PESCARA – Con la stagione turistica alle porte, le acque balneabili abruzzesi, lungo i 126 chilometri di costa sono per 91 punti di monitoraggio risultati in classe “eccellente”, 11 “buona “, 5 “sufficiente” e solo 6 “scarsa”-
Il dato è stato fornito dall’Agenzia regionale per la tutela dell’ambiente (Arta) della Regione Abruzzo, di cui è direttore l’avvocato aquilano Maurizio Dionisio, ma solo al quotidiano Il Centro, e non a tutte le altre testate, con un comunicato stampa istituzionale, come dovrebbe essere dovere di una agenzia che tra i suoi compiti ha quello di tutelare la salute dei bagnanti, e dunque di rendere il più capillare possibile le informazioni di interesse pubblico, visto che le analisi riguardano le concentrazioni di escherichia coli ed enterococchi intestinali, indicatori di contaminazione fecale. E poco conta che i risultati delle analisi sono comunque inseriti mensilmente nel “Portale acque di balneazione” e sul sito web dell’Agenzia www.artaabruzzo.it, poco frequentati dai comuni cittadini.
Secondo quando si è appreso la decisione di privilegiare Il centro sarebbe stata presa dai vertici politici, e non dall’ufficio comunicazione.
Ha spiegato al Centro Dionisio, confermato a maggio scorso alla guida dell’Agenzia, per altri cinque anni: “il monitoraggio è particolarmente importante in vista della prossima stagione turistica, poiché promuove a pieni voti l’acqua e le spiagge abruzzesi in vista della stagione estiva. Nonostante il miglioramento costante del mare fatto registrare negli ultimi anni, si evidenziano, comunque, alcune criticità, soprattutto a ridosso delle foci dei fiumi e, spesso, in caso di forti piogge che possono compromettere i sistemi di gestione delle acque reflue”.
Ecco dunque come correttamente riferisce il Centro le criticità maggiori lungo la costa abruzzese: a Pescara il tratto della zona antistante via Leopardi, a Francavilla in corrispondenza con via Tosti e anche a 350 metri in direzione sud rispetto al fiume Alento, a Rocca San Giovanni nella zona antistante il km 484,6 della Strada statale 16.
Ci sono poi 3 tratti di costa vietati alla balneazione per tutta la stagione: a Ortona a 350 metri in direzione sud rispetto alla foce del Foro e a 200 metri in direzione sud dalla foce del fiume Arielli. A San Vito Chietino, a 100 metri in direzione nord rispetto alla foce del fiume Feltrino.
Infine i tratti di costa “sub iudice”: a Pescara, nell’area antistante via Leopardi, a Rocca San Giovanni, zona antistante il km 484,6 della Strada statale 16 e a Vasto, sul lungomare Cordella “Monumento alla Bagnante”.
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