ANAC TIRA DRITTO, “PICCININI NON PUO’ GUIDARE GSA”. OPPOSIZIONI: “OMBRE SU AZIONE SOCIETA”

6 Novembre 2022 08:51

L'Aquila - Cronaca

L’AQUILA – L’Autorità anticorruzione Anac tira dritto e conferma per la seconda volta l’inconferibilità di Alessandro Piccinini come presidente della Gran Sasso Acqua, la società pubblica del ciclo idrico integrato.

“La questione è stata sottoposta al consiglio dell’Autorità, il quale, nella seduta del 12 ottobre 2022, ha preso atto di quanto comunicato e ha deliberato di confermare quanto statuito nella delibera 157/2022. Si chiede, quindi, al Responsabile Rpct della società Gran Sasso Acqua di notiziare circa gli esiti della procedura di competenza che si vorrà attivare alla luce della predetta disposizione”: ha scritto nei giorni scorsi l’Anac, come riporta Il Centro, di fatto rispedendo al mittente la nota del Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza della Gsa, il quale invece aveva archiviato l’istruttoria interna “ritenendo che l’incarico in provenienza di liquidatore della società Euroservizi SpA, non sarebbe idoneo a determinare tale inconferibilità in quanto non assimilabile a quelli di ‘presidente o amministratore delegato'”.





L’Autorità ha motivato il provvedimento con il fatto che Piccinini, nominato il 16 luglio del 2020 alla guida della Gran Sasso Acqua, dopo aver abbandonato la politica e la poltrona di assessore comunale nelle fila della maggioranza di centrodestra, era anche commissario liquidatore di Euroservizi, società a totale capitale pubblico detenuto dalla Provincia dell’Aquila, ruolo ricoperto dal 31 luglio 2019 al 21 aprile 2021.

Nei mesi scorsi, dopo la delibera Anac numero 157 del 30 marzo, Piccinini aveva già dichiarato: “Ci saranno ora provvedimenti che dovranno essere adottati dai competenti organismi, il parere dell’Anac non dispone in alcun modo la decadenza, al contrario, in precedenti casi analoghi, il parere dell’Autorità non ha trovato alcun fondamento. Stiano dunque sereni quanti pensano che possa farmi da parte, sono certo delle mie ragioni e andrò dritto per la mia strada”.

Piccinini, nominato dall’assemblea dei sindaci, è stato fortemente voluto dal primo cittadino dell’Aquila Pierluigi Biondi. 

Tornano così a farsi sentire le opposizioni in Consiglio comunale di L’Aquila Nuova, Il Passo Possibile, L’Aquila Coraggiosa e Partito Democratico: “L’ulteriore pronunciamento dell’Anac preoccupa perché getta ancora più ombre sull’azione politica della società GSA”, scrivono in una nota.





“È d’obbligo riportare nuovamente la discussione all’interno di un’urgente Commissione di Vigilanza e Controllo in cui cercheremo di chiedere certezze al responsabile RPCT di GSA e in cui cercheremo di fornire risposte alla cittadinanza. Nulla contro il presidente avv. Alessandro Piccinini ma abbiamo il dovere come amministratori di dare certezza alle procedure che si mettono in campo”.

“L’Anac conferma che l’incarico a Piccinini non poteva essere dato. Si conferma nuovamente il difficile rapporto dell’amministrazione Biondi con l’autorità nazionale anticorruzione e con le normali procedure amministrative. Già da aprile scorso infatti – ricordano – all’interno della V commissione di vigilanza e controllo cercammo di dimostrare come serviva una decisione chiara, certa e trasparente, dando contezza a quanto emerso nella delibera n 157/2022 dell’Anac con la consequenzialità degli atti da adottare”.

“Purtroppo continua a permanere enorme preoccupazione sul prosieguo delle attività della Gran Sasso acqua, ancor di più dopo la conferenza dei capigruppo di qualche giorno fa. Il secondo stralcio dei sottoservizi è per il nostro territorio un’assoluta urgenza da risolvere senza sbavature e senza ulteriore perdita di tempo per gli atti opportuni. Ricordiamo infatti, ancora una volta, come l’incoferibilita può mettere a repentaglio tanto le decisioni da prendere in seno alla Gran Sasso acqua sugli investimenti del secondo stralcio dei sottoservizi per un importo pari ad euro 42.460.000, quanto la tutela dei cittadini che da questa delibera rischiano di essere i più colpiti: più il tempo passa e più si espongono le azioni amministrative della partecipata Gran Sasso acqua, che svolge un servizio essenziale per la comunità, a potenziali ricorsi”, concludono.

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