ATER L’AQUILA: IN ARRIVO PRIMI 4 MLN DI EURO PNRR. ISIDORI, “PARTE GRANDE PIANO RIQUALIFICAZIONE”

OPERE SICUREZZA SISMICA E MIGLIORAMENTO ENERGETICO IN 16 FABBRICATI DI EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA. FINANZIAMENTI SBLOCCATI DA MIMS, ENTRO UN MESE INVIATI A REGIONE ABRUZZO.  PRESIDENTE, "SIAMO PRONTI ALLA FASE OPERATIVA, NOSTRI UFFICI HANNO GIÀ DIMOSTRATO DI ESSERE ALL'ALTEZZA"

9 Aprile 2022 13:28

L'Aquila - Abruzzo, Cronaca, Politica

L’AQUILA – In arrivo la prima tranche dei fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), assegnati all’Azienda di edilizia residenziale pubblica (Ater) dell’Aquila, può quindi partire la fase operativa del grande piano di ordinaria e straordinaria manutenzione in 16 edifici di proprietà: nelle casse dell’azienda la Regione Abruzzo erogherà 4,080 milioni di euro equivalenti al 30 per cento del finanziamento concesso di 13,6 milioni.

A sbloccare la misura del Pnrr “Sicuro, verde e sociale” il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili con Decreto del 5 aprile scorso. Secondo il crono programma, i fondi devono essere trasferiti alle Regioni entro 30 giorni dalla pubblicazione del decreto. Complessivamente a livello nazionale agli interventi del Programma di riqualificazione di edilizia residenziale pubblica “Sicuro, verde e sociale” finanziato dal Piano Nazionale Complementare, sono stati destinati 2 miliardi di euro.





L’Ente regionale ha accolto nella sua quasi interezza il piano approvato a inizio anno dal Consiglio di amministrazione dell’Ater provinciale aquilana, guidato dal presidente, Isidoro Isidori, che prevedeva una richiesta complessiva di 17,3 milioni di euro per interventi in 19 fabbricati. Gli interventi in questione riguardano in particolare il miglioramento sismico e delle prestazioni energetiche, la riqualificazione degli spazi pubblici e la riduzione o eliminazione delle barriere architettoniche.

“Siamo pronti a partire con questa grande operazione di ordinaria e straordinaria amministrazione del nostro patrimonio immobiliare bisognoso da tempo di attenzioni, una situazione che espone da anni numerosi inquilini a sacrifici e disagi  – spiega il presidente Isidori -. Gli uffici Ater sono pronti alla fase della attuazione concreta che si gioca sulla qualità e sul tempo: d’altra parte, erano già stati solleciti e puntuali nel realizzare il censimento e le istruttorie rigorose, volte ad individuare gli edifici in particolari condizioni critiche per stato di conservazione, anno di costruzione e tipologia costruttiva, dotati di una idonea documentazione grafica e con la possibilità di realizzare opere di miglioramento sismico congiuntamente al miglioramento delle prestazioni energetiche, con la presenza infine di aree di pertinenza e spazi verdi. Va rimarcato che tutti gli edifici ricadono nell’area a maggior rischio sismico, classificata ‘1’, dopo tanti anni. – conclude l’avvocato Isidori il quale sottolinea che – l’Ater e il suo Cda sono impegnati a reperire i 3,7 milioni di euro per completare l’attuazione del piano presentato alla Regione”.





Questi gli interventi previsti: tre edifici a Trasacco, in via Acqua dei Santi per importi rispettivamente di 1.526.634 euro, 1.614.508 euro e 1.553.298 euro; tre edifici ad Avezzano, in via dei Bruzi, per importi di 622.749 euro, 620.2749 euro e 622.749 euro. Tre edifici  a Celano, in via Risorgimento (445.476 euro), in via delle Libertà (441.405 euro), e in piazza dei Caduti (453.547 euro), due edifici a Castel di Sangro, in via Sangrina, per importi rispettivamente di 1.028.434 euro e 1.028.434 euro, due edifici a Tornimparte, in via Castiglione, per importi di 694.942 euro e 358.817 euro, due edifici ad Ortucchio, in via Fornace, entrambi di importo pari a  998.876 euro e un edificio ad Ovindoli, in via Ceraso-via Mazzini, per 787.226 euro.

Il programma nazionale “Sicuro verde e sociale: riqualificazione edilizia residenziale pubblica”, una delle articolazioni del Pnrr, è finanziato a livello nazionale con 200 milioni di euro per l’anno 2021, 400 milioni di euro per il 2022 e 350 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2023 al 2026, da destinare ad interventi di messa in sicurezza sismica e statica dei fabbricati di edilizia residenziale pubblica, di efficientamento energetico, di razionalizzazione degli spazi, di riqualificazione degli spazi pubblici, a cominciare dalle aree verdi, ma anche per operazioni di acquisto di immobili, da destinare alla sistemazione temporanea degli assegnatari di alloggi.

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