APICOLTURA: APRE UN’OASI NELL’AMBITO DI UN PROGETTO CONDIVISO DA DUE OPERATORI DI CIVITELLA ROVETO

12 Aprile 2024 12:57

L'Aquila - Enogastronomia

CIVITELLA ROVETO –  Nuove famiglie di api, nuove arnie che entrano in un progetto già avviato da giovani appassionati apicoltori che da anni continuano a investire in sostenibilità, ambiente e biodiversità. Apre le porte al pubblico, in una giornata di festa da condividere anche con i bambini, l’Oasi Apistica di Civitella Roveto Apis Regis, dove sono arrivate nuove famiglie di api, con nuove arnie, grazie all’adesione di due apicoltori rovetani, a un innovativo e esclusivo progetto targato Bee IT.





Dopo l’apertura a Milano, Besana Brianza, Fara Gera D’Adda (Bg), Padova, Soncino (Cr), Udine, Manduria (Salento), Reggio Calabria, Genova e Desenzano del Garda, l’oasi abruzzese che nasce a Civitella Roveto, in provincia dell’Aquila, sarà la prima di tutto il Centro Italia.

A sposare il progetto dell’Oasi Apistica nella Valle Roveto sono gli apicoltori Jacopo e Mirko Di Paolo, titolari di Di Paolo Agripet, rivenditore ufficiale della linea di cosmetici sostenibili Bee It e Raffaele Allegritti, ideatore e realizzatore dell’Oasi Apis Regis. L’Oasi Apis Regis, nata per promuovere “un’apicoltura consapevole anche a favo naturale” si trova a Civitella Roveto, in località Piana San Benedetto (700 metri s.l.m.), a metà strada tra le frazioni di Peschiera e Meta di Civitella Roveto. È lontana da impianti industriali o agricolture intensive, lontana da agglomerati urbani e vie trafficate, è circondata da boschi con una buona varietà di fioriture e gode di acqua potabile controllata. L’evento di inaugurazione è in agenda per giovedì 25 aprile alle 10. Alla fine sarà offerto un aperitivo.





“L’apiario si trova immerso nel bosco misto mesofilo”, commenta l’apicoltore Allegritti, realizzatore dell’Oasi Apis Regis, “la cui varietà vegetale garantisce alle api quanto di cui hanno bisogno, sia per la raccolta del polline che della propoli, faggi, querce, nocciole, pioppi, rosa canina, edera e rovo. La presenza di erbe spontanee officinali come malva, la borragine e l’iperico, oltre ad integrare l’alimentazione delle api, sono anche la testimonianza della qualità ambientale in cui le arnie sono immerse. Tuttavia, per accrescere il potere nettarifero e la biodiversità della zona, sono stati create delle coltivazioni su terrazzamenti a muri a secco con impianti di alberi e piante mellifere. L’Oasi Apis Regis”, conclude Allegritti, “comprende anche un orto sinergico e uno stagno. È un piccolo prezioso regno di biodiversità. Avremo modo il 25 di mostrare ai partecipanti quanto realizzato in questi anni, per continuare a diffondere quella che per noi è diventata una vera e propria missione”.

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