ARTA AD ECOMONDO: “ABRUZZO REGIONE BENESSERE MODELLO TRANSIZIONE ECOLOGICA DA IMITARE”

TERZA GIORNATA ALLA FIERA DI RIMINI DELL’AGENZIA PER PROMUOVERE PROGETTO MULTIDISCIPLINARE. SOTTOSEGRETARIO GAVA, "IMPEGNO PER ESPORTARE MODELLO", DIRETTORE AGENZIA TUTELA AMBIENTALE DIONISIO, “GRANDE ATTENZIONE E APPREZZAMENTO PER NOSTRA INIZIATIVA”, CAMPITELLI, “POLITICHE RIFIUTI ED ENERGETICHE CENTRALI PER QUALITÀ DELLA VITA”, IMPRUDENTE, “OLTRE CONSERVAZIONE PER COGLIERE GRANDI OPPORTUNITÀ”

28 Ottobre 2021 16:05

L'Aquila - AbruzzoGreen

RIMINI – “Abruzzo regione del benessere è un progetto importante, che si muove pienamente nell’ottica della transizione ecologica e, ampliando lo sguardo, alla qualità della vita, alla valorizzazione delle tradizioni, dei territori e della loro storia, della competitività delle imprese e della promozione turistica. Tocca insomma molti temi, in modo assolutamente integrato. Farò sì che questo progetto pilota venga subito esteso ad altre regioni, e a tutte le agenzie regionali di protezione ambientale”.

L’importante annuncio è del sottosegretario di Stato al Ministero della Transizione ecologica, Vania Gava, ospite oggi dello spazio espositivo dell’Arta, l’Agenzia regionale tutela ambientale, all’Ecomondo di Rimini, accolta dal direttore generale Maurizio Dionisio e dal direttore tecnico Massimo Giusti, dall’assessore regionale all’Ambiente e Agricoltura, Emanuele Imprudente e dall’assessore all’Energia e Rifiuti, Nicola Campitelli.

La presenza di Arta all’Ecomondo di Rimini, fiera leader a livello europeo in tema di economia circolare, innovazione e tecnologia sostenibile, sta riscuotendo un grande interesse, e si declina soprattutto nel far conoscere all’ampia e qualificata platea degli stakeholder – oltre 1.000 gli espositori presenti – ma anche ai tantissimi visitatori – nell’ordine delle decine di migliaia -, l’innovativo progetto multidisciplinare Abruzzo regione del benessere, di cui l’Agenzia è soggetto attuatore in partnership con l’Università di Teramo, varato con la finanziaria regionale del 2020, e che si sta dispiegando in una molteplicità di azioni volte a migliorare il benessere dei cittadini abruzzesi, aumentando la qualità della vita di ognuno attraverso l’adozione di corretti stili di vita e di una sana alimentazione; ma anche puntando alla riqualificazione del vasto territorio regionale a partire dalle periferie e dei tantissimi borghi e paesini montani, che saranno oggetto di rigenerazione urbana per scongiurare il rischio marginalizzazione. Interventi tesi anche alla promozione della terra d’Abruzzo, affinché diventi meta sempre più gettonata di un turismo sostenibile ed esperienziale, un vero e proprio brand da esportare in Europa che sia legato a doppio filo al concetto di benessere.

Nella giornata di ieri Alessandro Bratti, direttore generale dell’Ispra, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, ha espresso grande apprezzamento per Abruzzo regione del benessere e in particolare per il ruolo assunto dall’Arta, oltre le sue normali competenze.

Sulla stessa linea oggi il sottosegretario Gava: “Quello che colpisce nella progettualità abruzzese, è il lavoro di squadra. A livello nazionale siamo davanti ad obiettivi ambiziosi, che potranno essere raggiunti solo se le istituzioni, il mondo del lavoro e delle imprese, oltre agli stessi cittadini, avranno la capacità di collaborare in un’ottica di dialogo, di visione comune, di condivisione del percorso da fare. Da soli si va veloci, ma solo insieme si può andare lontano”.

Ha spiegato dunque l’assessore Campitelli: “le politiche energetiche e dei rifiuti rappresentano un presupposto per il benessere dei cittadini e in Abruzzo ci stiamo impegnando molto su questo fronte, con risultati concreti come testimonia una classifica nazionale che ci piazza, non a caso, al secondo posto tra le regioni più performanti. Mi limito a ricordare che l’anno scorso abbiamo approvato una legge regionale sull’economia circolare, per trasformare i rifiuti da problema a risorsa, stiamo incentivando la nascita delle comunità energetiche, lavoriamo sulla mobilità sostenibile, e cito l’importante progetto di un treno ad idrogeno lungo il tratto ferroviario Terni – Rieti – L’Aquila –Sulmona”.

