ALTRI DUE MORTI SULLA STRADA STATALE TRIGNINA, RADDOPPIO E MESSA IN SICUREZZA ATTESI DA DECENNI

A PERDERE LA VITA LA PICCOLA AMALIA MEO, DI SOLI 10 MESI, E IL RISTORATORE DI SCHIAVI D'ABRUZZO ALESSIO AMICONE

30 Ottobre 2023 08:46

Chieti - Cronaca

CHIETI – Fresagrandinaria e Schiavi d’Abruzzo, come tutto l’Abruzzo, sconvolti per l’ennesima tragedia, a seguito di un incidente, lungo la strada statale della Fondo Valle Trigno in provincia di Chieti, al confine con il Molise, di cui da anni si chiede il raddoppio e la messa in sicurezza.

Ieri  alle 13 a perdere la vita, a seguito di uno violento scontro tra una Mercedes classe A un l’Audi Q2, è stata una bambina di appena 10 mesi, seduta nel suo seggiolino, Amalia Meo, e Alessio Amicone, 42 anni, noto ristoratore di Schiavi di Abruzzo, che era alla guida della Mercedes.

Amalia tornava dal mare con la sua famiglia, di Fresagrandinaria, a bordo dell’Audi. A salvarsi i genitori della neonata, Anica Lucia Talia, docente di lingue di 35 anni, originaria della Germania, il marito Marco Meo, dipendente di un’azienda petrolifera di 41 anni,  e il loro altro figlio Manuel Meo, di soli 4 anni.





La madre Anica è ricoverata all’ospedale di Vasto,  Manuel nel reparto di Neurochirurgia del Santo Spirito di Pescara, il padre Marco nel policlinico Santissima Annunziata di Chieti.

Sul posto sono subito arrivati i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile, i vigili del fuoco, gli operatori del 118 con le ambulanze di Vasto, Gissi e San Salvo e con l’elicottero partito dall’Aquila. la strada è rimasta interdetta al traffico per ore.

La piccola Amalia è morta sul colpo, il padre, che ha sfondato con la testa il parabrezza, era cosciente all’arrivo dei primi soccorsi, e urlava disperato assieme ad Anica, anche lei ferita, il dolore per la morte della figlia.

L’altra vittima, Alessio Amicone, nove mesi fa, con una chiamata al 118, salvò il padre e il fratello che erano rimasti intossicati dal monossido di carbonio.

L’ennesima tragedia riporta alla ribalta la richiesta della messa in sicurezza della Statale 650 Trignina.





Un tratto di strada maledetto: a giugno dopo uno scontro frontale è morto Stefano Colaneri, trentenne di Frosolone, a fine agosto l’82enne di Montemitro, Mario Ricci, a seguito dell’ennesimo incidente. Ancor prima a perdere la vita in uno scontro frontale, tra una Fiat Panda e una Audi A6 Avant, l’attrice Paola Cerimele, 48 anni, di Agnone in Molise.

Da anni i sindaci chiedono il raddoppio della Trignina, che per 78 chilometri collega Abruzzo e Molise da San Salvo Marina a Isernia, da cui si può proseguire per Napoli. Dal confronto con il ministero ad aprile è emerso che il raddoppio sarà possibile solo per metà del tracciato, i 40 chilometri da San Salvo a Trivento. Il tratto più interno, dove si susseguono ponti e gallerie, rimarrà uguale. L’Anas ha previsto già interventi di manutenzione e messa in sicurezza per 100 milioni.

Sulla questione è stato interpellato anche il governo Meloni ed è stata presentata un’interrogazione per conoscere quali azioni il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti intenda intraprendere al fine di poter iniziare a programmare il raddoppio della strada statale

 

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