APPASSIONATO DI MANOPPELLO REALIZZA RICERCHE GENEALOGICHE. MOLTE RICHIESTE DA EMIGRATI

15 Gennaio 2024 13:52

Pescara - Cultura

MANOPPELLO- Va negli uffici anagrafe, consulta i registri parrocchiali, fa ricerche online e ricostruisce gli alberi genealogici su commissione: è il mestiere del genealogista, che per l’abruzzese Davide Castellucci oltre che una passione è diventato un nuovo impegno, viste le crescenti richieste di discendenti di emigrati italiani in tutto il mondo di rintracciare i fili della propria genealogia.





Dal lancio circa sei mesi fa del sito internet www.abruzzoancestors.com, Castellucci sta ricevendo numerose richieste soprattutto da statunitensi in pensione, i quali, il più delle volte, hanno pochissimi riferimenti di nomi familiari e di città o paesini di provenienza.

“È un lavoro che impegna tantissime ore, ma che unisce le mie passioni per l’emigrazione e la riscoperta delle origini, e per la ricostruzione genealogica”, ha spiegato Castellucci, che proviene da una famiglia di emigrati in America poi tornati a Manoppello (Pescara), dove lui tutt’ora vive ed è presidente dell’associazione “Marcinelle. Per non dimenticare”, che aggrega familiari delle vittime dell’esplosione nella miniera di carbone del Bois du Crazier nel 1956, delle cui 262 vittime 60 erano lavoratori abruzzesi, 23 dei quali provenivano da Manoppello, per questo considerata “Città Martire”.





“Un lavoro, quello del genealogista, che richiede pazienza e accortezza. In alcuni momenti è scoraggiante, ma basta sapere che ci sono mille vie per fare queste ricerche, e che non c’è un metodo preciso”. Ricerche che il più delle volte non sono complete ricorrendo solamente alla consultazione dei registri in rete, ma che necessitano di recarsi di persona nei municipi di minuscoli paesi i cui uffici anagrafe sono aperti solo poche ore a settimana.

“Per il territorio aquilano infatti – ha aggiunto – i registri on line purtroppo non ci sono dal 1865 in poi, a differenza delle altre province abruzzesi di cui si trovano in rete fino al 1930. Per cui, quando capitano richieste di discendenti di migranti dell’aquilano (e sono la maggior parte) bisogna andare sui registri anagrafici parrocchiali”. “Ho sempre avuto questa passione – ha sottolineato – ma da quando ho aperto il gruppo Facebook ‘Manoppello Genealogy’ mi sono arrivate talmente tante richieste che la cosa ha iniziato a richiedere tanto tempo e ordine che alla fine ho deciso di aprire un sito, insieme ad una collaboratrice, che in realtà mi porta a fare ricerche in tutt’Italia, non solo in Abruzzo.

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