ASL L’AQUILA: SCONTRO PROROGA DG ROMANO. LEGA E SCOCCIA, “NON CONDIVISA, SENZA BASI GIURIDICHE”

19 Giugno 2024 14:46

L'Aquila - Politica, Sanità

L’AQUILA – Esplode lo scontro nella maggioranza di centrodestra in Regione Abruzzo per la proroga di un altro anno, fino al 31 maggio 2025, del manager della Asl provinciale dell’Aquila Ferdinando Romano, con una delibera di  Giunta regionale, presieduta dal presidente, Marco Marsilio, su proposta dell’assessore con delega alla Salute, Nicoletta Verì.

A lanciare bordate è infatti la Lega, con i consiglieri regionali Vincenzo D’Incecco e Carla Mannetti, e Noi Moderati, con la consigliera regionale Marianna Scoccia. che parlano di “una decisione presa senza condivisione”, e anche “senza solide basi giuridiche”.

Gli esponenti leghisti evidenziano polemicamente che la riunione di giunta è stata convocata in assenza del vicepresidente della Regione, Emanuele Imprudente, salviniano e aquilano.





Al manager 66enne, di Roma, l’incarico era stato conferito il 21 giugno del 2021, prevedendo una durata triennale ma, secondo quanto emerso, la maggioranza di centrodestra, o meglio, a questo punto parte di essa, ha preferito non procedere al cambio per timore di un possibile rallentamento nell’attuazione del piano di  razionalizzazione ‘ordinato’ dal Consiglio regionale, a causa del deficit della sanità abruzzese, circa 122 milioni di euro, nell’ambito del quale la Asl aquilana ha la maglia nera con un passivo di 46 milioni.

Scrivono dunque i tre consiglieri: “Dispiace molto dover apprendere soltanto oggi e dagli organi di stampa che, ieri, la giunta regionale, su proposta dell’assessore Verì, ha deliberato un differimento al 31 maggio r2025 della scadenza del contratto di Romano. Spiace perché, a nostro avviso, una decisione tanto importante, e ancora di più in questa delicata fase per la sanità abruzzese, andava presa condividendo il percorso con il tavolo politico e con tutti i consiglieri di maggioranza, che invece questa mattina si sono trovati a doverla apprendere dai vari siti e dai giornali”.

“Oltre a contestare questa decisione, assunta in maniera arbitraria dall’assessore Verì insieme al presidente Marsilio, esprimiamo forti dubbi sulla legittimità del provvedimento in quanto – spiegano i consiglieri di Lega e Noi Moderati – non si comprende bene su quali principi giuridici si fonda. Su quali basi, insomma, il differimento è stato argomentato e deliberato dalla giunta regionale convocata d’urgenza nel pomeriggio di ieri, dove peraltro risultava assente il vicepresidente Imprudente, impegnato in commissione. Né la legge né lo schema contrattuale, approvato in precedenza, prevedono la possibilità di proroga o di estensione contrattuale”.

Il governatore, per imporre la proroga, ha dovuto far fronte, del resto, anche alla perplessità di calibri da 90 come i potenti colleghi di partito Mario Quaglieri, assessore al Bilancio,  del presidente della commissione sanità, Paolo Gatti, anche lui di Fratelli d’Italia, e del presidente del consiglio regionale, Lorenzo Sospiri,  l’assessore al lavoro, l’aquilano Roberto Santangelo, entrambi di Forza Italia. Ed anche il vicepresidente della Regione, Emanuele Imprudente, della Lega.

Nella lista dei critici anche il capo dipartimento Sanità Claudio D’Amario, il direttore dell’Agenzia sanitaria regionale, Pierluigi Cosenza, che pure è considerato un amico di Ferdinando Romano, e Alessandro Grimaldi, capo dipartimento di Medicina della Asl provinciale dell’Aquila,. primario del reparto di Malattie infettive dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila e presidente regionale del sindacato di medici e infermieri Anaao.





Nella nota di ieri della Regione, in cui si è data notizia della proroga, viene sottolineato: “Considerata la  necessità di affrontare la delicata fase di adozione del piano di risanamento finanziario, previsto dalla Legge regionale n. 9 del 2024 ‘Disposizioni urgenti per la copertura del disavanzo sanitario regionale risultante dal conto economico al quarto trimestre 2023’, attraverso la continuità dell’azione amministrativa avviata dal medesimo direttore generale, l’Esecutivo regionale ha deliberato un differimento al 31 maggio 2025 della scadenza del contratto del Direttore generale della Asl di Avezzano-Sulmona-L’Aquila”.

“Si tratta di un termine coincidente con l’approvazione dei bilanci di esercizio delle Asl da parte della Giunta regionale. Pertanto, è stata disposta la modifica del contratto attualmente in essere con il direttore generale dell Asl 1, Ferdinando Romano, esclusivamente con riferimento alla scadenza temporale, restando, per il resto, invariato. Si tratta, quindi, di un incarico dalla durata commisurata al tempo strettamante necessario per giungere all’implementazione dei piani di razionalizzazione della spesa delle Asl garantendo, al tempo stesso, la continuità assistenziale ed amministrativa nella Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila”, conclude la nota.

Il dg Romano tre anni fa aveva sostituito Roberto Testa, defenestrato dopo essere entrato in rotta di collisione con il centrodestra. Nel suo mandato, oltre che dalla emergenza pandemia, ha dovuto fronteggiare l’attacco hacker del 3 maggio dello scorso anno che ha mandato in tilt il sistema informatico ed i servizi. Uno shock non ancora del tutto rientrato che produrrà un altro debito alla luce dei diversi milioni di risarcimento presentati da coloro che si sono visti volare i loro dati sanitari.

Nei mesi scorsi, il dg della Asl provinciale ha confermato per altri tre anni il direttore sanitario, Alfonso Mascitelli, e il direttore amministrativo, Stefano Di Rocco.

 

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