L’AQUILA – Lo sport abruzzese piange la scomparsa di Alfonso Prete, storico capitano dell’Aquila calcio, che si è spento a 89 anni.
Ieri alle 12 si sono tenuti i funerali a Castel di Sangro, luogo dove è stato sepolto.
Originario di Castel di Sangro, Prete viene ricordato per essere stato un modello da seguire sia dentro che fuori dal campo. Difensore carismatico dal fisico possente, Fofò, come veniva chiamato dagli amici e dai compagni di squadra, fu un punto di riferimento per la squadra del capoluogo.
Come ricorda Il Centro, crebbe nel settore giovanile dell’Oratoriana per poi esordire con L’Aquila appena diciottenne nella stagione 1950/1951 sotto la guida tecnica di Pietro Piselli, consacrandosi definitivamente in prima squadra durante le gestioni degli allenatori Walter Corsanini e Marino Bon. Nel 1954 in Venezuela, con la Shell di Caracas, giocò alcune partite della Coppa Libertadores. Rientrato in Italia, giocò anche con il Foggia e con il Giulianova, ma rimase fortemente legato all’Aquila, tant’è che dopo il pensionamento vi ritornò.Era nel capoluogo abruzzese quando la notte del 6 aprile del 2009 (giorno del suo settantasettesimo compleanno), fu costretto a mettersi in salvo assieme alla moglie Lea a causa delle scosse.
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