ASSUNZIONI COMUNE L’AQUILA, PD: “STAFF ELEFANTIACO”; BIONDI: “BASTA POPULISMO, COSTI TAGLIATI”

8 Settembre 2022 15:57

L'Aquila - Politica

L’AQUILA – È polemica all’Aquila dopo l’approvazione della delibera, lo scorso primo settembre, con la quale il Comune ha stanziato la somma di 445mila euro per le potenziali assunzioni di 20 collaboratori.

“Le assunzioni di 20 persone nello staff elefantiaco del sindaco Pierluigi Biondi, sono a nostro giudizio un fatto grave, che non trova né precedenti né parallelismi in nessuna città d’Abruzzo. Dal confronto tra l’ultima delibera di giunta con quelle degli anni precedenti si registra sotto l’amministrazione Biondi un aumento della spesa relativa al cosiddetto personale di staff pari ad oltre il 250%, con un graduale e costante incremento dei costi dai 174.000 euro sostenuti nel 2017 ai 445.000 euro stanziati nell’aggiornamento del Piano Economico di Gestione 2022″, attaccano i consiglieri comunali Stefano Albano, Eva Fascetti,  Stefania Pezzopane e Stefano Palumbo, del Partito democratico.

Non si è fatta attendere la replica del primo cittadino, di FdI: “Se alla capacità di sollevare inutili polveroni corrispondesse una puntuale conoscenza e comprensione dei numeri i consiglieri del Partito democratico, probabilmente, avrebbero evitato una polemica tanto sterile e demagogica come quella sui costi del personale di staff, su cui vanno fatte le opportune precisazioni”.

PD: “SPESA CRESCIUTA DEL 250%, SINDACO SPIEGHI”





“La spesa prevista, a carico delle casse comunali, è di 445.000 euro. La delibera che ha disposto le assunzioni è stata approvata il 1 settembre. Queste le figure che saranno assunte, in molti casi riconfermate, e che resteranno in carica fino a fine consiliatura: una unità con funzioni di Capo di Gabinetto – categoria D – figura di diretta collaborazione del Sindaco preposta al coordinamento della Struttura di supporto e raccordo istituzionale in cui sono incardinati: l’ufficio di Gabinetto del Sindaco, di comunicazione strategica, relazioni istituzionali, cerimoniale e segreteria, coordinamento politico istituzionale PNRR e Fondo Complementare sisma; Una unità con funzioni di Responsabile della Segreteria inquadramento cat. C posizione economica C1. Una unità con funzioni di Portavoce inquadramento cat. C posizione economica C1; due unità con funzioni di Collaboratore al Responsabile della Segreteria inquadramento cat. C posizione economica C1; cinque unità di Addetto alla Segreteria del Sindaco con inquadramento in categoria B3; dieci unità di Addetto alla Segreteria degli Assessori e/o del Presidente del Consiglio comunale con inquadramento in categoria B3”.

“La nostra attenzione non è sulle persone – incalzano i dem in Consiglio -, né sui nomi dei 20 collaboratori scelti, sulla base di criteri chiaramente fiduciari, di cui risponde direttamente il Sindaco. Ci chiediamo però come sia giustificabile una task force così massiccia quando, solo per avere un metro di paragone, per la stessa funzione di supporto nessuna delle altre città capoluogo abruzzesi (Pescara, Teramo e Chieti) supera le 4 unità”.

“Riteniamo sia dovere del primo cittadino darne spiegazione agli aquilani, chiarendo a quali fondamentali attività verranno assegnati, quali sono i loro compiti e funzioni e sgomberando se possibile anche il dubbio che molti di essi siano funzionali alla imponente macchina comunicativa (supportata da ulteriore personale interno o in comando) con cui il sindaco declama quotidianamente le sue gesta ed un’efficienza amministrativa ben lontana dalla cruda realtà dei fatti”, prosegue la nota.

“Una cosa è certa, in un momento di grande preoccupazione, con restrizioni e sacrifici a cui tutto il paese è chiamato, la decisione di aumentare vertiginosamente il costo del proprio staff appare inopportuna e ingiustificabile. I recenti fatti di cronaca mettono in evidenza le fragilità della nostra città e suggeriscono che ci sarebbe probabilmente bisogno di più psicologi, assistenti e mediatori sociali da impegnare su problematiche di interesse comune, piuttosto che di personale addetto al culto della personalità del primo cittadino”, conclude la nota.

BIONDI: “PD INNESCA RABBIA SOCIALE E POPULISMO, COSTI TAGLIATI”





“Va preliminarmente spiegato, agli esponenti Pd, che la somma di 445mila prevista per le potenziali assunzioni di collaboratori rappresenta una mera ipotesi di spesa per eventuali assunzioni che, non è detto, verranno poi effettuate e cui si darà seguito solo se ne sarà verificata la necessità – sottolinea il sindaco – Ciò detto è decisamente improprio parlare di venti assunzioni nello staff del sindaco, e mi stupisce che a dichiararlo siano anche esponenti di lungo corso della politica, non solo locale: come ben sanno, infatti, nello stesso capitolo di spesa sono inserite le somme per il reclutamento del personale di supporto da impiegare a servizio del sindaco e della sua struttura ma anche della presidenza del Consiglio comunale e dei singoli assessori ai quali, a differenza di quanto avviene in Regione, ad esempio, non è assegnata una cifra per le assunzioni di staffisti”.

“Se vogliamo, poi, paragonare i costi realmente sostenuti dall’attuale amministrazione e quella guidata dal centrosinistra è ugualmente impreciso prendere come parametro di riferimento il 2017, con la voce di spesa per gli staff che segna 174mila euro (anno in cui mi sono insediato a giugno e in cui, per la cronaca, sono stati spesi 122mila euro per i primi sei mesi dell’anno guidato da Cialente contro i 51mila impiegati nel secondo semestre). Molto più interessante, ritengo, esaminare il 2016, nel quale furono impiegati 251mila euro per pagare il personale di staff contro 168mila che sono stati impiegati dal Comune alla data odierna per le stesse finalità” ricorda il primo cittadino.

“Anziché impiegare il loro tempo su come innescare rabbia sociale e populismo il Pd aquilano si fosse concentrato sulla verifica dei costi effettivi per l’intero sistema del personale comunale ne rimarrebbe sorpreso: dal 2017 ad oggi la spesa è stata tagliata di circa 1 milione di euro cui, al contempo, è seguito un progressivo azzeramento del precariato. Cinque anni fa erano circa cento i dipendenti con contratto a tempo determinato ‘ereditati’ dal centrosinistra. Oggi quella quota è pari a zero, comprensiva delle stabilizzazioni effettuate dall’amministrazione del personale in servizio presso il Comune, Usra e Usrc” conclude il sindaco Biondi.

 

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