scolastici Regionale e Provinciale hanno infatti disposto per il prossimo anno scolastico la costituzione di una pluriclasse che riunisca in sostanza sia la decina di alunni di terza che i sette iscritti al primo anno di scuola media, studenti che con ogni evidenza hanno esigenze molto diverse. Un provvedimento analogo è stato impiegato anche per il comprensivo di Castelvecchio Subequo nell’aquilano”.

“La decisione, adottata essenzialmente secondo una logica essenzialmente economica, rischia di essere fortemente penalizzante per il comprensorio della Maiella, che è stato già oltremodo compromesso dalla chiusura delle terme, con gravi ripercussioni sulla popolazione residente. Nei comuni montani infatti le istituzioni scolastiche costituiscono un servizio imprescindibile e un segno tangibile del ricambio generazionale in seno alla comunità. Garantire la qualità del diritto allo studio dei minori è dunque essenziale per porre un freno allo spopolamento, contrastare il declino sociale ed economico e scongiurare fenomeni di dispersione scolastica”.





A questo proposito, negli ultimi anni si sono susseguiti diversi interventi normativi che consentono, per quanto concerne i comuni montani, deroghe ai normali standard di organico previsti a livello nazionale. E Caramanico Terme e Castelvecchio Subequo rientrano a pieno titolo in questa legislazione. Per questo motivo continueremo a sostenere convintamente famiglie, docenti e collaboratori scolastici nella loro battaglia a tutela del diritto scolastico. Anche perché non ha alcun senso promuovere iniziative volte a rivitalizzare i Comuni a rischio spopolamento, come gli incentivi economici per quanti trasferiscono la propria residenza nei Comuni di montagna, se poi questi stessi Comuni vengono privati dei servizi essenziali”.

“A tal proposito, ho presentato una risoluzione dettagliata alla V Commissione del Consiglio regionale, invitando il presidente della Giunta e l’assessore competente a riconsiderare la decisione, applicare le deroghe previste dalla legge in entrambi i plessi attenzionati, Caramanico Terme (Pe) e Castelvecchio Subequo (L’Aquila), e verificare altresì, assieme all’Usr, se in altre aree interne della Regione sussistano situazioni analoghe, adottando eventualmente le stesse contromisure”, conclude.

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