ASL L’AQUILA, “MARSICA CENERENTOLA D’ABRUZZO”. SINDACI: “QUANDO FINIRA’ QUESTO INCUBO?”

23 Luglio 2022 08:48

L'Aquila - Sanità

AVEZZANO – “Ogni giorno un disservizio. Ogni giorno viene denunciata una mancanza, ogni giorno file lunghissime al Pronto Soccorso, che non può più reggere al peso di una richiesta enorme di assistenza, così come è messo: sguarnito di risorse, personale e posti letto. La fine di questo incubo, quando ci sarà? Sono stati scritti fiumi di inchiostro sul nuovo Ospedale della Marsica, ma intanto manca ancora l’accordo di programma con il Ministero e quindi il tanto sbandierato finanziamento. Insomma, per adesso, si parla del nulla. Siamo nel limbo delle ipotesi”.

Così, in una nota, il vice sindaco di Avezzano Domenico Di Berardino, il sindaco di Tagliacozzo Vincenzo Giovagnorio e il sindaco di Pescina Mirko Zauri, tornano a serrare i ranghi sulla questione aperta della sanità locale marsicana, “la vera cenerentola d’Abruzzo”.

“Fino a questo momento – tuona di nuovo Di Berardino – le nostre richieste sono state totalmente disattese o inascoltate, né il manager della Asl è venuto a riunirsi con noi per ricevere il nostro dossier sulle criticità sanitarie. I toni trionfalistici utilizzati di recente sulla stampa per condire la notizia sul nuovo Ospedale della Marsica hanno gettato solo fumo negli occhi”.

L’ultimo grido di allarme e l’ultima condizione di forte preoccupazione riguarda il Reparto di Pediatria di Avezzano. L’organico medico risulta fortemente ridotto: mancano molti pediatri e non è stata aperta alcuna graduatoria da cui attingere per formalizzare nuove assunzioni.

“Questa criticità potrebbe costare cara anche al Reparto Maternità – continua il vice sindaco – perché la presenza di pediatri al momento della nascita di una nuova vita è obbligatoria. Non solo l’attività ordinaria di cura e la normale turnazione sono compromesse, ma anche l’assistenza pediatrica dei primi giorni di vita del neonato: una lacuna che questo territorio, che conta 1000 parti all’anno, non può permettersi”.





Nel presidio sanitario di Pescina (PTA), la situazione non è diversa. Dice il sindaco Zauri: “Circa due mesi fa, i due direttori, generale e sanitario, della Asl 1 vennero a farci visita e ci diedero delle rassicurazioni. Ad oggi, però, dei 20 posti letto in più annunciati per il Serafino Rinaldi non c’è nemmeno l’ombra. Il reparto di Radiologia ha delle strumentazioni obsolete, che vanno cambiate, mentre i nostri laboratori vanno potenziati, anche con l’acquisto di ecografi. Mi domando, da amministratore prima e da cittadino poi, come si possa parlare di nuovo Ospedale quando le urgenze sono adesso e non vengono ancora risolte. I presidi di Pescina e di Tagliacozzo sono all’anno 0, nonostante la grandissima infaticabilità del personale sanitario, stressato da doppi turni e dalla mancanza di sostituzioni per via del Covid. A Pescina, i due vertici della Asl hanno potuto anche constatare con i loro occhi la presenza di due sale operatorie a norma e perfettamente funzionanti, totalmente inutilizzate. Chiediamo che non vengano ‘abdicate’ per mancanza di programmazione, ma che vengano tenute in considerazione per leggeri interventi di day hospital”.

“Se manca l’accordo di programma tra Regione e Ministero e manca l’approvazione della rete ospedaliera, significa che il finanziamento per ora è vero solo nel regno delle idee. Tutta questa enfasi sa tanto di propaganda, ma le vite umane – torna a ribadire il sindaco di Tagliacozzo – non si salvano con gli annunci. Nel nostro presidio, stiamo ancora aspettando che venga aggiustato il monta-lettighe, fuori uso da due anni. Il nostro PPI sarebbe un valido aiuto per sgravare il Pronto Soccorso di Avezzano, costantemente in affanno: perché non investire? Perché non avere una visione più organica e ordinata della nostra rete sanitaria? Perché non dialogare con i sindaci? Vogliamo risposte”.

 

 

 





 

 

 

 

 

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