ADSU L’AQUILA: REINTEGRO SALVATORE, BORDATE PD, “NUOVO CAPITOLO LIBRO ORRORI, AZIENDA ALLO SBANDO”

22 Dicembre 2023 08:36

L'Aquila - Politica

L’AQUILA – “Oggi, un nuovo sconcertante capitolo si aggiunge al libro degli orrori scritto dalla destra regionale: l’Adsu non solo deve reintegrare Di Salvatore ma pagare le spese legali e risarcire l’avvocata per le retribuzioni non percepite dal momento della revoca dell’incarico ad oggi. L’ennesimo capolavoro della ex presidente Eliana Morgante che, intanto, ha abbandonato la nave che affonda per candidarsi alle Regionali.”.





Ad attaccare  a testa bassa l’Adsu, l’Azienda per il diritto agli studi universitari (Adsu) dell’Aquila è il Pd,  dopo la la sentenza del Tribunale dell’Aquila che reintegra l’ex direttore, l’avvocato e dirigente regionale Paola Di Salvatore, che aveva impugnato la revoca dall’incarico decisa dall’Adsu, d’intesa con la Regione Abruzzo. Il presidente facente funzioni del cda dell’Adsu, Antonio Pensa, ha comunicato ieri che “l’Azienda valuterà ogni necessaria azione utile ad opporsi al pronunciamento del giudice per difetti procedurali non condivisi dall’organo di indirizzo politico e, conseguentemente, a scongiurare il rischio di un ritorno dell’ex direttore”.

Scrive dunque il segretario cittadino Nello Avellani: “da mesi denunciamo lo stato disastroso in cui versa l’Adsu, l’azienda per il diritto allo studio universitario; d’altra parte, persino il revisore dei conti – nella sua relazione periodica – ha parlato di ‘attività amministrativa svolta in modo confusionario, non puntuale’ con omissioni e ‘violazioni di quanto previsto dalle norme’.





“Il vicepresidente Pensa che ha preso il posto della Morgante, costretto prima a lanciare ultimatum alla sua stessa maggioranza di destra in Regione per avere finalmente un direttore e ora ad annunciare opposizione al pronunciamento dei giudici, con un direttore da poco nominato dopo mesi di stasi con un altro da reintegrare, l’Adsu è oramai allo sbando, incapace di garantire alle studentesse e agli studenti il diritto al godimento delle borse di studio, il diritto ad avere una mensa a disposizione, il diritto al servizio di trasporto pubblico da e per il nuovo studentato, sciaguratamente dislocato a Cansatessa, lontano dal centro cittadino, privo di servizi e poco collegato”.

“Un danno enorme per l’Università dell’Aquila che, per responsabilità politiche precise, sta perdendo attrattività, non essendo garantiti, per il tramite dell’Adsu, servizi essenziali per studentesse e studenti; un danno enorme per la città che proprio sulla vocazione all’alta formazione aveva scommesso per il suo rilancio culturale, sociale ed economico.  Un fallimento della destra regionale, nel silenzio assordante del sindaco dell’Aquila e della sua Giunta, per nulla interessati, evidentemente, al destino dell’Università, delle studentesse e degli studenti che hanno scelto L’Aquila per la loro formazione”, conclude Avellani.

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