SAN VINCENZO VALLE ROVETO – Una tragedia che ha sconvolto le comunità di San Vincenzo Valle Roveto e Balsorano (L’Aquila), dove vengono ricordati come “grandi e onesti lavoratori”.
Massimo ed Emanuele Nicoletti, 41 e 26 anni, hanno trovato la morte in un mattino come tanti, a bordo del loro Fiat Doblò, sulla ex superstrada del Liri, strada che percorrevano quella strada tutti i giorni per andare a lavorare a Sora, in provincia di Frosinone, nell’azienda edile di proprietà dello zio.
Una ferita profonda che ha portato i sindaci Carlo Rossi e Antonella Buffone a proclamare una giornata di lutto cittadino in occasione dei funerali. Le salme si trovano all’ospedale di Cassino e sono ancora a disposizione dell’autorità giudiziaria per ulteriori accertamenti.
Massimo ed Emanuele, lavoravano come operai specializzati nell’impresa di costruzioni di famiglia.
Carlo Rossi, sindaco di San Vincenzo Valle Roveto, ricorda i due fratelli con la voce rotta dall’emozione: “La loro è una famiglia molto riservata – ha detto al Centro -, Massimo ed Emanuele erano due bravi ragazzi, stimati da tutti per professionalità e serietà. Per loro la famiglia e il lavoro erano tutto. L’intera comunità è sconvolta per questa tragedia”.
Entrambi erano originari di San Giovanni Nuovo, piccola frazione del Comune di San Vincenzo Valle Roveto, ma si erano trasferiti da tempo nella vicina Balsorano.
Massimo, il fratello maggiore, viveva moglie Fabrizia e il figlioletto di tre anni. L’uomo lavorava da anni nell’azienda edile dello zio Loreto Nicoletti, insieme al cugino e al fratello Emanuele. La ditta ha sede a Sora ed è attiva soprattutto nel restauro delle chiese. Da qualche anno l’azienda aveva accolto anche Emanuele, di sedici anni più piccolo di Massimo. Il giovane era fidanzato con Francesca.
Massimo ed Emanuele lasciano i genitori Gino, operaio della Fiat in pensione, e Marisa e la sorella Antonella.
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