L’AQUILA – Saranno come le europee, un importante test per il governo del centrodestra di Giorgia Meloni, anche le elezioni amministrative, con i seggi aperti oggi alle ore 15 alle 23, e poi domenica dalle 7 alle 23, con lo spoglio previsto lunedì, dopo quello delle europee.
Le elezioni riguarderanno oltre 3.715 Comuni italiani, di cui 29 capoluoghi di provincia e 6 di regione. I fronti più caldi del voto naturalmente saranno:
E si voterà anche per la Regione Piemonte, con in corsa cinque candidati, Alberto Cirio presidente uscente e candidato per il centrodestra), Gianna Pentenero, candidata per il centrosinistra, Sarah Disabato del Movimento 5 Stelle, Alberto Costanzo di Libertà, Federica Frediani per Piemonte Popolare.
Per le comunali occhi puntati innanzitutto sui sei capoluoghi di regione.
BARI
A Bari sono cinque i candidati sindaci e 26 liste presentate, per il successore del sindaco del Pd Antonio De Caro, e in campo troviamo Michele Laforgia., sostenuto da M5S, Sinistra, Partito Comunista, Socialisti, + Europa e una civica), Vito Leccese, supportato da Partito Democratico, Europa Verde e altre 5 civiche, Fabio Romito candidato del centrodestra con Fdi, Fi, Noi Moderati, Udc-Prima l’Italia, Liberali-Nuovo Psi, più altre 5 civiche, Sabino Mangano rappresentato dalla lista Oltre, Michele Sciacovelli con due liste civiche.
FIRENZE
A Firenze il dem Dario Nardella, è pronto a volare a Strasburgo, e nella città “rossa” il centrodestra candida l’ex direttore degli Uffizi, Eike Schmidt, e punta al colpaccio sperando di riuscire a sfruttare a suo favore le divisioni nel campo del centrosinistra, che vede le candidature opposte di Sara Furnaro, assessore all’Educazione della giunta Nardella, sostenuta da Sinistra Italiana, Partito Democratico, +Europa, Azione, Europa Verde, Movimento Laburista, Volt e Movimento Centro, e della renziana Stefania Saccardi, che ha scelto di correre in solitaria perché non ha condiviso la decisione del Partito Democratico di non convocare le primarie per la scelta del candidato a Palazzo Vecchio.
C’è poi Cecilia Del Re, campionessa di preferenze alle ultime amministrative nella lista del Pd, già stata assessora all’Urbanistica della giunta Nardella prima che il sindaco uscente, il 15 marzo del 2023, le ritirasse le deleghe perché “venuto meno il rapporto di fiducia”. Corre con la lista Firenze Democratica.
In corsa poi Lorenzo Masi, candidato del Movimento 5 Stelle, e comunque l’apparentamento al ballottaggio con Funaro è dato quasi per scontato, Dmitrij Palagi, candidato della sinistra radicale. Laureato in filosofia, arriva in consiglio comunale nel 2019 con la lista Firenze Città Aperta. A sostenere la sua candidatura a primo cittadino Rifondazione comunista, Possibile e Potere al Popolo, Andrea Asciuti, napoletano, è il candidato del Movimento Indipendenza dell’ex sindaco di Roma, Gianni Alemanno e del Popolo della Famiglia.
Oltre ai candidati sostenuto dai partiti nazionali, nel capoluogo toscano sono in campo anche tre esponenti civici: Alessandro De Giuli (Firenze Rinasce), Francesco Zini (Firenze Cambia) e Francesca Marrazza (Ribella Firenze).
PERUGIA
A Perugia sono cinque i candidati contendersi l’entrata a Palazzo dei Priori per succedere ad Andrea Romizi, il forzista che ha governato la città negli ultimi 10 anni. Le due principali contendenti sono la meloniana Margherita Scoccia e la civica Vittoria Ferdinandi, appoggiata da centrosinistra e 5 stelle. Gli altri nomi sono quelli dell’ex socialista Massimo Monni, che si muove da tempo nell’area del centrodestra, del comunista Leonardo Caponi e dell’outsider Davide Baiocco, ex calciatore che ha militato nel Perugia e in squadre più blasonate come la Juventus.
CAGLIARI
A Cagliari il centrodestra con il sindaco Paolo Truzzu, di Fratelli d’Italia, cerca la rivincita dopo essere stato sconfitto alle Regionali, contro la candidata del PD e del Movimento 5 Stelle Alessandra Todde.
