AVEZZANO – E’ stata convocata per il 13 novembre, l’attesa assemblea straordinaria dell’Aciam, la società consortile del ciclo dei rifiuti, con 48 comuni soci della Marsica e dell’Aquilano. All’ordine del giorno c’è l’approvazione della prima ricapitalizzazione da 800.000 euro, da parte dei Comuni soci, a cui ne dovranno fare seguito altre due ricapitalizzazioni dei pari cifra nel 2025 e 2026 per azzerare il deficit che ammonta infatti a 2,4 milioni circa. In realtà la riunione doveva tenersi domanim ma poi è stata rinviata per l’indisponibilità del notaio Giuseppe Altieri.
A inizio ottobre l’Aciam, di cui è presidente Maurizio Bianchini, ha approvato a maggioranza il cambio di statuto in cui ora si prevede, nella parte più controversa, che la quota di maggioranza può essere di un socio privato. nell’attuale assetto il socio di minoranza, con il 46,8%, è la Tekneko di Umberto Di Carlo, colosso con 1.137 dipendenti, di cui 150 nella sola Marsica.
Dunque potrà accadere che alcuni Comuni decideranno di uscire dall’Aciam, dicendo no alla ricapitalizzazione. E a quel punto dovranno cedere le loro quote, mettendole a bando, con il socio privato dell’Aciam, la Tekneko, che avrà però il diritto di prelazione, proponendo una cifra pari o superiore.
Per il cambio di statuto, hanno votato a favore la maggioranza dei 48 comuni. La contrarietà è stata espressa dai comuni di Oricola, Carsoli, Pereto, Rocca di Botte e Celano. Astenuto Sante Marie. Presenti l’86,4% degli amministratori.
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