ASL L’AQUILA: ROMANO “SALVATO” DAL BUCO DELLA SANITA’? PER DG PROROGA A TEMPO PER PIANO RIENTRO

INDISCREZIONE DA AMBIENTI POLITICI SUL DESTINO DEL 66ENNE MANAGER IL CUI CONTRATTO SCADE IL 22 GIUGNO PROSSIMO. PRONTO UN PROVVEDIMENTO DEL GOVERNATORE MARSILIO VOLUTO ANCHE DA ASSESSORE VERI’?  IL DOCENTE DI IGIENE DELLA SAPIENZA DIRIGE L’AZIENDA MAGLIA NERA NEL DEFICIT CON MENO 46 MILIONI DI EURO  

3 Giugno 2024 08:42

L'Aquila - Cronaca

L’AQUILA – Quasi uno scherzo, in positivo, del destino: Ferdinando Romano “salvato” dal pesante buco di bilancio nella sanità abruzzese di 122 milioni di euro nell’esercizio 2023 che vede come maglia nera proprio la Asl aquilana con un passivo di 46 milioni di euro: in scadenza il 22 giugno prossimo, il dg della Asl provinciale dell’Aquila potrebbe essere confermato, sia pure a tempo, con un provvedimento d’urgenza, e già si parla di un decreto del presidente della Giunta, Marco Marsilio, di FdI, motivato dal fatto che nella legge sul ripianamento del debito, approvata nei giorni scorsi dal Consiglio regionale, oltre ai circa 68,5 milioni di euro per coprire il disavanzo, è previsto che le aziende ed i loro manager presentino entro 60 giorni piani di risanamento e piani sui costi.

Proprio per il termine stringente per la presentazione dei piani per il controllo della spesa delle Asl, la maggioranza di centrodestra, con in testa il governatore Marsilio e l’assessore alla Sanità Nicoletta Verì, avrebbe pensato di prorogare, probabilmente fino a fine anno, il 66enne manager residente nella Capitale, arrivato all’Aquila in quota Lega e poi passato nella “sfera” di Fratelli d’Italia, e che fino a qualche mese fa aveva cercato un incarico importante a Roma. Nella consapevolezza che un nuovo professionista non avrebbe il tempo di essere a regime in tempi brevi. Si spiegherebbe così il forte ritardo nel percorso per la scelta del nuovo manager.

Ma la decisione, non ufficiale, potrebbe essere osteggiata da coloro che nella coalizione di governo non vedono di buon occhio la permanenza di Romano, in particolare il presidente del consiglio regionale, il pescarese Lorenzo Sospiri, di Fi, il suo collega di partito, l’assessore regionale aquilano Roberto Santangelo, e il vice presidente della Giunta, l’altro aquilano nell’esecutivo regionale Emanuele Imprudente, della Lega.





E’ comunque questa l’indiscrezione dell’ultim’ora trapelata da ambienti politici regionali dopo che nei giorni scorsi fonti vicine all’Assessorato alla sanità avevano fatto sapere che si stava lavorando per trovare una soluzione sul destino del docente di Igiene della Università Sapienza di Roma: si tratta di una pratica, che nel territorio provinciale interessa molti e di cui si parla da tempo, affrontata in netto ritardo dalla Regione perché – emerge dagli stessi ambienti – finora la emergenza e le priorità sono state la corsa contro il tempo per licenziare delibere e documenti da portare a Roma al vaglio del Tavolo di monitoraggio richiesti con urgenza per far fronte al buco nella sanità ed evitare un nuovo commissariamento.

Un’operazione riuscita, almeno per il buco del 2023, alla luce del via libera del Tavolo nazionale. Ora però l’attenzione si sposta sulle prescrizioni che il Consiglio regionale e la commissione Sanità hanno voluto dare ai quattro dg e alle quattro aziende sanitarie, una stretta bipartisan innescata dall’asse tra il presidente del consiglio, Lorenzo Sospiri, di Fi, e il presidente della commissione sanità, Paolo Gatti, di FdI, che per l’occasione hanno composto le frizioni causate dal caso del non voto da parte di quest’ultimo nella elezione del presidente dell’assemblea di qualche settimana fa, nella prima seduta dell’assemblea uscita dalle urne del 10 marzo scorso hanno decretato il secondo, storico, mandato per la coalizione di centrodestra.

Le mani della commissione, una sorta di commissariamento sulle quattro Asl finalizzato a poter gestire il debito prima che superi i livelli di guardia, sono state volute dal Consiglio regionale, compatto, anche contro il pensiero di Verì, ex Lega poi passata alla Lista del presidente, non rieletta il 10 marzo scorso e confermato in Giunta come assessore esterno, che in Aula aveva chiesto di modificare “il parere vincolante” della commissione inserito nell’emendamento che impone i piani costi alle Asl, con “il parere facoltativo”. Richiesta bocciata da centrodestra e opposizione con un voto granitico.

Il destino di Romano, manager con in riconosciuto curriculum ma che nella Asl aquilana ha fin all’inizio avuto problemi di comunicazione in particolare con i dirigenti medici, una situazione che che ha destabilizzato a più riprese l’ambiente, è sulla bocca di tutti da settimane, e non solo negli ambienti sanitari.

Tra le tante ipotesi formulate anche quella di riaprire i termini del bando per i dg lanciato lo scorso anno, al quale Romano non aveva partecipato perché sicuro di tornare a Roma con un incarico prestigioso: ma questo avrebbe presupposto un periodo di stop per espletare la selezione, un po’ come successo al direttore generale della Asl di Teramo, Maurizio Di Giosia.





Oppure, ancora tra le ipotesi, figura una proroga di due anni facendo leva sul precedente contratto triennale alla luce della legge che prevede rapporti quinquennali, oltre al fatto, ma non è questo il caso, di confermare i medici fino al 70esimo anno di età.

Ma se i vertici politici non si sono mossi con un nuovo bando o le selezioni sul vecchio, vuol dire – conferma qualche esperto burocrate regionale – è perché il centrodestra ha pensato ad una soluzione dalla efficacia immediata.

Romano ha sostituito Roberto Testa, defenestrato dopo essere entrato in rotta di collisione con il centrodestra. Nel suo mandato, oltre che dalla emergenza pandemia, ha dovuto fronteggiare l’attacco hacker del 3 maggio dello scorso anno che ha mandato in tilt il sistema informatico ed i servizi. Uno shock non ancora del tutto rientrato che produrrà un altro debito alla luce dei diversi milioni di risarcimento presentati da coloro che si sono visti volare i loro dati sanitari.

Nei mesi scorsi, il dg della Asl provinciale ha confermato per altri tre anni il direttore sanitario, Alfonso Mascitelli, e il direttore amministrativo, Stefano Di Rocco. (b.s.)

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