L’AQUILA – La commissione Vigilanza del Consiglio regionale, presieduta dal dem Sandro Mariani, tornerà ad occuparsi giovedì 18 dicembre della scottante vicenda della messa in sicurezza dell’acquifero del Gran Sasso.
E questa volta protagonisti saranno i Laboratori Nazionali di Fisica nucleare, rappresentati dal direttore generale, professor Enzo Previtali, in una seduta che si terrà in trasferta con tutti i componenti della commissione in visita direttamente nel centro di ricerche scavato nel cuore del Gran Sasso, di importanza internazionale, gestito dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn).
Tra i temi centrali ci sarà la tempistica con la quale sarà finalmente smantellato Lvd, esperimento internazionale in collaborazione con la Federazione russa, che utilizza 1.040 tonnellate di acqua ragia minerale, ovvero nafta pesante idrogenata, oggi presente nei laboratori e potenzialmente pericolosa. Smantellamento che deve però avere l’autorizzazione del Ministero degli Esteri.
Nel corso delle sue attività, la Commissione ha svolto numerose audizioni con i principali attori istituzionali coinvolti.
Tra questi, il commissario straordinari di Governo per la messa in sicurezza del sistema idrico del Gran Sasso, Pierluigi Caputi, che ha il compito di “isolare” la falda da potenziali minacce di inquinamento da parte dei laboratori e della galleria dell’autostrada A24-A25.
Caputi ha preso il posto a fine dell’anno scorso di Corrado Gisonni, nominato ad agosto 2019. Ma i lavori, dopo cinque anni di attesa, si sono fermati ancor prima di partire, con una ventina di carotaggi, per un intorbidimento dell’acqua di falda, a causa della rottura del collettore di drenaggio di cui ancora ignote sono le cause.
Per l’avvio dei lavori propedeutici già si erano verificati enormi disagi con il senso unico alternato in una sola canna della galleria, con il semaforo verde ogni 15 minuti, che però ha determinato attese anche di oltre un’ora.
È stato poi ascoltato il commissario per l’adeguamento e la messa in sicurezza antisismica delle autostrade A24 e A25, Marco Corsini. Sono stati inoltre ascoltati rappresentanti delle società di gestione del servizio idrico integrato per le province de L’Aquila e di Teramo, le Asl territorialmente competenti, i sindaci o loro delegati dei Comuni di L’Aquila e Teramo, nonché altre figure istituzionali coinvolte.
In queste sedute è emersa forte e chiara la richiesta di unificare il regime commissariale.
Giovedì tocca dunque ai Laboratori del Gran Sasso per comprendere la posizione di Previtali sul progetto di messa in sicurezza, che per quanto riguarda i laboratori dovrebbe essere volto ad aumentare la sicurezza attiva, ovvero aggiungere ulteriori sistemi di isolamento a quelli già esistenti, “coibentando” sempre di più il laboratorio rispetto a quello che è il contesto in cui si trova, e anche la sicurezza passiva, ovvero potenziare ulteriormente i sistemi di monitoraggio ed allarme in caso di anomalie.
I commissari dovranno chiedere lumi sulla intricata vicenda della rimozione dell’esperimento Lvg. Come spiegato da Previtali in una intervista in esclusiva ad Abruzzoweb, i Laboratori dopo una complessa progettazione, avevano assegnato la gara per l’allontanamento dell’esperimento Lvd, l’unico in essere che utilizza sostanze pericolose. Poi però tutto si è bloccato, con la revoca dell’appalto a gennaio, in quanto ci sarebbero problemi “diplomatici” e financo di “comunicazione”, a causa della guerra in Ucraina e della rottura delle rapporto oramai di ostilità tra l’Italia e Federazione Russa, che però è proprietaria di buona parte delle apparecchiature, “sottoposte a regime di deposito doganale con un ammontare di valore e di diritti superiore al milione di euro”.
“Lvd è un esperimento internazionale, in collaborazione con la Federazione russa, che non ci autorizza a smantellarlo, come è nostra volontà. Ci siamo rivolti al Ministero degli Esteri, per avere un nulla osta, una liberatoria. Ma ad oggi non abbiamo avuto risposte, e senza autorizzazione noi non possiamo procedere”, aveva detto Previtali e da allora non ci sono novità al riguardo.
Nella nota inviata da Mariani al presidente del Consiglio Lorenzo Sospiri, di Fi, per la richiesta autorizzazione indagine conoscitiva” si precisa che “la Commissione di Vigilanza ha dedicato
diverse sedute nei mesi scorsi all’approfondimento della complessa tematica relativa alla messa in
sicurezza del “Sistema Gran Sasso”. Tale sistema rappresenta un delicato equilibrio tra il vitale
sistema idrico, l’infrastruttura viaria che attraversa la montagna e le strutture di ricerca dei Laboratori del Gran Sasso, sotto la competenza dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare”
E Mariani “ha colto l’occasione per invitare anche Sospiri s a partecipare personalmente
a questa visita. La Sua presenza rappresenterebbe un segno importante di coinvolgimento dell’intera Assemblea regionale, a nome di tutti i cittadini abruzzesi”.
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