“Elemento importante di questa iniziativa legislativa – ha affermato l’assessore a  Imprudente – è proprio il ruolo di soggetto attuatore dell’Arta, che esalta le sue competenze e capacità di coordinamento al servizio della Regione. Il tutto in un territorio che vanta specificità territoriali e ambientali uniche, con una meravigliosa montagna posta a ridosso del nostro mare e prodotti enogastronomici di straordinaria eccellenza grazie ad aziende che hanno anticipato la transizione ecologica. Abruzzo regione del benessere è l’occasione di lasciarci alle spalle una fase di conservazione, inaugurando una stagione delle opportunità”.

Soddisfatto il direttore generale Arta Dionisio: “La sinergia con le politiche regionali messe in campo dagli assessori Imprudente e Campitelli rende possibile che Arta non si limiti ad essere un ente pubblico di controllo ma diventi, attraverso progettualità come Abruzzo regione del Benessere, un’ Agenzia dispensatrice di servizi complessi sul territorio, in un’ottica sempre più moderna ed avanzata per un miglioramento della vita dei cittadini abruzzesi. I prossimi step del progetto saranno incentrati sull’educazione ambientale nelle scuole, come forma di diffusione di un messaggio chiaro di salvaguardia del nostro territorio: attraverso precisi accordi da prendere con gli Uffici scolastici regionali, porteremo i nostri tecnici, le nostre professionalità e le nostre metodiche all’interno delle scuole per far comprendere concretamente cosa succede quando si crea un danno all’ambiente”.





SOTTOSEGRETARIO GAVA: “ABRUZZO REGIONE DEL BENESSERE MODELLO DA ESTERNDERE”

BENIGNO D’ORAZIO, “PROFESSIONALITA’ PER EDUCAZIONE AL BENESSERE, OLTRE A QUELLA AMBIENTALE”

“Centrale nel progetto Abruzzo regione del Benessere, il ruolo dell’Università di Teramo, che ha il coordinamento delle finalità attuative. Si partirà dalla formazione, serviranno guide e manager del benessere, a integrare e completare l’educazione ambientale come l’abbiamo conosciuta”.

Così nell’intervista Benigno D’Orazio, consulente del gruppo consiliare della Lega tra gli ideatori del progetto.

 NAVARRA: “AMPLIARE RUOLE E FUNZIONI DELLE NOSTRE GUARDIE VOLONTARIE AMBIENTALI COME PROMOTORI DI TERRITORI DEL BENESSERE”





“Una delle prime azioni del parco che dirigo a seguito dell’adesione al progetto Abruzzo regione del benessere sarà quella di ampliare il percorso formativo è l’ambito di intervento delle nostre 40 guardie volontarie ambientali, oltre le strette competenze il controllo del territorio e segnalazione di illeciti”.

Ad annunciarlo nello spazio espositivo dell’arte all’Ecomondo di Rimini, è il presidente del parco nazionale Gran Sasso Monti della Laga, Tommaso Navarra. L’ente ha da poco sottoscritto un protocollo d’Intesa per l’attuazione del progetto pilota e multidisciplinare Abruzzo regione del benessere.

“Le nostre guardie potranno diventare soggetti attivi e promotori di tutte le qualità dei singoli distretti in cui l’area parco è suddivisa, saper spiegare e far conoscere la storia e le tradizioni,  le bellezze naturali, il patrimonio gastronomico. Entro l’anno puntiamo  a centrare questo obiettivo”.

SURIANI: “TRASPORTI E INFRASTRUTTURE ADEGUATE NELLE AREE INTERNE CENTRALI IN POLITICA DI BENESSERE DIFFUSO”

“Parlando di infrastruttura ci sono quelle grandi, su cui da anni si fanno ragionamenti importanti, quelle interconnesse alle reti europee, ferroviarie e viarie e navali. Occorre però non dimenticare l’importanza e la centralità delle infrastrutture e i collegamenti puntuali nelle aree interne, centrali ed imprescindibili per una politica diffusa di benessere, ovvero del progetto multidisciplinare avviato dalla Regione Abruzzo e dall’Arta”

Ad affermarlo nello spazio espositivo dell’arta ad Ecomondo di Rimini è Michele Suriani, responsabile infrastrutture e Pnrr della Lega.

“Da questo punto di vista è importante a maggior ragione organizzarsi e pianificare l’utilizzo dei fondi europei del Pnrr. L’occasione anche per risolvere le criticità subite da troppi anni da parte dei piccoli comuni delle aree montane, per eliminare il divario tra entroterra e costa”, aggiunge Suriani

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