ALBERGHIERO DE CECCO: LA REPLICA A CGIL SU CASO “CONDOTTA ANTISINDACALE”

26 Aprile 2024 14:01

Pescara - Cronaca

PESCARA – “E’ di tutta evidenza come l’ultima nota diffusa dalla Flc Cgil circa una sentenza del Tribunale per presunte condotte antisindacali all’interno dell’Istituto Alberghiero Ipssar ‘De Cecco’ di Pescara si configuri come l’ennesimo grave, inaccettabile e vergognoso attacco nei confronti di una Istituzione scolastica e non contro una persona. Per correttezza di informazione la Cgil avrebbe dovuto dire che quelle stesse materie oggetto di ricorso in Tribunale sono state, al tempo stesso, oggetto di una richiesta di procedimento disciplinare inoltrato all’Ufficio scolastico regionale contro la dirigenza scolastica”.

Tiene a sottolinearlo l’Istituto Alberghiero ‘De Cecco’ in replica al sindacato Flc Cgil, per voce della  dirigente scolastica Alessandra Di Pietro .

LA NOTA COMPLETA

E lo scorso 11 aprile l’Ufficio Procedimenti Disciplinare dell’Ufficio Scolastico Regionale ha disposto l’archiviazione del procedimento stabilendo che la mia condotta ‘non si configura come violazione delle norme disciplinari’.





A questo punto è evidente che la scuola dovrà valutare come difendere il proprio nome, la propria immagine e la propria dignità contro attacchi politicamente strumentali da parte di un sindacato che si lancia in iniziative che nulla hanno a che vedere con la presunta difesa dei lavoratori”

“Ci corre l’obbligo e il dovere di sottolineare come da mesi ci sia una totale e ingiustificata incomunicabilità con la Flc Cgil che non ha altri interessi che colpire la dirigenza scolastica con azioni avventate e amministrativamente infondate – ha sottolineato la dirigente Di Pietro -. Il ricorso in Tribunale, così come la successiva richiesta di procedimento disciplinare, riguardavano due contestazioni specifiche: nel primo caso la presunta mancata trasmissione alle organizzazioni sindacali dell’informazione preventiva per l’anno scolastico 2023-2024.

In realtà l’Ufficio Scolastico regionale ha verificato la trasmissione dell’informazione preventiva il 7 settembre  2023 e, considerando quanto previsto dall’articolo 5 del CCNL Istruzione e Ricerca per il periodo 2019-2021, il quale stabilisce che nelle Istituzioni scolastiche ed educative l’informazione è data dal dirigente scolastico comunque non oltre il 10 settembre di ciascun anno, lo stesso Ufficio ha sancito che ‘considerato che le parti sociali hanno ritenuto di dover intervenire per specificare un termine al fine di discernere la congruità dei tempi rispetto alle operazioni propedeutiche all’avvio dell’anno scolastico, il comportamento della dirigente risulta conforme alla norma vigente’.

La seconda contestazione era inerente alla presunta modifica del piano annuale delle attività per l’anno scolastico 2022/2023, e l’Ufficio Scolastico Regionale ha appurato che tale modifica ha riguardato in realtà solamente l’anticipazione di qualche giorno di alcuni consigli di classe programmati nella prima settimana di maggio (dal 2 maggio) all’ultima settimana di aprile, a fronte di esigenze organizzative rappresentate alla stessa dirigente dai docenti incaricati delle funzioni strumentali. Peraltro, lo stesso Piano attività dell’anno scolastico 2022/23 deliberato dal collegio dei docenti a settembre prevedeva espressamente che “Il Calendario potrà subire eventuali modifiche in corso d’anno per esigenze didattiche e organizzative non previste. Le eventuali variazioni verranno comunicate con congruo anticipo”.

Per tale ragione l’Ufficio Scolastico Regionale ha ritenuto ‘di non dover procedere per il punto in questione’, archiviando l’intero procedimento. Ovviamente la Flc Cgil – ha proseguito la dirigente Di Pietro – ha ritenuto opportuno e comodo parzializzare la propria informazione all’opinione pubblica, con grave nocumento e danno nei confronti dell’Istituto Alberghiero che è simbolo della ‘buona scuola’.





Tant’è che la Flc Cgil per sua stessa ammissione è l’unico sindacato ad attaccare in maniera strumentale una sola scuola della città. Nelle prossime ore sottoporrò evidentemente il caso agli Organismi interni della scuola per verificare la necessità, ormai non più procrastinabile, di adottare misure di difesa dell’Istituto e del suo nome contro tali iniziative”.

 

 

 

 

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