AGRICOLTURA ABRUZZO NELLA MORSA DELLA SICCITÀ. AMMINISTRATORI MARSICA A ROMA, VERSO STATO EMERGENZA

19 Giugno 2022 19:01

Regione - Politica

L’AQUILA  – Di fronte a una terra sempre più arsa, dopo una primavera che Coldiretti registra come la sesta più calda di sempre sul pianeta a livello climatico, il Po mai così in secca e le previsioni che annunciano ancora lunghe giornate senza piogge, le Regioni chiedono aiuto al governo invocando un intervento il più rapidamente possibile per fronteggiare l’emergenza.

Una riunione del governo per analizzare la situazione della siccità nelle diverse regioni e
valutare eventuali misure per far fronte all’emergenza, secondo quanto si apprende, si terrà in settimana, con l’Esecutivo che tiene sotto stretta osservazione il dossier siccità.

Alla riunione dovrebbero partecipare i ministri delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli – che proprio ieri aveva definito “inevitabile” dichiarare uno stato di crisi – e della Transizione ecologica Roberto Cingolani. Non è esclusa anche la presenza del capo del Dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio





La crisi idrica morde anche l’Abruzzo, e sarà ricevuta domani a Roma nella sede del Ministero del Sud una delegazione di sindaci ed amministratori della Marsica, polo agricolo di eccellenza in regione, in prima linea nella soluzione della emergenza idrica, in particolare per le coltivazioni della piana del Fucino dove si attende da 50 anni l’ammodernamento o una nuova rete irrigua.

Il confronto non sarà con il ministro, Mara Carfagna, ma con uno dei suoi consulenti politici, il 62enne Paolo Russo, deputato di Fi dal 1996. Gli amministratori, guidati dall’assessore comunale di Avezzano Loreta Ruscio, avevano incontrato informalmente nel comune marsicano di Cerchio (L’Aquila) lo scorso 6 giugno il ministro azzurro, in tour elettorale in Abruzzo per la tornata amministrativa.

Sul tavolo, domani, in particolare il tema dei fondi per il rifinanziamento della complessa rete irrigua del Fucino, un bacino di 7mila ettari che da solo produce oltre il 25% del Pil agricolo dell’Abruzzo con esportazioni in Italia e nel mondo. Inizialmente er a previsto un fondo di 50 milioni di euro nel Masterplan poi destinati ad altre finalità.

L’assessore Ruscio, portavoce dei sindaci, aveva consegnato a Carfagna, il ‘Patto per il Fucino’, un dossier dettagliato sullo stato attuale dell’irrigazione delle campagne fucensi siglato il 30 maggio scorso da 14 amministratori e dalle associazioni di categoria del primo settore, oltre ad una lettera di richiesta di un incontro a Roma, assieme alla nota inviata dai sindaci della Marsica alla Regione per “sensibilizzare i rappresentanti abruzzesi alla soluzione di questa problematica, non più procrastinabile”.





A tale proposito, nel giorno della visita in Abruzzo del ministro Carfagna, il vice presidente della Giunta regionale con delega all’Agricoltura, Emanuele Imprudente, al termine di un incontro con amministratori, associazioni ed operatori, ha comunicato che è stato messo a punto il cronoprogramma dei progetti definiti ed esecutivi, fase che si concluderà entro settembre per il definitivo, e che nell’incontro con il ministro Carfagna all’Aquila, è emerso che ci sono i fondi per il delicato ma importante intervento

La possibilità di una dichiarazione di uno stato d’emergenza a causa della siccità è sul tavolo della prossima riunione della Conferenza delle Regioni, prevista per mercoledì prossimo. Quanto anticipato ieri dal presidente da Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna, trova conferma anche in altri ambienti politici. Ma sull’eventuale iniziativa non ci sono ulteriori dettagli. Anche in Friuli Venezia Giulia, comunque, come in Emilia-Romagna, è in preparazione una dichiarazione di stato di emergenza locale, anzi, la settimana prossima il Governatore Massimiliano Fedriga dovrebbe emettere un decreto specifico sulla criticità idrica.

Il documento è in preparazione all’assessorato Ambiente e dovrebbe coinvolgere, ovviamente, i settori agricoltura, e poi gli usi civili, domestici dell’acqua, per cui si mirerà a costruire una cornice normativa all’interno della quale si dovranno assumere provvedimenti di contenimento dell’utilizzo dell’acqua. In anticipo sui tempi si è dimostrata l’agricoltura con il relativo assessore, affidato a Stefano Zannier, che ha già cominciato con i razionamenti, la settimana scorsa, nella provincia di Udine. Mentre non si registrano particolari problemi tra Gorizia e Trieste, nell’altra provincia, Pordenone, i razionamenti cominceranno domani.

L’agricoltura, insieme con alcuni settori della produzione industriale, è l’ambito che utilizza la maggior quantità di acqua. Il decreto di Fedriga, comunque, è presumibile che miri a inibire tutti gli utilizzi non necessari dell’acqua, come giardini, piccoli orti privati e i lavaggi delle auto. Saranno poi i gestori dei servizi idrici a decidere nello specifico i provvedimenti da assumere, a seconda della condizione in cui sono.

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