L’AQUILA – Gli aumenti e i beneficiari dell’assegno unico per il 2023, a seguito delle novità introdotte nell’assegno unico per le famiglie.
A questo tema è dedicato l’intervento del dottore commercialista aquilano Luigi Parravano.
Assegno unico 2023, le novità sulle maggiorazioni dal 1° marzo
La prima Manovra economica del governo Meloni stanzia 1,5 miliardi di euro per il pacchetto famiglia, introducendo due maggiorazioni all’importo dell’assegno unico per il 2023.
La prima interessa tutte le famiglie e consiste in un aumento del 50% per il primo anno di vita del bambino, mentre la seconda prevede un ulteriore incremento del 50% solo per i nuclei familiari numerosi composti da tre o più figli, fino a 3 anni d’età, con ISEE fino a 40mila euro (dal 1° gennaio per i livelli ISEE fino a 43.240 euro).
Con una modifica introdotta durante l’iter parlamentare è stato previsto anche un aumento da 100 a 150 euro mensili della maggiorazione forfettaria dell’assegno che spetta ai nuclei familiari con quattro o più figli a carico.
Inoltre, la stessa legge di Bilancio conferma la maggiorazione dell’assegno per i figli disabili
L’INPS, con la circolare n. 41 del 7 aprile 2023, riassume tutte le novità introdotte dall’ultima legge di Bilancio a proposito dell’assegno unico e pubblica le tabelle con gli importi del trattamento e le relative soglie ISEE aggiornate. Come previsto dalla norma istitutiva della misura, il sussidio è stato adeguato al costo della vita – con un aumento del 8,1% in base all’andamento dell’inflazione – a partire dallo scorso febbraio. Questa rimodulazione viene applicata sia agli importi base dell’assegno unico previsti per ciascun figlio sia alle soglie ISEE che modulano gli importi.
Gli importi dell’assegno sono parametrati all’indicatore della situazione economica equivalente (ISEE). Inizialmente, i due limiti erano sotto i 15mila euro di ISEE per avere il massimo dei benefici e sopra i 40mila per avere comunque almeno il minimo. A seguito della rimodulazione legata all’inflazione, questi due parametri sono stati modificati a partire da febbraio 2023: il primo è salito a 16.215 euro, il secondo a 43.240 euro di ISEE.
Tuttavia, produrre l’ISEE non è obbligatorio: in mancanza si ha diritto, comunque, all’importo minimo. Nessuna famiglia, se vorrà, resterà quindi fuori dal contributo che va dai 54,1 ai 189,2 euro al mese (e non più dai 50 ai 175 euro grazie all’adeguamento degli importi legato al carovita).
Come già indicato ,l’indicizzazione avrà un impatto sia sugli importi che sulle soglie Isee. La platea dei destinatari dell’importo minimo si ridurrà rispetto all’anno precedente, poiché l’importo minimo verrà erogato solo per Isee superiori a 43.240 euro e non più per Isee superiori a 40.000 euro. La prima fascia Isee aumenterà da 15.000 a 16.215 euro, mentre la seconda da 20.000 a 21.620 euro.
L’importo per chi ha fino a 16.215 euro di Isee aumenterà da 175 a 189 euro, mentre per chi ha fino a 21.620 euro di Isee passerà da 150 a circa 162 euro. Per chi ha fino a 27.000 euro di Isee, l’importo aumenterà da 125 a 135 euro, mentre per chi ha fino a 32.000 euro di Isee, l’importo aumenterà da 100 a 108 euro. Infine, per chi ha un Isee fino a 37.000 euro, l’importo aumenterà da 75 a 81 euro.
Per chi ha un Isee di 43.240 euro o più, l’importo aumenterà da 50 a 54 euro.
Le famiglie che hanno rinnovato l’ISEE entro il 28 febbraio scorso possono continuare a fruire del contributo spettante. In caso contrario, a partire dalla mensilità di marzo, viene erogata solamente la quota minima per ciascun figlio a carico.
Inoltre, chi aggiornerà il valore ISEE entro il 30 giugno 2023 potrà ottenere gli importi arretrati ricalcolati in base al parametro dal mese di marzo, mentre coloro che lo faranno dopo questa scadenza riceveranno le somme modulate sulla base dell’ISEE al momento della presentazione della Domanda Sostitutiva Unica.
Risulta utile , infine , segnalare che sul sito dell’Inps è disponibile la “Simulazione Importo Assegno Unico”, che permette di calcolare l’importo mensile del nuovo sostegno. Lo strumento è accessibile liberamente ed è consultabile da qualunque dispositivo mobile o fisso. Non sono, infatti, richieste credenziali per il suo utilizzo.
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