L’AQUILA – “Se l’anno di riferimento è quello indicato, sono quasi certa di non aver saltato visite ed analisi visto che stavo lottando contro un tumore e, oltretutto, avevo anche l’esenzione. Certo è impossibile dimostrarlo visto che sono passati 10 anni, ma sarebbe complicato anche oggi dal momento che a quanto pare non esiste un registro per le prenotazioni annullate”.
Ancora segnalazioni da parte degli utenti che nelle ultime settimane hanno ricevuto avvisi di pagamento da parte dell’Agenzia delle Entrate per la mancata disdetta di prestazioni alla Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila.
AbruzzoWeb ha raccolto in questo caso la testimonianza di una donna aquilana che nei giorni scorsi ha ricevuto una richiesta di pagamento di 46 euro per una visita che avrebbe disdetto anni fa, quando stava affrontando la sua battaglia contro un tumore e non ricorda di aver mai rimandato una visita o degli esami.
La Asl ha spiegato che “secondo una legge dello Stato (d.lgs. 124 del 29.04.1998), si può disdire la prenotazione di una visita fino a tre giorni prima della data fissata. Superato questo termine, si è tenuti a pagare il costo del ticket. Si tratta di una norma che tutela tutti coloro che si rivolgono al servizio sanitario, anche lei: comunicando l’impossibilità di recarsi all’appuntamento, lei lascia spazio ad altri che ne hanno bisogno, permettendo di ridurre le liste d’attesa”.
Il problema, però, è che continuano ad arrivare avvisi per prestazioni che dovrebbero essere state annullate anche fino a 10 anni fa ma gli utenti, impossibilitati a ricordare a quali casi si faccia riferimento, non possono neanche dimostrare il contrario visto che le disdette non sono registrate.
“In sostanza bisogna pagare e basta, sulla fiducia, anche se non si capisce a cosa alludano. Io sono praticamente sicura di non aver mai annullato nulla ma se riuscissero a dimostrare che hanno ragione pagherei senza polemiche. Sorvolerei anche sul fatto che in quegli anni stavo attraversando un momento particolarmente difficile, lottando contro un tumore che mi ha costretta ad entrare ed uscire di continuo da laboratori ed ospedali. Proprio per questo motivo avevo anche l’esenzione per il pagamento del ticket, mentre oggi mi vengono chiesti indietro dei soldi per circostanze non meglio definite”.
Proprio in merito alle esenzioni, si legge sul sito della Asl, “potrebbe arrivare una richiesta di pagamento per ticket non pagato perché si è dichiarato di avere diritto all’esenzione (per reddito, disoccupazione, pensione) che, a successivi controlli, è risultata non valida o inesatta”.
“Se desidera ricevere chiarimenti in merito all’avviso arrivato, può inviare una e-mail a recuperocrediti@asl1abruzzo.it scrivendo nell’oggetto “Richiesta chiarimenti – esenzione non valida” e indicando numero e data dell’avviso [es. richiesta chiarimenti – 058002574400 del 25/10/2022]”.
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