L’AQUILA – L’Azienda territoriale edilizia residenziale (Ater) della provincia dell’Aquila è stata ufficialmente qualificata come Stazione Appaltante dall’Autorità Nazionale Anticorruzione (Anac): un riconoscimento che consentirà, nel futuro, di poter effettuare gare d’appalto per lavori pubblici, nonché per l’acquisto di beni e forniture, senza limiti di importo.
L’Ater ha ottenuto la certificazione superando i punteggi stabiliti per i livelli L1 per i lavori e SF1 per servizi e forniture: sulla base di parametri oggettivi quali l’entità, la tipologia e la complessità delle procedure attivate nell’ultimo quinquennio, l’Ater ha ottenuto una qualificazione avanzata o di terzo livello.
Si tratta di un traguardo molto importante considerando che, secondo i dati dell’Anac, su ventiseimila stazioni appaltanti esistenti in Italia, in circa tremila hanno conseguito l’iscrizione nell’elenco dei soggetti qualificati.
L’Ater gestisce oltre 4.600 alloggi in tutta la provincia, a un canone medio di 56 euro al mese per gli inquilini, di 320 euro per i canoni concordati, impegnato in una importante attività di ricostruzione post-sismica, consolidamento e riqualificazione energetica del suo patrimonio edilizio. Tra le altre azioni, dall’aprile del 2022, l’Ater è riuscita ad appaltare lavori per 13,6 milioni di euro, a valere sui fondi del Pnrr, per un grande piano di ordinaria e straordinaria manutenzione.
L’iscrizione è stata introdotta dal Nuovo Codice dei Contratti Pubblici (d.Lgs. n. 36/2023) che all’art. 63 parla di un sistema di qualificazione per le Stazioni Appaltanti che devono certificarsi tramite l’iscrizione all’apposito Elenco sul sito Anac : la novità, finalizzata al semplificare ed accelerare i processi, prevede, in base ai requisiti dei vari enti, tre livelli di qualificazione per la progettazione e l’affidamento: di primo livello, per importi fino a 750.000 euro, di secondo livello, per importi fino a 5.000.000 di euro, e infine la qualificazione di terzo livello, per lavori senza limiti di importo, che è la fascia riconosciuta all’Ater della provincia dell’Aquila.
“Siamo orgogliosi del risultato ottenuto – commenta l’avvocato Isidoro Isidori, presidente dell’Ater -, che è un’altra prova del nostro buon lavoro. Il mio ringraziamento va innanzitutto alla struttura tecnica e amministrativa, egregiamente coordinata dal direttore generale Alfredo D’Ercole. La qualificazione di terzo livello è attribuita infatti solo con un punteggio superiore a 50, in base a vari requisiti di eccellenza, sanciti dall’Anac, come la presenza nel proprio organigramma di un ufficio o struttura stabilmente dedicati alla progettazione e agli affidamenti di servizi e forniture, la disponibilità di piattaforme di approvvigionamento digitale, l’iscrizione all’Anagrafe unica delle stazioni appaltanti”.
“In sostanza, l’Azienda – continua il presidente – ha saputo impiegare il proprio patrimonio di conoscenze in termini di programmazione, progettazione ed esecuzione dei lavori, servizi e forniture, un patrimonio di competenze ormai consolidate che ci hanno consentito di reagire prontamente al sisma del 2016, mettendo in campo una struttura stabile di responsabili del procedimento e di uffici in grado di replicare le procedure in precedenza attuate per il sisma del 2009. Unitamente a tali procedure, negli ultimi anni l’Azienda ha saputo attivare delle gare per fruire degli incentivi di cui al Superbonus e per beneficiare dei finanziamenti del Piano nazionale per gli investimenti complementari al Pnrr”.
A gestire il percorso in seno all’Ater il dottor Alessio Di Bernardo, responsabile del settore Affari Generali e dei Contratti dell’azienda.
Ora l’Ater potrà espletare anche per conto terzi procedure di gara per lavori e per forniture di beni e servizi, nei limiti autorizzati, previa stipula di apposite convenzioni con soggetti pubblici sprovvisti delle strutture dedicate in materia di affidamenti e gare.
Come specificato nel Nuovo codice degli appalti, la qualificazione, avente ad oggetto le attività che caratterizzano il processo di acquisizione di un bene, servizio o lavoro, riguarda “la capacità di progettazione tecnico-amministrativa delle procedure”, “la capacità di affidamento e controllo dell’intera procedura”, “la capacità di verifica sull’esecuzione contrattuale, ivi incluso il collaudo e la messa in opera”.
Mentre i requisiti di qualificazione per la progettazione riguardano “l’organizzazione della funzione di spesa e ai processi”, “la consistenza, esperienza e competenza delle risorse umane, ivi incluso il sistema di reclutamento e la adeguata formazione del personale”, “l’esperienza maturata nell’attività di progettazione, affidamento ed esecuzione di contratti, ivi compreso l’eventuale utilizzo di metodi e strumenti di gestione informativa delle costruzioni”.
“Di fatto ora l’Ater avrà una marcia in più, nel gestire direttamente appalti di grande importanza, presiedente all’intera filiera. Una opportunità, ma anche una accresciuta responsabilità, in ogni caso una sfida che accogliamo con determinazione ed entusiasmo”, conclude Isidori.
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