Per il centrodestra correrà Alessandra Zedda, ex presidente della Giunta regionale sarda ed ex assessora, un tempo in Forza Italia e poi confluita nella Lega. Sette le liste a sostenerla: FdI, Lega, Fi, Riformatori sardi, Sardegna al centro 20Venti (con candidati Udc e di espressione del sardista autosospeso Gianni Chessa) e Alleanza Sardegna.
A sfidarla torna in campo Massimo Zedda, già ex sindaco del capoluogo sardo dal 2011 al 2019, su cui punta il Centrosinistra allargato. La coalizione a suo sostegno – la stessa che ha portato Alessandra Todde sullo scranno più alto in Regione – è composta da 10 liste. A quella dei Progressisti, partito di cui è leader, si aggiungono Pd, MoVimento Cinque Stelle, Avs, Orizzonte comune, Sinistra futura, Cagliari Europea (Fortza Paris, Psi e Pri), gli indipendentisti di A Innantis e le civiche Cagliari Avanti e Cagliari che vorrei.
I tre candidati indipendenti sono appoggiati ciascuno soltanto da un’unica lista di riferimento. Giuseppe Farris (Movimento CiviCA 2024), di professione avvocato, è stato assessore al Personale nella giunta Floris e consigliere comunale in quota Forza Italia con l’avversario di adesso Massimo Zedda.
L’ex deputata pentastellata Emanuela Corda corre per Alternativa, di cui è presidente nazionale, mentre Claudia Ortu – ricercatrice universitaria di linguistica inglese all’Università di Cagliari e giornalista pubblicista – è con Potere al Popolo e Pci. Due anni fa si era candidata alle politiche con Unione popolare nel collegio uninominale.
CAMPOBASSO
Nel capoluogo del Molise non si ricandida la prima cittadina uscente, Paola Felice del Movimento 5 Stelle, entrata in carica nel 2023 per sostituire il neo eletto consigliere regionale Roberto Gravina.
Ci sarà invece Marialuisa Forte, insegnante e dirigente scolastica, ha il sostegno delle liste Movimento 5 stelle, Partito democratico e Alleanza Verdi-Sinistra
Per il centrodestra a sfidarla c’è avvocato ed ex assessore al Bilancio Aldo De Benedittis sostenuto da sei liste: Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, Popolari per l’Italia, Noi moderati e Udc.
Ha invece l’appoggio di tre liste civiche l’avvocato Pino Ruta: Costruire democrazia, Unica terra Molise e Confederazione civica.
POTENZA
Nel capoluogo della regione Basilicata, dopo la rinuncia del sindaco uscente Mario Guarente, il centrodestra “allargato” ad Azione e Italia Viva candida Francesco Fanelli, leghista, è stato vicepresidente della giunta regionale della Basilicata. È sostenuto da Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega, Noi Moderati, Potenza civica-Fanelli sindaco, Insieme per Potenza-Amiamo Potenza, Orgoglio lucano e può contare sull’appoggio degli esponenti locali di Azione e Italia Viva.
Il principale sfidante è Vincenzo Telesca, del Partito Democratico, ma a causa di una spaccatura del partito cittadino, il simbolo dem non comparirà sulla scheda elettorale. È quindi sostenuto da Uniamoci per Potenza-Telesca sindaco, La Potenza dei Cittadini-Potenza democratica, Insieme per Potenza, Basilicata Casa Comune, Potenza prima.
Pierluigi Smaldone, consigliere comunale uscente, è l’uomo su cui punta il Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte. Oltre ai pentastellati, è sostenuto anche dalle liste Potenza Ritorna e Città nuova.
Francesco Giuzio, consigliere comunale uscente, è appoggiato dalla lista Basilicata Possibile.
Maria Grazia Marino, unica donna candidata, è sostenuta da Forza del Popolo.
I CAPOLUOGHI DI PROVINCIA AL VOTO
Inoltre, tra i capoluoghi di provincia che spostano anche un certo interesse di livello nazionale ci sono:
Ascoli Piceno;
Avellino;
Bergamo;
Biella;
Caltanissetta;
Cesena;
Cremona;
Ferrara;
Forlì;
Lecce;
Livorno;
Modena;
Pavia;
Pesaro;
Pescara;
Prato;
Reggio Emilia;
Rovigo;
Sassari;
Urbino;
Verbania;
Vercelli;
Vibo Valentia.
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