ACIAM: APPROVATO IN ASSEMBLEA CAMBIO STATUTO,
MAGGIORANZA POTRA’ ESSERE DI SOCIO PRIVATO

1 Ottobre 2024 20:20

L'Aquila - Economia, Politica

AVEZZANO –  Dopo circa quattro ore, l’assemblea dell’Aciam, la società consortile del ciclo dei rifiuti, con 48 comuni soci della Marsica e dell’Aquilano, ha approvato a maggioranza cambio di statuto e approvato il bilancio. Il nuovo statuto prevede, nella parte più controversa, che la quota di maggioranza possa essere di un socio privato. Rispetto all’assetto attuale dove il socio di minoranza, con il 46,8%,  è la Tekneko di Umberto Di Carlo, colosso con 1.137 dipendenti, di cui 150 nella sola Marsica.

Ha votato a favore la maggioranza dei 48 comuni. La contrarietà è stata espressa dai comuni di Oricola, Carsoli, Pereto, Rocca di Botte e Celano. Astenuto Sante Marie. Presenti l’86,40% degli amministratori, una quota che ha permesso lo svolgimento dell’assemblea ordinaria e straordinaria.





Tecnicamente con a modifica dello statuto, datato 2005, sparisce la suddivisione tra quote di tipo A, che possono essere acquisite e vendute sono tra enti pubblici, e di tipo B, che possono essere acquisite e vendute solo tra soci privati, di fatto cristallizzando la situazione di una maggioranza pubblica e di una minoranza privata.
Ora le quote sono uniformate, e i comuni soci potranno cedere le quote ai privati e viceversa. E in questo modo la Tekneko, con poche quote acquistate dai comuni, (alcuni già hanno espresso la volontà di andarsene) potrà diventare maggioranza, tenuto conto che è previsto anche un diritto di prelazione.

I lavori sono stati diretti dal presidente Maurizio Bianchini, espressione del Comune più pesante tra i soci pubblici, Avezzano, e favorevole al cambio di statuto. Oltre alla parte pubblica, per TekneKo è intervento lo stesso Umberto Di Carlo.

Una scelta che ha spaccato in due la compagine societaria, rimandando di tre mesi l’assemblea prevista per giugno. L’Unione dei comuni si è detta favorevole, la maggior parte dei sindaci sia favorevoli che contrari non si sono espressi con passaggi formali in consiglio, mentre sono passati ai fatti i Comuni di Celano, Carsoli e Pescina, che in consiglio hanno già votato no ad una ipotesi che comporterebbe il rischio che la parte pubblica soccomba ad un privato che potrà fare il belle e cattivo tempo. Non solo, il neoconsigliere regionale Giampaolo Lugini, eletto il 10 marzo con la civica del riconfermato presidente Marco Marsilio, di Fdi, già vicesindaco del resto, e ora semplice consigliere al Comune di Carsoli, ha portato il caso l’8 agosto scorso nella commissione di Vigilanza del consiglio regionale, avanzando di fatto dubbi, e chiedendo relativa documentazione sull’ingresso mediante gara, di Tekneko in Aciam, nel 2005.

Di Carlo, a sua volta in una intervista ad Abruzzoweb, ha spiegato che “avere la maggioranza o la minoranza delle quote di Aciam, per noi di Tekneko è un falso problema. Quello che ci sta a cuore è superare questa crisi congiunturale con una ricapitalizzazione, con un cambio di statuto. Aciam ad oggi è una società di scopo, può occuparsi solo della gestione dell’impianto di Aielli, e del trattare i rifiuti che lì vengono conferiti, della produzione e vendita di biogas e compost. Ed è allo stato attuale una società bloccata, nata nel 2005 con una normativa che anche oggi gli impedisce di avere affidamenti in house e senza gara, è una società che non può fare gare, è una società che non può operare di fatto sul mercato, fare profitti. Con il cambio di statuto diventerebbe invece un’azienda normale”. L’ex candidata sindaco di Forza Italia nel 2020 ad Avezzano e poi alle regionali di marzo, Anna Maria Taccone, ex presidente dell’Aciam ed economista, ha invece sostenuto, intervistata da Abruzzoweb, che con le quote maggioritarie ad un privato i comuni nulla potranno fare in futuro, contro eventuali aumenti di tariffe per il servizio rifiuti.





Decisivo sarà in ogni caso superare la situazione di deficit, di 2 milioni di euro con 800.000 euro di ricapitalizzazione a carico di tutti i soci, in base alle quote, con la metà a carico di Tekneko. I debiti dell’azienda a breve e lungo termine sono però di oltre 15 milioni di euro, corrispondenti  ai mutui in essere di 12,8 milioni, principalmente per la realizzazione dell’impianto di Aielli.

 

 

Commenti da Facebook

RIPRODUZIONE RISERVATA
Download in PDF©
  1. ACIAM: APPROVATO IN ASSEMBLEA CAMBIO STATUTO,
    MAGGIORANZA POTRA’ ESSERE DI SOCIO PRIVATO
    AVEZZANO -  Dopo circa quattro ore, l'assemblea dell'Aciam, la società consortile del ciclo dei rifiuti, con 48 comuni soci della Marsica e dell’A...


Ti potrebbe interessare:

ARTICOLI PIÙ VISTI: