TERAMO – “La sede operativa di Teramo dell’Ente regionale per il servizio idrico (Ersi) è a rischio chiusura”. A lanciare l’allarme è il consigliere regionale del Pd Dino Pepe che afferma: “con una delibera di giunta regionale, la maggioranza di centrodestra, ha attuato una riforma dello statuto dell’Ersi che di fatto cancella la sede operativa di Teramo. Il nuovo testo prevede ora solo una eventuale ipotesi riguardo la sua apertura. Tutto questo non è più accettabile, in cinque anni di centrodestra in Regione non abbiamo traccia di un investimento o dell’apertura di un nuovo ufficio nella nostra provincia. Nel 2016, con la nostra giunta di centrosinistra, proprio con l’intento di offrire maggiori servizi ai cittadini e una migliore articolazione degli uffici regionali su territorio, avviammo, per diversi di loro, un percorso virtuoso di aperture di sedi e sportelli territoriali proprio per rispondere alle esigenze di cittadini ed imprese”.
“Nello specifico dell’Ersi, addirittura, istituimmo espressamente le sedi operative nei comuni di Pescara, L’Aquila, Lanciano e, ovviamente Teramo. Ora, con un tratto di penna, nella seduta di giunta dello scorso 28 dicembre, sono state cancellate tutte le realtà territoriali con la sola previsione della sede legale nella città dell’Aquila. È evidente che questo ha molteplici fattori negativi per Teramo, sia sotto il profilo occupazionale sia in termini di attrattività e di ricchezza territoriale”.
“Dispiace sottolineare” rimarca Pepe “che, l’assessore Quaresimale, presente alla seduta di giunta, non ha impedito questa modifica e, nessuno dei consiglieri regionali teramani, ha posto l’accento, contrastando, questo continuo declassamento di Teramo perdendo ancora una volta l’occasione per dimostrare un fattivo interessamento per il territorio e una autonomia decisionale rispetto alle logiche di partito. In questa ottica” ha concluso Pepe “rivolgo un appello agli attuali consiglieri e gli aspirati tali dello schieramento di centrodestra affinché la previsione di sopprimere la sede operativa di Teramo venga stralciata dal nuovo statuto dell’Ersi. Questo ennesimo taglio va scongiurato”.
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