ARRESTO PALESTINESE: ISTANZA A CORTE APPELLO AQUILANA, “SUBITO LIBERO, IN ISRAELE RISCHIA TORTURA”

28 Febbraio 2024 11:34

- Cronaca





L’AQUILA – I legali di Anan Yaeesh, il 37enne palestinese originario di Tulkarem, in Cisgiordania, che il 29 gennaio scorso è stato arrestato all’Aquila, a seguito di una richiesta di estradizione avanzata dalle autorità israeliane, hanno depositato una istanza alla Corte d’Appello del capoluogo abruzzese per chiedere la revoca della misura cautelare.





In particolare gli avvocati Flavio Rossi Albertini e Stefania Calvanese nell’atto di 27 pagine ricostruiscono la vicenda dell’uomo, attualmente detenuto a Terni e accusato dalle autorità israeliane di avere finanziato un gruppo armato del campo profughi di Tulkarem (gruppo chiamato Tulkarem Brigade) affermano che in caso di estradizione c’è il “rischio concreto ed effettivo che Yaeessh, che vive e lavora all’Aquila dal 2017, venga sottoposto a trattamenti inumani e degradanti” compresa “la tortura”. Un rischio, si legge nell’istanza, “documentato sulla scorta di report di organizzazioni non governative ritenute affidabili sul piano internazionale, nonché dal Rapporto delle Nazioni Unite redatto dalla Relatrice Speciale sulla situazione diritti umani nel territorio palestinese” e “espressamente riconosciuto dalla Commissione Territoriale per il Riconoscimento della Protezione Internazionale di Foggia la quale ha ritenuto sussistenti i presupposti per la concessione della protezione speciale sulla base del rischio di sottoposizione a trattamenti inumani e degradanti ovvero a persecuzione in caso di espulsione nella zona di provenienza”.

Commenti da Facebook

RIPRODUZIONE RISERVATA
Download in PDF©
  1. ARRESTO PALESTINESE: ISTANZA A CORTE APPELLO AQUILANA, “SUBITO LIBERO, IN ISRAELE RISCHIA TORTURA”
    L'AQUILA - I legali di Anan Yaeesh, il 37enne palestinese originario di Tulkarem, in Cisgiordania, che il 29 gennaio scorso è stato...


Ti potrebbe interessare:

ARTICOLI PIÙ VISTI: