ASL L’AQUILA, SANITA’ NELLA BUFERA: DAI TAGLI AGLI “AVVISI PUBBLICI DESERTI”

12 Maggio 2022 09:31

L'Aquila - Politica, Sanità

L’AQUILA – Bufera sulla gestione della sanità aquilana, dalle gravi criticità degli ospedali, frutto di “vergognosi tagli”, agli avvisi pubblici che vanno deserti perché “i giovani medici scelgono di andare altrove”.

Accuse che diventano argomento di campagna elettorale all’Aquila, in vista delle elezioni del 12 giugno prossimo, e il Pd parte all’attacco con la candidata a sindaco Stefania Pezzopane che, insieme all’ex sindaco Massimo Cialente, medico, dal consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci, e dal consigliere comunale Stefano Albano, ieri ha tenuto una conferenza stampa sul tema.

E un altro duro attacco è arrivato dal segretario provinciale della Uil Fpl Antonio Ginnetti e i componenti del coordinamento Uil Fpl Medici Antonello Fabbri, Gianna Tollis e Mario Di Staso: “Gli avvisi pubblici della Asl aquilana continuano ad andare deserti poiché in un momento storico in cui il medico ha forte potere contrattuale, i giovani preferiscono scegliere aziende più attrattive e che siano in grado di fornire maggiori garanzie”.

Al centro delle polemiche il dg, il professore Ferdinando Romano (in quota Lega), arrivato nove mesi fa al posto di Roberto Testa, cacciato anzitempo dal centrodestra che lo aveva scelto nel settembre del 2019 (in quota FdI) per divergenze gestionali e politiche. Romano è uomo vicino al direttore generale dell’agenzia sanitaria regionale, Pierluigi Cosenza, uomo forte della sanità abruzzese, in quota Lega, e in quanto tale ascoltato ai tempi del defenestramento di Testa nella scelta del nuovo manager.

E mentre Uil e Pezzopane parlano di fallimento della gestione alla luce delle eccessive attenzioni ai conti, il centrodestra non difende il dg evitando di percorrere un terreno scivoloso.

BORDATE PD: CIALENTE “SAN SALVATORE OSPEDALE DA CAMPO”, PEZZOPANE, “BASTA TAGLI”

Durissimo Cialente: “Oramai il San Salvatore è un ospedale da campo, non è ospedale hub regionale. Ci ho dedicato la vita alla sanità pubblica, dovete vedere oggi la faccia d’infermieri e medici costretti a turni massacranti, per mancanza di personale, tra l’altro con rischio accresciuto di errori ed eventi aversi. Eppure il direttore generale Ferdinando Romano blocca le assunzioni, suo unico interesse è risparmiare, tagliare i costi ma è come se un ristorante si taglia sul sale l’olio e il pane. E il sindaco Pierluigi Biondi non dice nulla”.

E ha lanciato l’allarme, “molti medici stanno andando via, perché la situazione è insostenibile, non ci sono nemmeno i farmaci e vengono rimandate le visite”.





Ha aggiunto Pietrucci: “Il presidente Marco Marsilio con la boria che lo contraddistingue ha affermato che è colpa del governo se non può fare le stabilizzazioni. Una c… la Regione Lazio e la Regione Puglia hanno fatto le stabilizzazioni. Al personale precario della Asl dico: non credete a Marsilio”.

“Da Sindaca, se gli aquilani mi daranno questa responsabilità, produrrò un cambiamento radicale – ha incalzato Pezzopane – . A testa alta, non con il capo chino di Biondi davanti a Marsilio. Nonostante le professionalità e l’impegno profuso ogni giorno dal personale. Tantissime sono le difficoltà, tra lo scandalo delle condizioni in cui si svolgono gli esami, la mancanza di assunzioni e di materiale. Le nostre professioniste e i nostri professionisti sono costretti a lavorare in quella che sembra una condizione da ospedale da campo, ma visto che la nostra è una politica fatta non solo di aiuole e giardinetti, di posizionamento di fontanelle e inaugurazioni; visto che noi di sanità ci occupiamo ogni giorno, non solo in campagna elettorale, non ci limitiamo a raccontare problemi accusando e facendo geremiadi, noi siamo qui per fare le nostre proposte in maniera attiva, pronti a governare questa città e risollevarla dal disfacimento delle nostre eccellenze che altrimenti diverrebbe un destino”.

A seguire le cinque proposte formulate.

Partecipazione: basta egoismi e clientelismo, basta uomini soli al comando. Stimoliamo il confronto e il dibattito istituendo la consulta della sanità coinvolgendo che metterà insieme i soggetti, la asl e l’università. Inoltre, è necessario convocare mensilmente l’ormai dimenticato, dall’attuale sindaco, comitato ristretto dei sindaci.

Personale: indire concorsi a tempo indeterminato entro sei mesi, stabilizzare i precari storici, attuare un programma di internalizzazione. Troppo precariato, i giovani così vanno via. Le altre Asl fanno i concorsi, alla Asl 1 no

Tecnologie: Attuare al più presto un processo di ammodernamento tecnologico per migliorare i servizi, concentrandosi sulle situazioni più vergognose, ad esempio la vergognosa situazione della PET, abbandonata in un cassone da anni.

Acquisti materiale: assicurare materiale di consumo, presidi, farmaci e reagenti, per mettere i nostri medici nelle condizioni di poter lavorare ed esercitare i propri talenti al meglio e nella condizione che meritano.

Edilizia sanitaria: utilizzare i fondi dell’art 20 per adeguare sismicamente l’ospedale, completare gli interminabili lavori e per migliorare la struttura per quanto riguarda il risparmio energetico. Fondi PNRR e rimodulazione art20.

UIL FPL: “AVVISI PUBBLICI VANNO DESERTI, GIOVANI MEDICI SCELGONO DI ANDARE ALTROVE”





“Gli avvisi pubblici della Asl aquilana continuano ad andare deserti poiché in un momento storico in cui il medico ha forte potere contrattuale, i giovani preferiscono scegliere aziende più attrattive e che siano in grado di fornire maggiori garanzie”.

Lo sostengono il segretario provinciale della Uil Fpl Antonio Ginnetti e i componenti del coordinamento Uil Fpl Medici Antonello Fabbri, Gianna Tollis e Mario Di Staso.

Una questione, “quella della mancata attrattività che si somma a gravi problematiche rimaste irrisolte, nonostante i vari cambi di management che si sono susseguiti” spiegano i sindacalisti della Uil che attaccano bocciando l’operato del dg, Ferdinando Romano, che ha sostituito circa un anno fa, Roberto Testa, licenziato in anticipo della Giunta di centrodestra per sopraggiunte divergenze gestionali e politiche.

“Il professor Romano promise, all’incirca nove mesi fa, una ventata di aria nuova, che avrebbe dovuto essere caratterizzata da attenzione capillare alle esigenze dei singoli territori, dalla gestione meritocratica dell’Azienda sanitaria a loro affidata, dal reclutamento delle risorse umane in ciascun ambito, dalla partecipazione delle parti sociali alle decisioni e alle scelte aziendali – aggiungono – Nemmeno uno di questi punti è stato portato a compimento. Blindato nelle stanze aquilane di via Saragat, non ha mai ritenuto utile recarsi con assiduità nei singoli territori dell’Azienda più vasta e variegata della regione. Eppure sarebbe stato utile poter interloquire anche soltanto una volta al mese con i dirigenti medici e i loro rappresentanti perché un buon amministratore dovrebbe innanzitutto conoscere in modo approfondito le tante problematiche dell’Azienda di cui è a capo”.

Risalgono a settembre le prime delibere di avviso per le sostituzioni dei vari posti apicali restati vacanti per pensionamenti o trasferimenti “in un quadro di confusione e gravi carenze di personale che si ripercuotono sui servizi ai cittadini”.

“Siamo ormai a maggio e nulla è stato fatto a parte la nomina di numerose commissioni che si sono riunite in poche occasioni senza arrivare a nulla di concreto – proseguono -. Nel frattempo tutto resta immobile, con facenti funzioni che nulla possono muovere, nulla possono decidere con grave nocumento a carico dei servizi e quindi dei cittadini. Nemmeno a parlarne di concorsi! Le promesse di concorsi per primari e medici sono cadute nel nulla mentre sempre più pressante è la carenza di personale. Per tutta risposta l’Azienda, in maniera del tutto estemporanea e senza un minimo di programmazione, spulcia dai residui di graduatorie regionali o si accontenta di accodarsi a concorsi banditi da altre Asl. Nel frattempo da Castel di Sangro a L’Aquila, passando per Sulmona e Avezzano, sono sempre più numerose e pressanti le richieste di personale medico, con gravissime difficoltà a mantenere i servizi efficienti da parte dei pochi superstiti rimasti, alle porte dell’estate e quindi delle ferie estive. La soluzione non può essere quella di chiedere, a fronte di pagamenti di turni aggiuntivi, ulteriori sacrifici ai medici che, peraltro, vedono corrisposto il dovuto anche a due anni di distanza”.

Pochi investimenti, ormai da troppo tempo da parte dell’azienda sul personale medico, “con il risultato di trovarsi all’attivo una dirigenza stanca, con tanti anni di servizio costretta ancora a lavorare come ad inizio della propria vita professionale e senza l’obiettivo futuro dello scatto di carriera – sottolineano – E’ un quadro a tinte fosche quello che si sta delineando sull’intera Azienda sanitaria che ha avuto la sfortuna di essere amministrata soltanto in funzione del risparmio e delle riconferme personali senza badare, altresì, al compito di una azienda che è l’offerta di servizi efficienti ed efficaci da un lato, il rispetto umano ed economico dei propri dipendenti dall’altro. Si sta attuando solo una politica di bilancio, dunque, che riteniamo sia nostro dovere contrastare per riportare l’attenzione sulle persone e sulla buona salute pubblica”.

 

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