ARAP: SETTIMANA DECISIVA, OGGI VERTICE E POI COMMISSIONE, MAGNACCA NON PARLA, POLEMICHE BIPARTISAN

PRESIDENTE MARSILIO CONVOCA RIUNIONE CON PARTITI DI MAGGIORANZA DIVISI SUL PROGETTO DI LEGGE CHE PREVEDE NASCITA NUOVO ENTE REGIONALE PER LE ATTIVITA' PRODUTTIVE CON FUSIONE DELL'INDEBITATISSIMO CONSORZIO INDUSTRIALE DI CHIETI E PESCARA. ASSESSORE REGIONALE FAUTORE DELLA RIVOLUZIONE SOTTO ACCUSA

17 Marzo 2025 08:55

Regione - Politica

L’AQUILA – Settimana decisiva per le sorti di Arap, l’Agenzia regionale unica attività produttive, per la quale è iniziato l’iter nelle commissioni consiliari del progetto di legge che dovrebbe portare alla nascita di un nuovo ente, l’Aruap, con la fusione con il consorzio industriale dell’area Pescara Chieti, che ha però oltre 17 milioni di euro di debiti.

Oggi è in programma  una riunione di maggioranza voluta dal presidente  Marsilio, di Marco Marsilio, di Fratelli d’Italia, su una riforma contestata non solo dalle opposizioni di centrosinistra e M5s, ma anche questo il problema,  anche in seno alla maggioranza di centrodestra, per il rischio che il nuovo ente, commissariato a dicembre con un blitz della giunta di Marco Marsilio, di Fratelli d’Italia,  affondi sotto il peso del pesante passivo imbarcato, con la vecchia Arap, che pure in questi anni è cresciuta, trasformata in una bad company.  E per le nomine del futuro cda che saranno in capo all giunta, e non più al Consiglio regionale.





La fautrice della riforma, contestata anche dentro Fdi e Forza Italia, l’assessore regionale alle attività produttive, Tiziana Magnacca, di Fratelli d’Italia, non risponde al telefono di Abruzzoweb che avrebbe voluto fare il punto sulla riforma di cui è stata la prima fautrice, oggi è in programma  una riunione di maggioranza voluta dal presidente  Marsilio.

Per contattare Magnacca, ex sindaco di San Salvo, eletta a marzo 2024 con ben 9600 preferenze, nel collegio di Chieti, Abruzzoweb ha telefonato anche al giornalista Pino Cavuoti, il suo suo capo segreteria, il quale non ha chiuso la porta ad una intervista, dicendo che avrebbe fatto sapere.

E ancora, giovedì è in programma una nuova riunione della terza commissione Agricoltura, Sviluppo economico e Attività produttive, presieduta da Nicola Campitelli di Fdi. Dopo l’audizione dello stesso assessore Magnacca e del direttore del dipartimento Lavoro e Attività produttive, suo fedelissimo, Germano De Santis e del direttore generale della stessa Arap, Antonio Morgante, nella nuova seduta ci saranno tutti i vertici del nuovo ente commissariato, nominati dalla giunta, dato il benservito al presidente Arap Giuseppe Savini, nominato nella precedente legislatura in quota Forza Italia e all’intero cda: il commissario straordinario l’avvocato Mario Battaglia, responsabile dell’Ufficio Affari legali Agricoltura e Sviluppo economico, il commissario del Consorzio per lo sviluppo industriale dell’area Chieti-Pescara, Loretta Franciotti, responsabile dell’Ufficio programmazione flussi finanziari e sviluppo del sistema imprenditoriale.  I tre subcommissari Adriano Marzola, funzionario dell’Ufficio Competitività del dipartimento Lavoro e Attività Produttive, fedelissimo di Magnacca, dunque in quota Fdi, il manager aquilano Roberto Romanelli, direttore del Tecnopolo d’Abruzzo, in quota Forza Italia, e il manager pescarese Daniela Sulpizio, in quota Lega, candidata alle regionali del marzo 2024, in ticket con Vincenzo D’Incecco, capogruppo in consiglio della Lega, e segretario regionale.

Sul tavolo  il disegno di legge messo in  allegato al commissariamento scattato con u blitz in giunta da parte di Marsilio e Magnacca il 10 ottobre. Testo però  poi notevolmente rimaneggiato, allorché è passato in mano all’assessorato alle Attività produttive di Magnacca e al dipartimento di De Santis.  E come già riferito da questa testata, è in questa fase sono stati aggiunti elementi che ora danno adito a polemiche, e che hanno irritato lo stesso Marsilio.





Il punto interrogativo di fondo è comunque rappresentato dalla fusione con il consorzio industriale con la creazione di una “good company”, l’Aruap nuova di zecca, e di una “bad company”, la vecchia Arap, su cui scaricare tutti i debiti del consorzio più quelli dell’ente.  Operazioni, ha insistito in particolare l’opposizione con il capogruppo Pd, Silvio Paolucci, di dubbia legittimità tanto da minacciare un esposto alla Corte dei conti, in quanto dovrebbe essere la nuova società “emergente”, l’Aruap, a farsi carico sia dei debiti che dei crediti.

Da chiarire poi le nuove competenze che vorrebbero essere assegnate all’Aruap e c’è poi la questione delle nomine: prima il cda dell’Arap eradi competenza del consiglio regionale, anche dopo il commissariamento diventeranno di competenza della Giunta, aspetto su cui sta dando battaglia in particolare il capogruppo di Forza Italia Emiliano Di Matteo.

In tal senso va ricordato che quando il 10 ottobre il commissariamento dell’Arap è arrivata a sorpresa in Giunta, non votare e alzarsi dal tavolo in chiaro segno di dissenso sono stati gli assessori Roberto Santangelo, di Forza Italia e dal vice presidente con delega all’Agricoltura, Emanuele Imprudente, della Lega.

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