AVEZZANO – “Sono ancora in attesa di ricevere la documentazione, sia da parte di Aciam che dal Comune di Avezzano, relativa alle procedure con cui, nel lontano 2005, la Tekneko è stata individuata come partner privato. Ritengo che sia importante fare la massima chiarezza sulle finalità, le condizioni e gli obiettivi di tale scelta, soprattutto ora che la società potrebbe, con il cambio di statuto, diventare maggioritaria, decisione che, lo dico a scanso di equivoci, mi trova del tutto contrario”.
Si fa sempre più incandescente il clima politico in vista dell’assemblea del primo ottobre dei soci dell’Aciam, la società consortile del ciclo dei rifiuti, con 48 comuni soci della Marsica e dell’Aquilano, con all’ordine del giorno la controversa modifica dello statuto, che potrebbe consentire al socio privato, la Tekneko del potente imprenditore Umberto Di Carlo, che già detiene il 48,6% delle azioni di diventare maggioritario, risanando il deficit da oltre 2 milioni di euro che gravano sulla società.
E questa volta, a prendere la parola, è il neoconsigliere regionale Giampaolo Lugini, eletto il 10 marzo con la civica del riconfermato presidente Marco Marsilio. Già vicesindaco del resto, e ora semplice consigliere al Comune di Carsoli, dove il sindaco civico, Velia Nazzaro ha ottenuto a luglio l’approvazione all’unanimità di una delibera che ha sancito il no al cambio dello statuto, “imposto” dal cda dell’Aciam, come un “inaccettabile aut aut”, e perché compromessa sarebbe “la tutela dell’interesse pubblico”. Stesse delibere sono state approvate dai comuni di Pescina e Celano.
La richiesta della documentazione Lugini l’ha formulata l’8 agosto scorso, nella commissione di Vigilanza del consiglio regionale, convocata dal presidente, il dem Sandro Mariani, su istanza dello stesso Lugini, e a cui hanno preso parte, per essere auditi, Luca Zaccagnini, direttore dell’Autorità gestione integrata rifiuti urbani regione Abruzzo (Agir), Maurizio Bianchini, il presidente dell’Aciam, Alberto Torelli, amministratore delegato dell’Aciam, Evandro Ranieri, presidente del collegio sindacale Aciam, il sindaco di Carsoli Nazzaro, e il sindaco di Avezzano, Giovanni Di Pangrazio.
Ebbene, rivela ad Abruzzoweb Lugini, dopo oltre un mese “il Comune di Avezzano, che era soggetto attuatore per conto dei soci pubblici della società consortile di quella gara, ha inviato alla commissione Vigilanza finora solo una delibera di consiglio, come atto di indirizzo che demandava all’ufficio tecnico gli adempimenti per espletare il bando, e ha poi spiegato che essendo passati quasi venti anni, ci sono difficoltà a reperire tutta la documentazione richiesta”.
Mentre l’Aciam “ha prima risposto chiedendo alla commissione quali fossero i riferimenti normativi che autorizzano questa richiesta, e avendoli ottenuti, ha annunciato che dovrà esserci l’autorizzazione dai parte dei soci, tanto che la questione è stata inserita all’ordine del giorno dell’assemblea del primo ottobre. Va sottolineato che l’Aciam ha inviato la nota di risposta alla commissione di Vigilanza, anche al sindaco di Avezzano, e non a tutti gli altri soci”.
Lugini ribadisce dunque le ragioni del no al cambio di statuto, “l’Aciam con questo cambio di assetto, diventerà di fatto una società privata. Ma la normativa attuale non consente ai Comuni di farne parte, non possono fare business, e dunque i Comuni soci dovranno vendere le loro quote. Ma a chi e a che prezzo? Carsoli ad esempio ha solo il 4%, che non è certo allettante, e dunque il rischio è che debbano essere svendute a chi ha reale interesse ad acquistarle, ovvero nello scenario che si profila, la stessa Tekneko”.
Lugini respinge poi l’argomento, perorato dal cda di Aciam, del risanamento che Tekneko garantirebbe, in cambio della maggioranza delle quote: “l’Aciam non è certo un baraccone, il suo debito non è affatto strutturale. I fattori che lo hanno determinato sono stati nel 2023 l’aumento dei tassi di interesse dei mutui accesi con le banche per la realizzazione dell’impianto di compostaggio di Aielli, ma ora i tassi di interesse stanno nuovamente scendendo. Altri ammanchi si sono verificati per l’entrata in funzione in ritardo ad agosto 2023 dell’impianto di produzione di biometano, sempre ad Aielli, e per l’abbassamento dei costi dello stesso. Ora però l’impianto è a pieno regime, e il prezzo del biometano, venduto da Aciam, sta risalendo. Senza entrare nel dettaglio di altre criticità di bilancio, ritengo che 48 comuni hanno tutte le capacità e possibilità di farsi carico del risanamento. mantenendo l’Aciam a controllo pubblico”.
Lugini si schiera dunque contro la modifica dello statuto, assieme ad altri esponenti del centrodestra, come il sindaco di Celano, Settimio Santilli, ed anche come l’ex candidata sindaco di Forza Italia nel 2020, e poi alle regionali di marzo, Anna Maria Taccone, ex presidente dell’Aciam ha sostenuto, intervistata da Abruzzoweb, che con le quote maggioritarie ad un privato i comuni nulla potranno fare in futuro, contro eventuali aumenti di tariffe per il servizio rifiuti. Non si è fatta attendere la dura reazione di Di Carlo, che sul suo profilo facebook ha ribattuto che “le tariffe aumentano o diminuiscono quando ci sono servizi affidati dai Comuni soci. Non essendoci servizi affidati ad Aciam spa dai Comuni soci parlare di tariffe equivale a parlare di nulla. Pur di avere visibilità si raccontano un mucchio di stupidaggini inesistenti”.
Avezzano invece ha votato a favore della modifica dello statuto, confermandosi al fianco di Umberto Di Carlo, che ha un ottimo rapporto al sindaco di Avezzano Giovanni Di Pangrazio, civico bipartisan, che però si è spostato sempre più a destra, con l’ingresso in maggioranza di Fdi, al seguito dell’ingresso in giunta di Iride Cosimati, sotto la sapiente regia del grande sodale, l’assessore al Bilancio Mario Quaglieri di Fdi che ha come grande rivale, nello scontro interno a Fdi, il capogruppo in consiglio regionale Massimo Verrecchia.
Il Comune di Avezzano, che detiene il 12,20%, delle quote, e che ha affidato da anni il servizio rifiuti direttamente a Tekneko, con un rinnovo arrivato a dicembre.
L’attuale presidente dell’Aciam, Maurizio Bianchini, è espressione del Comune di Avezzzano, amministratore delegato è Alberto Torelli consiglieri sono Umberto Di Carlo. Federica Di Renzo e l’avvocato Paola Ciciarelli, la figlia di Iride Cosimati, e moglie di Maurizio Gentile, che è subentrato in consiglio come primo dei non eletti come surrogato, al posto della suocera Cosimati.
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- ACIAM AI PRIVATI: LUGINI, “CHIAREZZA SU INGRESSO TEKNEKO, ATTENDO ANCORA DOCUMENTI BANDO 2005”AVEZZANO - "Sono ancora in attesa di ricevere la documentazione, sia da parte di Aciam che dal Comune di Avezzano, relativa alle procedure con cui, ne...